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La mattina dopo è una bellissima giornata di sole, come ieri.
Con alcune differenze, però: innanzitutto, oggi ho l'orario completo a scuola, quindi entro alle otto come sempre, e poi non andrò al bar di Daniele, dove meno di ventiquattro ore fa ho incontrato Mirko.
Vabbè, non si può avere tutto nella vita e magari lo incontrerò anche oggi, forse in un altro posto e in tutt'altro contesto.
Vado in cucina a fare colazione e trovo mamma seduta a sorseggiare la sua tazza di tè verde.
"Giorno mamma", la saluto.
"Buongiorno piccola mia", ricambia. "Com'è andata ieri a scuola? Tutto bene?".
"Benissimo, mamma, non poteva andare meglio!", dico sorridendo.
"Davvero? Perché? È successo qualcosa?", chiede con sguardo curioso.
"Sono andata al bar in Via Garibaldi, quello vicino a casa nostra, per fare colazione con Martina ed Erika, solo che loro mi hanno mandato un messaggio dicendomi che sarebbero arrivate più tardi. Indovina chi ho visto entrare in quello stesso bar...".
"Non saprei, qualcuno di famoso forse?".
"Sì, esatto, ma chi, secondo te?".
"Ah, su questo non ne ho idea!".
"Rkomi, mamma!".
"Cosa? Rkomi, Il tuo cantante preferito? Sbaglio o metti sempre le sue canzoni a tutto volume in camera tua? Quello che chiami 'il mio amore'?".
"Esatto, mamma, proprio lui, Mirko, il mio amore!".
"Ma va davvero?".
"Ti giuro, mamma".
"Se l'avessi visto coi miei occhi, non ci avrei mai creduto".
"E indovina con chi ha fatto colazione!".
Mi guarda negli occhi.
"No, ti prego, non dirmi che...".
"Sì, mamma, Mirko Martorana detto Rkomi ha fatto colazione con me!".
Lei mi abbraccia di slancio.
"Sono contenta per te, piccola mia!".
"Grazie mamma".
"Raccontami tutto! Avete parlato? Cosa ti ha detto?".
"Ci siamo presentati, io gli ho detto che vado a scuola e lui mi ha parlato di quando ha smesso di studiare per aiutare la sua famiglia...".
Mi ascolta attentamente ma con un bagliore di felicità nei suoi occhi.
"È vero, è un bravo ragazzo, è molto in gamba".
"Già".
"E poi? Tutto qui?".
"Be', poi gli ho detto che era una grandissima persona sia dentro che fuori i riflettori e gli ho detto che ero fiera di essere una sua fan".
"Insomma, quasi una dichiarazione d'amore...".
Arrossisco.
"No, questa non so se riuscirò mai a fargliela, chissà cosa potrebbe pensare...".
"Sei una sua fan, non c'è niente di male. Comunque, com'è stato parlare con lui?".
"Un sogno, è dolcissimo e molto gentile, ti sorride e cerca di guardarti sempre negli occhi per leggerti dentro, per capire cosa ti passa per la testa in quel momento...".
"E tu? Eri emozionata, vero?", mi chiede sorridendomi e prendendomi una mano.
"Tantissimo! Ad ogni parola che usciva dalle mie labbra arrossivo come un pomodoro! Poi ogni volta che mi guardava mi sembrava di morire. Non facevo che distogliere lo sguardo, non riuscivo a sostenere i suoi occhi verdi, sono così belli! Mi ha pure detto che ho dei bellissimi occhi... Mi sa che non ci sia paragone con i suoi!".
Mia madre mi guarda divertita.
"Be', direi che ha ragione! Non me lo sarei mai aspettato. Mia figlia che parla con il suo idolo. Sono molto fiera di te!", mi dice dandomi un bacio sulla guancia.
"Grazie davvero mamma".
Lei mi sorride e mi fa l'occhiolino.
"Vai a prepararti, va, sennò farai tardi a scuola".
"Subito", la bacio anch'io sulla guancia e vado a prepararmi.
Indosso lo stesso outfit di ieri, non ho voglia di cercarne un altro, prendo lo zaino ed esco di casa, diretta alla fermata dell'autobus.
Dopo dieci minuti arriva e io salgo a prendermi un posto.
Quando passa vicino al bar di Via Garibaldi, mi viene spontaneo sorridere e ricordare ogni istante e ogni particolare dell'incontro con Mirko, i suoi occhi luminosi che scrutavano i miei, i suoi sorrisi, le sue parole sincere e il suo sguardo riconoscente quando ci siamo salutati, sperando entrambi di rivederci presto.
Dopo qualche fermata salgono anche Martina ed Erika, che mi salutano felici e si siedono vicino a me, iniziamo a parlare del più e del meno, delle lezioni di oggi e ci confrontiamo sulle materie da recuperare.
Io ho geografia mentre Martina ha scienze, Erika invece spera di aver rimediato matematica con la verifica che ha fatto lunedì.
Arrivate alla fermata della scuola, scendiamo dall'autobus ed entriamo in classe sedendoci ai nostri posti, pronte per affrontare una nuova mattina di scuola.

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora