72 - 8 giugno 💛

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Oggi è l'ultimo giorno di scuola!
Quest'anno, però, a differenza degli altri anni, non sento la felicità e la voglia di libertà che di solito mi trasmette questo giorno, piuttosto un forte senso di nostalgia, visto che questo è proprio l'ultimo giorno di scuola per eccellenza, visto che sono in quinta.
Tra pochi giorni inizieremo la maturità, gli esami scritti e quello orale.
Al solo pensiero tremo come una foglia, ma è un passaggio molto importante nella vita, quindi è giusto farlo.
Decido di alzarmi dal letto altrimenti rischio di iniziare la giornata ansiosa e nervosa e non è proprio il massimo.
Mi stropiccio gli occhi, la vista della finestra illuminata da un sole magnifico mi mette subito di buonumore, cancella tutte le mie ansie e mi fa sorridere.
Vado in cucina, saluto mamma e faccio colazione.
"Allora, sei pronta per l'ultimo giorno di scuola, amore mio?", mi chiede con il suo splendido sorriso.
Annuisco.
"Sì, mi fa più paura quello che avremo dopo", confido con un sorriso e lei ricambia.
"No, dai, vedrai che andrà tutto bene!", mi incita lei appoggiando una mano sulla mia.
Le sorrido e metto anch'io l'altra mano sulla sua.
"Lo spero, grazie mille mamma".
"Ma figurati amore mio".
Finisco di mangiare e vado a prepararmi, metto una camicetta bianca leggermente scollata con le maniche a palloncino e un fiocco davanti, i jeans, come accessorio metto una collana semplice, mi trucco leggermente e mi pettino i capelli, lasciandoli sciolti.
Prendo uno zainetto al posto dello zaino che uso di solito visto che non devo portare quasi niente, saluto mamma e vado a prendere l'autobus, che arriva come al solito puntuale.
Mi siedo al solito posto e come sempre mi perdo a guardare le strade, le case, gli edifici, la gente che cammina e le macchine che passano, anche se conosco tutto a memoria ogni volta mi incanto sempre e nello stesso tempo mi immergo nei miei pensieri.
Dopo qualche fermata salgono anche Erika e Martina, ci salutiamo contente, ci abbracciamo e iniziamo a chiacchierare, ci confidiamo le nostre paure per l'esame imminente, ma anche la nostra felicità per questo giorno.
Arriviamo davanti a scuola, scendiamo ed entriamo in classe, salutiamo alcuni dei nostri compagni già seduti e ci sediamo ai nostri posti.
La mattina passa velocemente, tra discorsi motivazionali dei professori, foto ricordo con loro o tra di noi, dediche e pensierini, giochi in classe, alcuni mettono la musica e ci ritroviamo a cantare a squarciagola, siamo quasi tutti stonati come delle campane ahahahahaha, ma l'importante è passare del tempo tutti insieme, visto che poi non potremo più farlo.
Quando suona l'ultima campanella abbiamo tutti gli occhi lucidi, ci abbracciamo tristi, ci promettiamo di tenerci in contatto e ci facciamo l'in bocca in lupo a vicenda per l'esame e per il nostro futuro.
Fuori da scuola c'è un clima pieno di gioia, di festa e di libertà, che rimane anche sul tragitto di ritorno a casa.
Quando rientro, saluto mamma, appoggio un attimo lo zainetto in camera mia e vado in cucina a mangiare le deliziose tagliatelle al ragù che ha preparato mamma, intanto chiacchieriamo un po'.
Quando finisco ritorno in camera mia a prendere il telefono, ma mi accorgo che mi è arrivato un messaggio.
"Buon anniversario principessa!", è Mirko.
Sorrido, è vero, oggi è un anno che stiamo insieme, non ci credo, il tempo è volato!
"Grazie amore mio, buon anniversario anche a te!".
"Sei libera stasera? Ho una sorpresa per te", mi scrive.
Oddio, una sorpresa per me?
Cos'ha in mente?
"Certo che sono libera, non vedo l'ora di sapere cosa hai preparato", gli rispondo.
"Perfetto, ti passo a prendere alle otto, va bene?".
"Certo, non vedo l'ora".
"A stasera piccola mia".
"A stasera amore".
Sono terribilmente curiosa ed eccitata, ma anche ansiosa.
Forse vuole portarmi a cena, è la prima cosa che mi viene in mente.
Istintivamente do un'occhiata al mio armadio, constatando che non ho nulla di nuovo o di interessante da indossare stasera.
Per un attimo sospiro delusa, poi mi viene un'idea.
Prendo il telefono e vado nella chat di gruppo con Erika e Martina.
"Amori miei, che ne dite di andare a fare shopping oggi?".
Rispondono quasi subito.
Martina:"Siiiii, bella idea Gin!".
Erika:"Madò mi ci vuole proprio, non so cosa mettermi il giorno dell'orale!".
"Ci vediamo tra mezz'ora sotto casa mia, che ne dite?", chiedo loro.
"Certo", rispondono entrambe.
Esco dalla chat e guardo un po' i social, prendo una borsetta con dentro il portafoglio e il telefono ed esco di casa, non prima di aver avvisato mamma della mia uscita.
Poco dopo mi raggiungono le mie amiche e ci incamminiamo verso una via del quartiere dove di solito facciamo shopping, ci piacciono molto i negozi che ci sono lì e poi non siamo tanto lontane.
Entriamo nel negozio a cui siamo indubbiamente più affezionate e la proprietaria ci saluta contenta, ormai ci conosce bene e sa anche i nostri gusti.
Erika vede subito una camicetta azzurro chiaro e se la prova subito, e dopo aver ricevuto un nostro commento positivo la compra, Martina invece sceglie due pantaloni neri, io dopo qualche momento vedo un vestito nero con la scollatura a cuore e una cintura in vita coi brillantini.
Le mie amiche mi incitano subito a provarlo e mi sta molto bene, perciò decido di comprarlo.
Facciamo un giro e poi torniamo a casa.
Do un'occhiata all'ora: sono solo le quattro e mezza, perciò decido di mettere a posto la mia camera perché ultimamente l'ho un po' trascurata, poi vado in salotto e raggiungo mamma seduta sul divano che sta guardando la tv e la bacio sulla guancia, lei sorride e mi abbraccia.
Sta guardando una serie tv, mi chiede com'è andata l'uscita con le mie amiche e io le rispondo che è andato tutto bene e che ho preso un vestito per l'uscita di stasera con Mirko, lei è contenta e mi fa gli auguri per il nostro primo anniversario di relazione, io sorrido e l'abbraccio, poi guardiamo un po' la tv insieme, almeno fino alle sei, quando decido di andarmi a preparare per stasera.
Faccio una bella doccia, mi asciugo i capelli, indosso il vestito che ho appena comprato, metto una collana elegante come accessorio, sciolgo i capelli e mi trucco leggermente, sorrido, mi sento davvero bella, mi faccio un selfie davanti allo specchio e lo mando nella chat con le mie amiche.
"Stasera esco con Mirko per il nostro primo anniversario", scrivo loro, dopo aver mandato la foto.
Qualche secondo e rispondono.
Martina:"Che bombaaaa Gin! Sei bellissima!!! Auguri piccioncini!".
Erika:"Gli ormoni di Mirko faranno festa stasera ahahahah, sei splendida! Tanti auguri a voi!".
Rispondo ridendo all'ultimo messaggio con una faccina che ride e poi scrivo:"Grazie mille amori miei".
Ci mandiamo dei cuori e guardo l'orario: sono le sette e mezza.
Faccio un giro sui vari social, Mirko mi manda un messaggio annunciandomi che mi sta venendo a prendere, alle otto precise mi invita a scendere perché è arrivato.
Mamma appena mi vede mi guarda con le lacrime agli occhi, emozionata.
"Bambina mia, sei un fiore meraviglioso", commenta.
La abbraccio e le do un bacio sulla guancia sorridendo.
"Grazie mamma".
"Divertitevi".
"Grazie mamma, ti voglio bene".
"Ti voglio bene anch'io".
La saluto un'ultima volta con la mano, scendo le scale ed esco di casa.
Il sole che sta tramontando e che tinge il cielo di azzurro e di rosa è solo la cornice del quadretto che mi si presenta davanti.
Mirko appoggiato alla sua grande macchina nera, vestito con camicia e pantaloni neri, appena lo vedo vengo inevitabilmente travolta dalla sua bellezza e dal suo fascino, mi rivolge subito un sorriso, poi mi squadra lentamente da capo a piedi mentre i suoi occhioni verdi trasmettono stupore e ammirazione, arrossisco emozionata, nonostante stiamo insieme da tanto mi emoziona sempre la sensazione di avere il suo sguardo innamorato su di me.
Io lo guardo ancora più innamorata.
Mi avvicino a lui e gli do un bacio, posandogli le mani sul suo petto.
Ricambia subito e mi abbraccia, tenendomi per la vita.
"Sto con la ragazza più bella del mondo", mi sussurra, "buon anniversario principessa".
"Buon anniversario amore mio", rispondo.
Mi sorride dolcemente e saliamo in macchina.
"Dove mi porti?", gli chiedo mentre mette in moto.
"È una sorpresa", mi risponde con un sorriso.
La mia curiosità è enorme, ma decido di vivermi la serata attimo per attimo, senza pensare troppo.
Amo incantarmi a guardarlo mentre guida, vedere l'eleganza e la sicurezza con cui cambia marcia o tiene il volante, lui se ne accorge, mi sorride e arrossisce, ad un certo punto prendo la sua mano libera e la poso sulla mia coscia, intrecciando le nostre dita.
Un meraviglioso sorriso compare sulle sue bellissime labbra, mentre continua a guardare la strada, e arrossisce quando gli bacio dolcemente la mano intrecciata alla mia.
Arriviamo davanti ad un edificio a due piani dalla struttura moderna, parcheggia e annuncia:"Eccoci arrivati!".
Lo guardo confusa e stupita.
"Ti presento casa mia, principessa", mi dice, aprendo le braccia teatralmente.
Sgrano gli occhi.
"Casa tua?", ripeto stupita.
"Esattamente", mi risponde sorridendo.
Sorrido anch'io, mi aspettavo tutto tranne che mi portasse a casa sua, abbiamo sempre passato del tempo insieme in altri posti, ma comunque doveva succedere prima o poi e io sono incredibilmente emozionata.
"Allora, sei pronta principessa?", mi chiede sempre con un sorriso.
Annuisco contenta.
Mi prende per mano e mi conduce al piccolo portone, di un nero elegante, fruga in una tasca dei pantaloni per recuperare le chiavi, le gira nella serratura, apre e si fa da parte per farmi entrare gentilmente per prima.
"Benvenuta a casa mia, principessa!", esordisce contento.
Lo ringrazio e rimango stupita a guardare il luogo davanti a noi.
Un tappeto circolare marrone scuro è la prima cosa che vedo, su un pavimento bianco immacolato, un divano a penisola nero di fronte ad un tavolino di vetro con sopra alcuni libri, dei DVD e un CD degli Oasis, uno dei suoi gruppi preferiti, più avanti un televisore appoggiato su un mobile bianco, sembra carina e semplice, proprio come lui.
"Allora, ti piace?", mi chiede, la sua voce sprizza felicità da tutti i pori.
"Sì, è carina e ti assomiglia", gli rispondo con un sorriso.
"Davvero? Grazie!", risponde orgoglioso.
Annuisco guardandolo teneramente.
Mi viene più vicino, mi avvolge la vita con un braccio e con una mano mi accarezza una lunga ciocca dei miei capelli, il suo respiro poco distante dal mio orecchio, mentre io stringo forte dall'emozione la mia borsetta argentata, mi sussurra:"Adesso ti faccio vedere la sorpresa, cammina dritto e la vedrai".
Annuisco, sono emozionatissima, ho migliaia di farfalle nello stomaco, lui che mi abbraccia da dietro, il suo respiro vicino al mio orecchio, a tratti sento perfino il battito del suo cuore a contatto con la mia schiena, mentre cammino ho una paura enorme di inciampare o di cadere e di fare cadere anche lui, ma non per il fatto che indosso dei tacchi, ma per l'emozione e tutte le sensazioni che mi avvolgono in questo momento.
Arriviamo davanti alla cucina da cui sembra provenire una luce fioca, entriamo e la prima cosa che vedo è un tavolo apparecchiato elegantemente per due, illuminato da una candela.
Istintivamente lo guardo emozionata, lui sorride soddisfatto e mi chiede:"Ti piace?", io vorrei dire tante cose, ma le parole mi muoiono in bocca per l'emozione e la felicità.
"Io... non so cosa dire... non dovevi...", biascico imbarazzata, arrossisco e mi lascia un bacio sulla guancia.
"Certo che dovevo", risponde, un altro bacio sulla guancia, "si sieda, principessa", mi invita dolcemente.
"Agli ordini, principe", rispondo e obbedisco.
Vedo una rosa rossa appoggiata vicino al mio piatto, la guardo incantata, lui mi dice:"È per te, prendila", io gli sorrido e la prendo guardandola ammirata, è splendida, poi la rimetto vicino al piatto.
Lui è seduto di fronte a me, i suoi occhi meravigliosi illuminati dalla luce della candela sono ancora più incantevoli.
Sorride quando vede la smorfia buffa che faccio quando vedo i nostri piatti coperti da due grandi coperchi, mi sembra di stare in un ristorante stellato anziché a casa sua, ha curato tutto nei minimi dettagli.
"Sì, puoi sollevarlo, principessa", mi dice divertito.
Obbedisco subito, anche perché inizio ad avere fame e sto morendo dalla curiosità.
Spaghetti alla carbonara, il mio piatto preferito!
Mi viene da piangere dalla felicità.
Non ce la faccio a stargli tanto lontana, in questo momento lo riempirei di baci.
Mi alzo dalla sedia e vado ad abbracciarlo, lui intuisce subito il mio intento e mi accoglie tra le sue braccia.
Accarezzo i suoi capelli profumati e sussurro:"Ti amo", il suo profumo mi avvolge, lui mi accarezza la schiena e risponde:"Ti amo anch'io principessa, e tanto", mi bacia sulle labbra accarezzandomi i capelli e mi sorride innamorato, torniamo a sederci e ci mettiamo a mangiare.
Divoro letteralmente la mia carbonara, è buonissima, so che è bravissimo a cucinare ma non avrei mai pensato che avesse preparato qualcosa per me.
"Com'era?", chiede.
"Favolosa, sei bravissimo, i miei complimenti!", gli rispondo.
"Grazie, principessa".
"Prego amore mio".
Gli prendo una mano e la accarezzo dolcemente, lui sorride.
"Grazie per la bellissima sorpresa, sei meraviglioso".
"Ma figurati, non mi devi ringraziare, anzi. Sono molto contento che ti sia piaciuto".
Lo aiuto a sparecchiare, anche se lui non è tanto d'accordo perché sono sono sua ospite, ma alla fine si fa aiutare, lo guardo incantata, ogni cosa fatta da lui diventa automaticamente più bella e più importante, quando mi sorprende a guardarlo arrossisce e mi bacia, quando finiamo di ordinare mi chiede cosa preferisco fare, se guardare un film, uscire ad ammirare Milano durante una serata estiva oppure se voglio che mi accompagni a casa.
Guardo un attimo l'orologio bianco e nero del salotto che segna le nove e un quarto, è ancora presto per andare a casa, decidiamo di guardare un film insieme.
Ci sediamo sul suo divano nero e lui prende dal tavolino di fronte il DVD di "Ghiaccio", il film che ha come uno dei registi Fabrizio Moro, lo infila nell'apposito vano della tv, restiamo a guardarlo abbracciati, a volte ci stringiamo le mani, ci diamo un bacio, ci scambiamo sorrisi e sguardi complici.
Lo stringo più forte e mi accoccolo tra le sue braccia, vorrei che questa sera non finisse mai.

















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