Mirko's pov
Dopo poco più della metà del film, Ginevra si addormenta sulla mia spalla, io sorrido, è così dolce e tenera quando dorme, soprattutto in questo momento.
Cerco il più possibile di stare fermo per non svegliarla, le do un piccolo bacio sulla fronte e torno a guardare il film.
Sono le dieci e mezza quando il film finisce e io cerco di svegliarla dolcemente, accarezzandole un braccio e sussurrandole:"Principessa".
Muove svogliatamente la testa contro la mia spalla e mi rivolge i suoi bellissimi occhi azzurri, però molto stanchi.
"Ho sonno, voglio dormire", mi dice con la sua vocina stanca.
"È tardi principessa, devi tornare a casa", le dico, anche se non mi dispiacerebbe affatto che passasse la notte con me, anzi.
"Io voglio stare con te", mi sussurra, come se mi avesse letto nel pensiero.
"Rimani qui con me stanotte?", le chiedo.
"Sì, per favore", risponde.
Sorrido felice e la bacio sulla fronte.
"Amore, mi passeresti il telefono?", mi chiede.
"Certo", rispondo e glielo porgo.
La vedo scrivere, probabilmente sta avvisando Angela, sua mamma, che rimarrà da me stanotte.
Guarda lo schermo con le palpebre cadenti e quando arriva la risposta legge rapidamente e poi lo appoggia sul tavolino di fronte al televisore.
Appoggia ancora la testa alla mia spalla e sussurra:"Che ore sono?".
"Le undici meno un quarto. Vuoi andare a dormire?".
Sbadiglia e risponde:"Sì, non ce la faccio più a stare sveglia".
Sorrido, la guardo per un attimo sorridendo e allungo la mano verso la sua.
"Alzati, principessa", le sussurro dolcemente.
Lei obbedisce a fatica e, quando finalmente è in piedi vicino a me, la prendo tra le mie braccia a mo' di sposa e mi dirigo verso camera mia.
Lei arrossisce, non se l'aspettava, appoggia una mano sul mio petto e l'altra vicino al mio collo.
"Amore... Sono pesante...", sussurra imbarazzata e dispiaciuta.
"Per me non sei e non sarai mai pesante, sei la mia piccola piuma preferita", le rispondo camminando con lei tra le braccia.
Finalmente si rilassa, appoggia la testa sulla mia spalla, mi accarezza il petto e mi dà un piccolo bacio sul collo.
Salgo le scale che mi portano al piano di sopra ed entro in camera mia, appoggiandola dolcemente sul mio letto.
Accendo la lampada del comodino lì vicino e la guardo distesa sul mio letto, con le mani una sull'altra poco sopra il suo grembo, i suoi splendidi capelli biondi sparsi e la sua pelle di porcellana che si intonano perfettamente alle lenzuola grigie, sorrido, vederla stesa sul mio letto così pura, innocente e dolce nella sua stanchezza è una visione meravigliosa.
Con il cuore che mi esplode nel petto, cerco di coricarmi di fianco a lei, ma la sua voce mi precede.
"Amore...", sussurra.
"Dimmi principessa", le rispondo.
Esita un attimo, evidentemente valutando le parole da dire.
"Mi potresti spogliare tu, per favore? Sono troppo stanca per svestirmi e non riesco a dormire così...", chiede timidamente.
Sorrido.
"Certo, come desideri", le rispondo.
Sorride con gli occhi chiusi.
"Ti darò qualcosa per stanotte", le dico.
"Grazie".
Ritorno davanti a lei, con il cuore che non smette di battere forte.
La voglia di fare l'amore con lei si accende come un fiammifero e si espande dentro di me come un fuoco.
Mi manca passare un momento così con lei, ma non stasera, è troppo stanca, e poi certamente ci saranno tante altre occasioni.
Mi abbasso dolcemente verso di lei e la guardo innamorato, la bacio piano sul collo, lei sorride e si rilassa, scendo sulla sua spalla, con un braccio avvolgo la sua vita e con la mano trovo la cerniera del suo vestito, la abbasso e glielo sfilo dolcemente, lo appoggio lì vicino e la guardo, è rimasta in intimo nero davanti a me, la sua collana preziosa luccica sotto la luce della lampada, i suoi meravigliosi occhi azzurri mi guardano stanchi ma imbarazzati, è arrossita, le sorrido e torno vicino a lei.
"Sei meravigliosa", le sussurro con voce dolce e sensuale allo stesso tempo, lei arrossisce ancora, la bacio sul cuore e sul petto, poco sopra il suo reggiseno, scendo sulla sua pancia e sul suo ventre, la sento sospirare teneramente e sorrido soddisfatto, poi mi fermo e sussurro:"Vorrei farlo, ma non stasera, sei troppo stanca", e lascio un bacio sulla sua guancia.
"Scusami", sussurra lei, guardandomi con i suoi occhi stanchi.
"E di cosa?", chiedo dolcemente.
Lei deglutisce un po' di saliva, poi mi riguarda negli occhi arrossendo.
"Di non aver potuto...", inizia timidamente e si ferma perché non trova le parole per continuare la frase.
"Ma figurati, non ti devi preoccupare", le rispondo accarezzandole i capelli.
Mi allontano un attimo da lei per togliermi la camicia e appoggiarla su una poltrona vicino all'armadio e faccio lo stesso con il suo vestito.
"Sei arrabbiato?", chiede timidamente, mi giro verso di lei, si è seduta a gambe incrociate e mi guarda dispiaciuta, mentre il rossore colora ininterrottamente le sue guance.
Sorrido vedendola così e per la domanda che mi ha posto.
"Ma secondo te, potrei mai arrabbiarmi con te?", le chiedo sorridendo.
Lei sorride lievemente, non ancora convinta.
Apro un'anta dell'armadio e do una rapida occhiata, allungo una mano e prendo una camicia bianca.
Mi siedo sul letto vicino a lei e le metto la mia camicia, lei guarda ogni mio gesto e, una volta vestita, mi guarda dolcemente.
"Ti sta bene", commento contento, lei si stringe tra le braccia felice come una bambina e torna a guardarmi.
Le sollevo il mento con pollice e indice e lascio un bacio soffice sulle sue labbra mentre le accarezzo i capelli.
Mi guarda innamorata e io le sussurro:"Adesso dormiamo principessa, sei molto stanca", lei annuisce.
Mi corico di fianco a lei e la abbraccio da dietro, lei appoggia le mani sulle mie e sussurra:"Buonanotte amore mio".
"Buonanotte principessa", le rispondo.Mi sveglio sentendo qualcosa di delicato che mi accarezza un braccio, apro gli occhi e la prima cosa che vedo è Ginevra, ancora abbracciata a me e con lo sguardo chino a seguire con l'indice i disegni dei miei tatuaggi sulle braccia, sorrido e mi rilasso nel sentire il suo tocco così dolce, quando alza lo sguardo e mi vede sveglio sorride.
"Buongiorno amore", mi dice.
"Buongiorno principessa", rispondo.
Mi bacia dolcemente sulle labbra.
"Dormito bene?", le chiedo.
"Certo, benissimo", mi risponde allegramente, facendomi sorridere.
"E tu?", ribatte.
"A meraviglia, soprattutto perché c'eri tu con me", confido, lasciando emergere il romantico che c'è in me e guardandola dolcemente.
Per tutta risposta ottengo un bacio dolce e intenso, quando ci stacchiamo sorrido sulle sue labbra e le sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
"Che ore sono?", chiede, accarezzandomi una spalla.
Alzo per un attimo la testa guardando il comodino dove c'è la sveglia e le rispondo.
"Le dieci. Vuoi rimanere qui ancora un po' o ci alziamo?", le chiedo.
"Alziamoci", mi risponde.
Ci alziamo un po' a malavoglia dal mio letto.
"Cosa preferisci per colazione?", le chiedo.
La guardo incantato, è la prima volta che la vedo in piedi mentre indossa la mia camicia, ed è veramente bellissima nella sua semplicità.
Si accorge che la guardo e arrossisce.
"Non saprei... È uguale, decidi tu", mi risponde, non si aspettava questa domanda.
"Va bene, cercherò di fare qualcosa di tuo gradimento", dico con un sorriso che lei ricambia.
"Io intanto faccio un salto in bagno, se non ti dispiace", mi dice.
"No, no, affatto. È qua vicino, la porta bianca", le spiego.
"Grazie", mi dice, prima di andare mi bacia sulla guancia.
Uscendo dalla camera, guardo felice i raggi di sole che illuminano il pavimento e vado in cucina a preparare qualcosa per colazione.
Decido di preparare due fette di pane con la Nutella e una tazza di tè, sperando che le piaccia.
Apparecchio un po' la tavola, mi siedo e resto ad aspettarla.
Dopo qualche secondo entra in cucina, ha i capelli legati in una coda e un sorriso allegro sulle labbra.
"Rieccomi", annuncia allegramente, mi lascia un bacio sulla guancia e si siede di fronte a me.
Sorride contenta nel vedere cosa ho preparato e si mette subito a mangiare, a volte si sporca e ridiamo insieme, amo la sua spensieratezza e la sua semplicità.
Quando finiamo entrambi di mangiare, mi aiuta a sparecchiare, ci mettiamo sul divano a chiacchierare e alle undici mi chiede di riportarla a casa, io accetto un po' a malincuore, indosso una maglietta e dei jeans, lei si rimette il vestito di ieri sera e fa per restituirmi la camicia, ma io la fermo.
"Tienila pure, è tua, consideralo un piccolo pensiero", le dico con un sorriso, lei rimane sorpresa per un attimo, ma poi si butta tra le mie braccia, sussurrando "grazie" a ripetizione, io sorrido divertito.
Per tutto il viaggio la guardo stringersi al petto la mia camicia come se fosse il regalo più bello che avesse mai ricevuto, facendomi sorridere emozionato.
Una volta arrivati, lei mi abbraccia stringendomi forte a sé, mi bacia intensamente e mi sorride sussurrando:"Grazie per tutto, sei unico. Ti amo".
"Ti amo anch'io principessa".
Lascia un ultimo bacio sulle mie labbra, mi rivolge un ultimo sorriso e rientra, io sospiro e rimetto in moto per ritornare a casa.
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Partire Da Te - Rkomi 💛
عاطفيةGinevra è una ragazza di 17 anni, dolce e fragile, frequenta la quarta superiore in un liceo di Milano ed è una fan sfegatata di Rkomi, per il quale prova un amore incondizionato. Mirko è uno dei cantanti del momento, vanta una partecipazione a San...