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"Non avrei mai pensato di dirlo davanti alle persone più importanti della mia vita. Perché quando vedi che succede agli altri, vorresti e speri che a te non succederà mai. Anzi, lo pensi e certe volte ne sei pure convinto. Perciò, quando ho saputo di avere un tumore al seno, durante una visita di routine, ormai quasi un mese fa, non potevo crederci. All'improvviso il mondo si è fermato e subito dopo mi è crollato addosso. Non capivo più niente, pensavo solo ad una cosa: la morte. 'Non ce la farò mai, morirò, morirò', mi ripetevo. Nel giro di poco tempo tutto quello che mi ero costruita per tutto questo tempo non esisteva più, l'ho visto crollare letteralmente, come un castello di carte. La prima cosa che mi ha detto il medico è stata:'Signora, si rilassi, capisco la sua ansia e la sua paura. Ma non si preoccupi, il suo tumore è giovane e benigno, quindi possiamo ancora operarla e toglierlo senza che lei subisca il minimo graffio. Stia tranquilla, non faccia nulla di grave o di istintivo, se vorrà fare subito l'operazione non ha che da dirmelo e insieme decideremo la data, però se vorrà fare prima la chemioterapia inizieremo subito il ciclo di cure. Ci pensi un attimo e mi dica la sua risposta, so che la scelta non è scontata. Ma sappia che io l'assisterò per tutto il percorso'".
Ascoltiamo il suo racconto con attenzione e ansia, ma anche affascinati, questa donna non so perché ma emana un fascino incredibile, nella sua voce, nelle sue parole e nei gesti che fa con le mani, mani curate e piene di anelli, tra i quali spicca l'anello di nozze che mostra con orgoglio e fierezza.
Simone, alla fine del suo racconto, prende parola.
"Suppongo che tu abbia scelto la prima opzione, vero?", chiede sicuro, essendo suo figlio la conosce meglio di chiunque altro.
"Esatto. Ho l'operazione venerdì".
"Venerdì questo? Il 5?", chiede lui sorpreso.
"Sì, ho voluto farla il prima possibile".
"Certo, hai ragione".
"A che ora ce l'avrai?".
"Le undici di mattina".
Lui annuisce. "Ok, come orario penso che vada bene".
"Sì, l'ho scelto io perché così posso alzarmi e prepararmi con calma, sia fisicamente che mentalmente", confessa con un lieve sorriso.
Lui sorride e si alza per abbracciarla, sotto i nostri sguardi inteneriti.
"Ti voglio bene mamma", le dice.
"Anch'io figlio mio, anch'io ti voglio bene, sei stato il primo a cui ho pensato quando ho ricevuto la notizia", confessa piangendo, facendo piangere anche lui.
"Ce la farai mamma, sei grande", dice lui.
"Grazie vita mia".
Si staccano con ancora le lacrime agli occhi e poi lo sguardo di Rosanna cade su me, Martina e Mirko, che le sorridiamo.
"Allora ragazzi, voi quindi quanto starete?", chiede quando anche Simone si è riseduto.
"Sicuramente assisteremo all'operazione ovviamente, poi non saprei. Io rimarrò qui ancora un po' per sincerarmi delle tue, anzi" si interrompe un attimo per guardare suo padre e sorridergli "le vostre condizioni e poi ripartirò".
"Va bene", approva sorridente Rosanna, poi la vediamo guardare un punto lontano ed esclamare:"Accidenti, è già mezzogiorno! Restate a mangiare qui?", chiede.
"Direi proprio di sì mamma, la tua cucina non si batte", commenta sorridendo Simone.
Lei ricambia il sorriso e ci guarda.
"Avete preferenze, ragazzi?".
"Sorprendici", dice teatralmente Simone.
Lei scuote la testa sorridendo e inizia a cucinare.
Il padre di Simone, Sergio, per passare il tempo inizia a raccontare di come si sono conosciuti lui e sua moglie e noi lo ascoltiamo incantati, Rosanna certe volte interviene e fa battute e noi ridiamo, lui continua a raccontare e Mirko certe volte mi guarda, mi sorride e mi prende per mano, adoro quando fa questi gesti inaspettati ma dolci.
Ricambio il sorriso e stringo la sua mano.
Quando Rosanna ha preparato il pranzo, ci sediamo tutti a tavola mangiando una bella teglia di lasagne al forno, che, come dice Simone, sono la sua specialità.
E direi proprio che ha ragione, sono buonissime.
"Rosanna, complimenti, sono buonissime!", diciamo io e Martina.
"Grazie ragazze, troppo gentili", si schermisce lei.
"Lo sapevo, come le fa mia mamma le lasagne, nessuno mai!", dice orgoglioso Simone.
"Vero Simo, io le avevo già assaggiate quando sono venuto a dicembre e devo dire che sì, sono davvero eccezionali", commenta Mirko.
Rosanna sorride contenta.
Quando finiamo di mangiare, io e Martina l'aiutiamo a sparecchiare e a lavare i piatti, lei ci ringrazia sorpresa e quasi commossa.
Torniamo a parlare seduti al tavolo della cucina e stavolta lei si rivolge a Mirko.
"Allora, e tu che mi racconti?", gli chiede.
"A Sanremo sei stato bravissimo e conosco le canzoni che hai fatto dopo: sono veramente belle, ha ragione Simone: sei davvero bravo, complimenti!", si congratula ammirata. 
"Grazie Rosanna", sorride lui contento. "Diciamo che cerco di fare il meglio possibile e di metterci il cuore in qualsiasi cosa che faccio", spiega.
"E si vede, tranquillo. Sei molto bravo. Ma dimmi un po', chi è questa splendida ragazza? Come vi siete conosciuti?", chiede guardando me, io arrossisco.
Io e lui ci guardiamo un attimo e ci sorridiamo, poi lui inizia a parlare.
"È successo tutto piuttosto in fretta, ci siamo visti la prima volta ad un mio concerto neanche due mesi fa, ci siamo abbracciati e poi ci siamo ritrovati in un bar qualche giorno dopo, abbiamo fatto colazione insieme... Da quel giorno ho capito che provavo qualcosa per lei che non avevo mai provato e da lì è stato un crescendo, finché ci siamo messi insieme quasi un mese fa".
Mentre parla mi prende per mano e mi guarda incantato e io lo incoraggio con gli occhi a continuare.
"Che bello! Siete davvero una bella coppia!", esclama allegra.
"Grazie davvero", rispondiamo noi due.
"E tu Ginevra? Cosa fai nella vita?".
"Vado alle superiori, a settembre faccio il quinto anno".
"Sei già grande, eh! Brava! Ma dimmi un po', com'è Mirko da fidanzato?", chiede facendomi l'occhiolino.
Io lo guardo un attimo, mi specchio nei suoi bellissimi occhi verdi.
"Come l'ho sempre immaginato. È dolce, affettuoso e premuroso. È perfetto".
Lui mi stringe la mano.
"Posso dire lo stesso di lei", ricambia lui, rivolto a Rosanna.
Lei ci sorride.
"Si vede lontano un miglio che vi amate davvero. Siete molto belli sia singolarmente che insieme, fate davvero una bella coppia".
Noi sorridiamo. "Grazie Rosanna".
"Ma figuratevi".
Ci alziamo da tavola e decidiamo, insieme con Martina e Simone, di andare a fare un giro per Pescara.

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora