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Pov's Mirko
Ginevra è da poco salita su in camera sua, mentre saliva le scale non ho potuto fare a meno di guardarla ammirato, il modo in cui cammina e quando ha sorriso a tutti prima di allontanarsi...
La amo e ogni occasione è buona per ammirarla e per rimanere incantato dai suoi comportamenti e da tutto quello che fa.
Martina sorride lievemente a me e Simone e ci chiede:"Vi dispiace se salgo anch'io? Devo parlare un attimo con lei", spiega.
"Certo, fai pure", le diciamo noi.
"Torno subito", promette lei e ci fa l'occhiolino, poi sale le scale anche lei.
Simone non fa che guardarla, stamattina li ho visti entrambi vicini e ho visto che gli si illuminavano gli occhi quando lei gli era vicino.
Lui si accorge che io lo sto guardando e scuote la testa sorridendo.
"Allora? Come va?", gli chiedo io con un sorriso.
"Alla grande, sono contento di essere tornato. A Pescara stavo bene, certo, però una volta che mi sono reso conto che non c'era più bisogno di me e che i miei genitori se la cavano benissimo da soli, ho deciso di tornare. Del resto la nostra vacanza è qui. E poi mi mancava questo posto, la sua aria, il suo mare, la sua libertà...", dice sognante.
Sorrido, ha espresso in poche parole tutti i benefici di trascorrere una vacanza qui.
"E tu, invece? Come va?".
"Bene, bene, grazie. Tutto a meraviglia".
"E ci credo, con una ragazza così bella e speciale come Ginevra...", sorride.
Io ricambio il sorriso.
"Simo, lo sai, non riesco a descrivere a parole quello che provo per lei. Spero di riuscirci almeno con le canzoni e con i fatti. Perché è un sentimento così forte, grande e intenso che difficilmente riesci a descriverlo. Anche perché tu lo sai, mi conosci e poi te l'ho detto tante volte, non mi era mai capitato. Spero solo che lei abbia capito che è la mia vita, la ragazza che amo perdutamente".
Mentre parlo lui annuisce e sorride, si avvicina di più a me e mi dà un'amichevole pacca sulla spalla.
Io lo guardo e ricambio il sorriso.
"Tu invece? Parliamo di te!", dico io restituendogli la pacca sulla spalla.
Lui ride e io con lui.
"Di me? Non c'è niente da dire su di me", si difende lui ridendo.
"Sicuro? Dai, scommetto che è successo qualcosa a Pescara tra te e Martina!".
Lui scoppia ancora a ridere.
Colpito e affondato.
"Possibile che non posso nasconderti mai niente? Sei terribile, veramente", ride ancora.
"Ti considero il mio secondo fratello maggiore, ti conosco da una vita, è normale, ormai so quando sei arrabbiato, felice, nervoso, triste. E so anche riconoscere quando nascondi una cosa bella o una cosa brutta che ti è successa. Quindi avanti, sputa il rospo", lo incito io ridendo.
Lui ride e scuote la testa.
"Hai vinto, mi arrendo", alza le mani in segno di resa sempre sorridendo "è vero, io e Martina ci siamo baciati".
"Wow! E non volevi dirmelo? Il mio sognatore romanticone fa conquiste!".
"Senti che parla... Tu sei il sogno erotico di mezza Italia ahahahah... Comunque stai tranquillo, te l'avrei detto sicuramente, sei il mio fratellino, lo sai".
"Ma dimmi un po', com'è successo? Era nell'aria o è successo all'improvviso?".
"Per quanto mi riguarda era nell'aria da come minimo due giorni. Ovviamente quando voi siete andati via le occasioni per stare da soli sono aumentate e ci parlavamo e confidavamo più spesso, abbiamo parlato di tante cose. Io era da un po' che sentivo qualcosa per lei, e naturalmente questi giorni, stando sempre vicini e conoscendoci meglio, tutto questo si è rafforzato. E niente, era da parecchio che mi piaceva, invece in questi giorni ho proprio scoperto di essere innamorato".
Sorrido.
"E ora sei felice con lei?", gli chiedo.
"Direi proprio di sì. È proprio la mia ragazza ideale, simpatica, ironica, sempre pronta a dare una mano. Mi fa stare bene, mi ascolta, mi dà consigli, sempre senza giudicare. E io di questo le sono molto grato. E poi vabbè, è bellissima. Ma questo lo vedono tutti. Quello che invece tutti non sanno è che è una ragazza davvero d'oro e io sono veramente fiero di essere il suo fidanzato".
"Sono veramente felice per te, fratello mio. Io l'avevo capito da tanto tempo. Avete molte cose in comune e ci speravo anche, perché sapevo e so tuttora che con lei starai bene, a prescindere da quanto durerà la vostra storia. Anche se sono certo che durerà per molto tempo".
Annuisce e mi sorride.
"Grazie fratellino".
Gli do una pacca sulla spalla e ricambio il sorriso.
"Ma di nulla, figurati".
C'è un attimo di silenzio, interrotto solo dai nostri respiri lenti e quasi impercettibili.
"E tu invece?", chiede lui, con sguardo malizioso e indagatore.
"Io cosa?", chiedo sorridendo.
"No, dico, tutta la casa per due persone, tu e la tua Ginevra..." mi guarda in modo malizioso. "Cos'avete combinato?".
"Niente di che, solite cose che fanno due fidanzati", sorrido.
"Solite cose? Sicuro? O c'è qualcos'altro?", ride lui.
"Pure tu eh, quando ti ci metti, sei insopportabile", rido.
"Eh lo hai detto pure tu, ci conosciamo da una vita, sappiamo cosa succede all'uno e all'altro".
Gli sorrido.
"Cosa vuoi sapere?", gli chiedo sorridendo, guardandolo negli occhi.
"Wow, allora lo ammetti! Lo sapevo! Grande Mi!", mi dice dandomi una pacca sulla spalla.
Io sorrido.
"Ma com'è successo?", mi chiede euforico.
"Qualche giorno fa siamo andati a cena nel ristorante più bello di Polignano, quello che mi avevi consigliato tu...", inizio.
"'La Perla Bianca'? Davvero? È bello, vero?", mi interrompe lui.
"Sì, è davvero molto bello e si mangia davvero molto bene, grazie per avermelo consigliato".
"Di nulla, è stato un piacere", mi risponde soddisfatto.
"Siamo stati davvero bene, io mi sentivo particolarmente romantico, facevo di tutto affinché lei stesse bene e si sentisse a suo agio. Quando siamo rientrati siamo tornati ognuno nelle nostre camere, io ho guardato per un po' il telefono e ho risposto ad alcuni messaggi, finché quando mi sono girato l'ho vista in piedi in camera mia. Era così timida! Mi ha chiesto se poteva dormire con me e io ho accettato naturalmente, poi non so cosa sia successo, sarà stato il caldo, l'estate, sarà stato che era bellissima con quel pigiama, fatto sta che non sono più riuscito a resistere, lei voleva la stessa cosa e siamo finiti per fare l'amore".
"Wow! Sembra davvero una scena da film. So che è scontato farti questa domanda, ma com'è stato?".
"Non è per niente scontata invece, fidati. È stato bellissimo. Ho immaginato tante volte questa scena nei miei pensieri, ma viverla è completamente diverso. E poi lei era così, dolce, bellissima, calda... Unica.
Come solo lei è capace di essere.
La sentivo persa di me, come io lo ero di lei.
È stato davvero un sogno".
Simone mi guarda sorridendo e incantato.
"La ami da impazzire e si vede", mi dice, quando finisco di parlare.
"Tanto. Più della mia stessa vita".
Sorridiamo entrambi e lui mi dà una pacca sulla spalla.
"Sono fiero di te", mi dice.
Io sorrido.
"Grazie Simo".

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora