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Mercoledì, oggi è un giorno che si preannuncia come tutti gli altri, infatti mi sveglio con calma, faccio colazione e mi vesto, poi ordino un po' la mia camera e guardo qualche episodio di una serie su Netflix per passare il tempo intanto che arriva l'ora di preparare qualcosa per pranzo per quando arriveranno i miei genitori.
Alla fine del secondo episodio decido di fare una pausa per vedere l'ora e per curiosare un po' sui social.
Quando vado su Instagram la prima cosa che vedo è il selfie che ha postato Martina, che ritrae lei e Simone bellissimi e sorridenti all'entrata del ristorante, con la didascalia:"Il mio mondo. Grazie per farmi stare bene".
Sorrido, lei è bellissima, indossa il vestito blu che le aveva consigliato Erika, Simone è stupendo, sono veramente contenta per loro.
La foto ha ricevuto tanti likes e pochi commenti, tra cui il più importante è quello, ovviamente, di Simone che ha commentato:"La mia luce. Ti amo", ma ce n'è anche uno di Mirko che ha scritto:"Bellissimi" con due cuori, manco solo io ahahah, che scrivo:"Meravigliosi, vi voglio bene".
Simone ha postato la stessa foto scrivendo "Mia" con l'emoji di un cuore trafitto da una freccia e Martina  risponde con "Mio" con la stessa emoji, mentre Mirko commenta scrivendo:"Felice per te fratellone", naturalmente voglio commentare anch'io ahahahah e scrivo tre cuori.
Finisco di curiosare su Insta e poi appoggio il telefono per finire di guardare qualche altro episodio della serie.
Smetto alle undici, quando devo iniziare a preparare qualcosa per me e per i miei genitori che rientrano a casa per la pausa pranzo.
Come al solito non ho idee ahahah, del resto la mia esperienza in fatto di cucina è molto scarsa ahahah.
Decido di fare uno dei piatti che ho imparato a fare da bambina e che di solito mi riesce bene: gli spaghetti al pomodoro.
So che sono scontati, però oggi mi mancano le idee in ambito culinario.
E poi vabbè, i miei genitori non sono affatto schizzinosi col cibo, anzi, a loro va bene un po' qualsiasi cosa ahahah.
Inizio a preparare la tavola, metto la tovaglia, i piatti, i bicchieri, le posate, l'acqua e il cestino del pane.
Dopodiché preparo la pentola con l'acqua e il sale e al momento giusto aggiungo la pasta.
Inizio a mescolare, mi rilassa fare questo gesto e mi fa anche fare un viaggetto nei miei pensieri.
Penso a Martina e Simone insieme e sorrido. Sono davvero molto contenta per Marti, si merita un ragazzo come Simone e lui si merita una ragazza come lei. Sono davvero molto simili, sono entrambi molto belli, simpatici e sempre pronti ad aiutarti.
Sono davvero una bella coppia.
La pasta è pronta, metto il sugo e poi decido di impiattare.
Do un'occhiata all'orologio bianco e nero del salotto: le undici e mezza, perfetto, ancora pochi minuti e i miei genitori saranno qui.
Anche se il piatto che ho preparato sembra essere molto invitante (cosa non scontata per me ahahah) come sempre decido di aspettarli per mangiare con loro.
Mentre aspetto, do un'occhiata ai vari social per passare il tempo, finché non sento l'inconfondibile rumore di una chiave che gira nella toppa: eccoli, sono rientrati.
Corro subito loro incontro e li abbraccio.
"Amore! Ciao! Come stai, tutto bene?", mi chiedono ricambiando l'abbraccio.
Annuisco contenta.
"Sembri molto contenta... Devi dirci qualcosa?", mi chiedono, felici dell'accoglienza affettuosa ma anche curiosi.
"No, nulla, sono solo contenta di vedervi, come sempre!", rispondo io sinceramente.
"Anche noi siamo sempre molto contenti di vedere la nostra piccola principessa dopo il lavoro", replicano abbracciandomi.
"Diventi sempre più bella ogni giorno che passa, lo sai?", mi chiedono orgogliosi.
"Ehm no, non lo sapevo ahahah, ma grazie di avermelo detto", dico ridendo.
Mi baciano sulla guancia e sui capelli e poi vanno in cucina a mangiare, non prima di essere rimasti a bocca aperta dopo aver visto quello che ho preparato e avermi ringraziato lusingati.
Sorrido contenta, adoro stupire le persone che amo.
Ci mettiamo tutti insieme a tavola a pranzare, l'atmosfera è come sempre rilassata, allegra e felice, la felicità di essere insieme dopo ore in cui siamo stati lontani.
Mangiano con gusto e mi guardano ammirati, devo ammettere che oggi mi è venuta molto bene la pasta ahahah, mi fanno i complimenti e mi abbracciano felici e orgogliosi.
Alle due, come sempre, riprendono in mano le loro cose e ritornano a lavorare, non prima di avermi dato una giusta dose di baci, abbracci e di avermi ripetuto quanto siano fieri di me.
Appena chiudono la porta sento il solito vuoto che però cerco di colmare con la prima soluzione che mi viene in mente: chiamare Martina per passare un po' di tempo con lei.
Come sempre, risponde dopo qualche squillo.
"Ehi amo, come va?", è la prima cosa che le sento dire appena sento che risponde alla chiamata.
"Bene amo, grazie, e tu?".
"Benissimo! Posso farti una domanda?", chiede.
"Anche due amo ahahahah".
"Posso venire a casa tua? Mi annoio ahahah".
"Ahahahah quasi quasi se non l'avessi detto tu te l'avrei proposto io. Ovvio, vieni pure!".
"Perfetto amo, grazie!".
"Ma di che ahahah, sei la mia migliore amica".
"In effetti ahaha".
"A che ora vieni?".
"Posso venire anche adesso?".
"Sisi, certo, ti aspetto".
"Perfetto, a tra poco amo!".
Riattacca e io sorrido e scuoto la testa, la amo, ogni volta che è annoiata viene a casa mia, del resto lei non abita tanto lontano da me e poi annoiarsi in due è più bello ahaha.
Dieci minuti e sento suonare il campanello, è lei, corro ad aprire e le vado incontro.
Eccola lì, i suoi capelli lunghi castano scuro coprono il suo viso mentre sale le scale, indossa una semplice maglietta nera e i pantaloncini di jeans, appena arriva alla porta di casa mia però alza lo sguardo guardandomi con i suoi splendidi occhi azzurro chiaro e abbracciandomi.
"Scusami per l'ennesima irruzione in casa tua", si scusa sorridendo.
"Ma va ahahah, figurati", le rispondo io una volta che sciogliamo l'abbraccio.
La faccio entrare e poi chiudo la porta.
Si guarda un po' intorno come sempre.
"Ammazza che caldo che c'è fuori, si vede proprio che è luglio, sembra di stare a Rio de Janeiro", commenta sorridendo.
"Eh già, hai ragione, fa davvero caldo".
Lei annuisce e si siede sul divano, si sfila delicatamente l'elastico nero che tiene al braccio sinistro e si lega i lunghi capelli mossi in una coda di cavallo.
Io mi siedo vicino a lei.
"Allora? Com'è andata ieri sera?", chiedo curiosa, non vedevo l'ora di farle questa domanda.
"A meraviglia! Mi sono sentita davvero amata e rispettata. Simone è stato semplicemente fantastico, molto dolce e romantico. Mi ha fatto sentire una vera regina. Per non parlare del posto in cui mi ha portato! Io non potevo credere ai miei occhi!".
Mentre parla non posso fare a meno di notare la felicità e il tono sognante con cui pronuncia ogni singola parola.
Sorrido, sono molto felice per lei.
"Dove ti ha portato?".
"Il ristorante vicino ai Navigli, non ricordo mai come si chiama però!", dice massaggiandosi la testa.
"Ah, sì, ce l'ho presente. Ma quello è uno dei ristoranti più belli di Milano!", dico io con un sorriso.
"Infatti non puoi immaginare i prezzi! Io non volevo andare lì, ma Simone è stato irremovibile. 'Una location speciale per una serata speciale' ha detto. Però alle fine l'ho aiutato a pagare!", dice soddisfatta.
Sorrido.
"Sono contenta per te, davvero. Te lo meriti".
"Grazie amo. Sto davvero bene, Simone è la boccata d'aria che mi mancava. Sto davvero bene con lui, rido, scherzo, imparo cose nuove e mi sento amata. Tanto amata. Ho anche intenzione di farlo conoscere ai miei genitori: adesso magari è troppo presto, ma più avanti... Non vedo l'ora!".
Le brillano gli occhi, è davvero euforica.
"Hai già detto loro di Simone, quindi?", chiedo.
Lei annuisce eccitata.
"Sì e sono felicissimi, non vedono l'ora di conoscerlo! Sono davvero felice. Non avrei mai pensato tutto questo!".
Sorrido.
"Un anno fa avremmo mai pensato che ci sarebbe capitato tutto questo? Voglio dire, io fidanzata con Mirko e tu con Simone, il suo manager?", chiedo guardandola e sorridendo.
"Neanche nei miei sogni più rosei", confessa sorridente.
"Neanch'io. E invece guardaci, senza neanche rendercene conto viviamo in una vera e propria favola. E speriamo che abbia una lunga durata", dico io con un sorriso.
"Faremo il possibile perché la nostra favola non finisca", replica lei.
Vogliamo vivere fino in fondo il nostro sogno.
Annuisco e ci abbracciamo forte, poi ci sorridiamo e decidiamo di andare a fare una passeggiata.

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora