Ci prepariamo per andare in spiaggia, io metto un costume azzurro e Martina uno verde, sopra mettiamo una maglietta bianca semplice e pantaloncini di jeans, quando siamo pronte troviamo Mirko e Simone pronti pure loro, così usciamo di casa e andiamo in spiaggia.
C'è un caldo incredibile, come ieri, dopo esserci spogliati andiamo in acqua tutti insieme e iniziamo a nuotare e a bagnarci il più possibile per rinfrescarci, naturalmente non mancano le risate, gli scherzi, i giochi e le gare di nuoto, quando siamo abbastanza bagnati usciamo e facciamo una passeggiata lungo la spiaggia per iniziare ad asciugarci.
Simone e Martina si allontanano e io e Mirko rimaniamo da soli, parliamo del più e del meno, lui mi abbraccia, mi stringe, mi bacia sui capelli, sulla fronte, sulla guancia e sulle labbra e mi sussurra parole romantiche, io lo ascolto incantata e ricambio i suoi baci e le sue parole.
Lo amo da impazzire.
Quando Martina e Simone tornano da noi, andiamo tutti insieme ai nostri posti a prendere il sole, a rilassarci e magari anche a sonnecchiare un po' sotto il sole.
Io sono un po' stanca e chiudo gli occhi provando a fare un pisolino, ma lo squillo di un telefono guasta bruscamente i miei piani.
"Scusate, è il mio", dice Simone.
Guarda un attimo il telefono, presumibilmente per guardare chi lo chiama, poi risponde.
"Ciao papà, come stai?", chiede contento.
A mano a mano la sua faccia cambia e da allegra o comunque tranquilla diventa triste e preoccupata.
"Cosa? No... Non ci posso credere. Come sta? No, dai... Ti prego... Ma da quando ce l'ha?".
Un attimo di silenzio.
"Cazzo... Non ci posso credere. Sì, grazie di avermi chiamato. Adesso guardo a che ora c'è il primo treno da qui e poi vengo. Assolutamente. Dio... Sono senza parole, veramente. Va bene. Grazie di avermi avvisato. Sì, ci sentiamo".
Riattacca mettendosi le mani sugli occhi, poi si alza e cammina, fermandosi solo davanti alle onde del mare.
Noi rimaniamo lì, inermi, non sappiamo cosa fare e io e Martina guardiamo Mirko, che è senza dubbio quello che lo conosce meglio e gli chiediamo con lo sguardo cosa fare, ma lui scuote la testa.
Ad un certo punto ci alziamo tutti e tre insieme e ci avviciniamo a lui, io e Mirko gli mettiamo una mano su ciascuna spalla.
Restiamo tutti e quattro lì, in silenzio, a guardare il mare all'orizzonte, un bellissimo momento di pace e di tranquillità.
"Ehi...", sussurra piano Mirko all'indirizzo di Simone, accarezzandogli piano la spalla.
Lui abbassa lo sguardo.
"Va tutto bene. Cos'è successo?", gli chiede con tenerezza.
"Mia madre ha un tumore al seno", rivela Simone con la voce spezzata.
Rimaniamo tutti spiazzati.
Restiamo per un lungo periodo di tempo in silenzio, non sapendo cosa dire, in certi casi le parole non servono a niente.
Mirko capisce tutto e senza dire niente lo abbraccia, proteggendolo tra le sue braccia.
Io conosco bene quella sensazione, ricevere un abbraccio da Mirko, e devo dire che è una delle sensazioni migliori che si possano provare.
Simone si scioglie completamente e scoppia a piangere, mentre Mirko gli accarezza la schiena con dolcezza.
Anche io e Martina ci uniamo all'abbraccio e lo stringiamo forte.
Quando ci stacchiamo, Simone inizia a parlare.
"L'ha scoperto tre settimane fa... Ad una normale visita..." Si interrompe "all'inizio non volevano che io lo sapessi perché sono sensibile e poi perché ho la mia vita, però..." si interrompe ancora e piange "non ci credo...".
Mirko lo abbraccia ancora.
"Appena torno a casa guarderò a che ora c'è il primo treno per Pescara, voglio assolutamente andare da loro".
Annuiamo tutti.
"E noi verremo con te", dico io.
Ma lui mi guarda stranito.
"No, no, raga, grazie mille, ma non intendo coinvolgervi. Andrò io, voi rimanete qua. Questa è la vostra vacanza ed è giusto che ve la godiate al massimo. Soprattutto voi ragazze".
Siamo tutti in disaccordo con lui, ma ad esprimere il nostro pensiero ci pensa Mirko:"No, no, Simone, non pensarci nemmeno. Tu per noi sei uno di famiglia. Verremo con te, non vogliamo lasciarti solo in questo momento".
Lui tenta di opporsi, ma vedendo i nostri sorrisi incoraggianti abbassa lo sguardo e sorride anche lui.
Gli stringiamo le mani e lo abbracciamo.
Questo è in assoluto uno dei momenti migliori di questa vacanza.
"Grazie ragazzi, veramente. Vi voglio un bene infinito, siete unici", ci dice commosso.
Mirko lo guarda negli occhi e gli sorride.
"Tu per me sei un fratello, non dimenticarlo mai".
Lui annuisce e scoppia a piangere.
"Ti voglio bene Simo", gli dico io abbracciandolo.
"Sei un ragazzo speciale, sii forte, ti vogliamo bene", gli dice Martina.
"Grazie ragazze e grazie a te, fratellino mio. Non riesco a esprimere a parole quello che provo per voi".
Noi sorridiamo e ci torniamo tutti e quattro a guardare il mare, almeno finché Simone dice:"Be', raga, penso che siamo abbastanza asciutti, no?", chiede ridendo guardandoci.
"Hai ragione ahahah", rispondiamo noi.
Torniamo ai nostri posti, riprendiamo le nostre cose e torniamo a casa.
Una volta tornati a casa, ci togliamo i costumi e mentre Mirko cucina, oggi fa lui l'uomo di casa ahahah, Simone cerca sul telefono il primo treno per Pescara, con io e Martina che stiamo vicine a lui.
"Domani alle 10 raga", annuncia poi.
Tutti e quattro ci scambiamo una rapida occhiata, poi diciamo in coro:"Va bene".
Lui sorride lievemente e aiuta un po' Mirko a cucinare, tentando giustamente ma senza successo di pensare ad altro o di essere sempre e comunque allegro, una missione praticamente inutile e impossibile, si vede lontano un miglio che è triste e che non è frizzante come al solito.
Ceniamo con una semplice pasta al pesto, poi, un po' tristi e anche leggermente stanchi, andiamo a dormire presto, non prima di aver abbracciato e incoraggiato Simone che ci sorride commosso e grato.
STAI LEGGENDO
Partire Da Te - Rkomi 💛
RomanceGinevra è una ragazza di 17 anni, dolce e fragile, frequenta la quarta superiore in un liceo di Milano ed è una fan sfegatata di Rkomi, per il quale prova un amore incondizionato. Mirko è uno dei cantanti del momento, vanta una partecipazione a San...