19 💛

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Vicino alla porta c'è una cassetta della posta arancione fatta alla vecchia maniera, con sopra il suo nome completo affiancato al suo nome d'arte.
Entrando veniamo sommersi da un bianco immacolato, il colore delle pareti di questo edificio, e subito appaiono davanti a noi un ascensore e delle scale.
"Seguimi principessa", mi dice stringendomi la mano e salendo le scale, io non faccio che guardare il bianco che ci circonda e a momenti inciampo sugli scalini.
Dopo qualche minuto arriviamo davanti ad una porta a vetri, che lascia intravedere dentro alcune persone, Mirko estrae le chiavi dalla tasca dei pantaloni, le gira ed entra.
"Buongiorno a tutti!", saluta allegramente.
Tutti ci vengono incontro e lui fa un passo indietro per mostrarmi a loro.
"Oggi c'è una sorpresa, vi voglio far conoscere una persona", dice sorridendo e guardandomi.
Tutti mi guardano curiosi però sorridenti, che imbarazzo!
"Lei è Ginevra, la mia ragazza", annuncia.
Loro rimangono a bocca aperta.
"Ciao a tutti, è un piacere conoscervi!", dico io sorridendo timidamente.
"Allora, ragazzi, lei oggi starà con noi e vedrà un po' il nostro mondo. Mi raccomando, non ditele niente di brutto su di me, eh", ride.
Loro ridono e scuotono la testa, poi guardano me e iniziano a presentarsi e a stringermi la mano.
"Piacere, Luca".
"Piacere, Cristina".
"Piacere, Matteo".
"Piacere, Laura".
"Piacere, Rossella".
"Ginevra, molto lieta!", questo è quello che rispondo io, fortunatamente sono in pochi ahahahah, ma comunque con la memoria che ho sarà difficile memorizzare tutti i nomi e soprattutto associarli alla persona giusta.
Alla fine tra di loro spunta Simone.
"Ehi piccola!", mi saluta con un sorriso.
"Ciao Simo!", rispondo.
Mi abbraccia e io ricambio.
"Come va?".
"Bene, grazie, tu?".
"Tutto ok. Com'è Mirketto da fidanzato? Scusa se te lo chiedo, ma per me è una novità ahahahah".
Sorrido.
"È bravissimo. Come ci tiene lui a me penso nessuno".
"Lo so, è un ragazzo speciale. Ma anche tu lo ami tanto, si vede lontano un miglio. Vuoi un caffè?", chiede, indicando la macchinetta.
"No, no, grazie, ho già fatto colazione. Magari dopo".
Mirko ci raggiunge.
"Ehi campione!", lo saluta Simone con un sorriso, dandogli una pacca sulla spalla.
"Come stai?", gli chiede Mirko sorridendo.
"Bene, tu? Oggi vedo che sei venuto in dolce compagnia!".
"Eh già. Lei starà qui per un po' di tempo, ho deciso di portarla con me, visto che sapevo che le piaceva il mondo della musica" s'interrompe un attimo per sorridermi e farmi l'occhiolino "Mi raccomando, non infastidirla", lo ammonisce ridendo.
"Tranquillo, rimarrà intera", lo rassicura lui.
Mirko mi guarda.
"Principessa, vieni con me? Ho bisogno di un tuo parere", mi dice.
"Certo, di che si tratta?", chiedo.
"Ti farò vedere", mi dice.
Saluto Simone con un sorriso che lui ricambia e poi ci dirigiamo verso una porticina che Mirko apre ed entriamo in una stanzetta con una scrivania e due sedie.
Lui si siede alla scrivania e mi fa cenno di sedermi.
Obbedisco e lo guardo.
Mi porge due fogli.
"Leggi e dimmi cosa ne pensi", mi dice.
Guardo i fogli e noto subito la sua calligrafia elegante e delicata, mi immergo nella lettura, prestando molta attenzione alle parole e alle frasi, mentre sento il suo sguardo addosso e sto iniziando ad avere caldo.
Quando ho finito alzo lo sguardo e lo vedo guardarmi con uno sguardo incoraggiante.
"Sono molto belle Mi, come sempre sei stato bravissimo. Sei un vero poeta", gli dico con un sorriso.
Lui sorride spostandosi delle ciocche di capelli dal viso.
"Grazie mille", risponde sempre con un sorriso.
"Sono le tue prossime canzoni, vero?".
"Sì. Una sarà per l'estate e una per l'autunno".
Annuisco.
"Be', a prescindere da quando usciranno, sono sicura che saranno entrambi delle bombe", gli confido.
"Grazie principessa", mi dice sempre sorridendo.
Ricambio il sorriso.
"Quale preferisci delle due?", mi chiede.
Ci penso un po', è difficile rispondere, sono entrambe bellissime.
"La prima, questa", gli faccio vedere il foglio.
"Ci sono un sacco di frasi che mi piacciono, è molto poetica".
Annuisce sorridendo e mi guarda negli occhi.
"Sapevo che avresti preferito quella, è la più romantica delle due. Ho ragione?".
Ha azzeccato, in effetti l'ho scelta proprio per quello.
Arrossisco e annuisco.
"Ecco, vedi? Ti conosco, principessa", sorride.
"Che ne pensi delle parole? Vanno bene?".
L'amore che prova per il suo lavoro è ammirevole.
"Certo, sono perfette. Lasciale pure così che vanno benissimo".
"Ascolterò il tuo consiglio", mi dice sorridendo.
Ricambio il sorriso.
Bussano alla porta.
"Sono io, Simone, vi disturbo?".
Io e Mirko ci scambiamo un'occhiata ridendo.
"È sempre lui quello che bussa", mi confida ridendo.
Sorrido.
"Sì, dimmi, entra pure", gli risponde Mirko.
Lui fa capolino dalla porta.
"Scusate se interrompo il vostro momento romantico, Mi, il tuo caffè delle undici col miele, come piace a te", dice sorridendo e porgendogli il bicchierino con il cucchiaino.
"No, ma pure il miele ci hai messo?", gli chiede ridendo.
"Guarda che io penso a tutto! Ti conosco, mascherina", sorride Simone pavoneggiandosi e Mirko fa una faccia buffa, non posso fare a meno di ridere, sono troppo simpatici questi due insieme.
"Tra un'ora si mangia, abbiamo mandato già Luca a prendere le pizze, per te va bene piccolina?", chiede, spostando lo sguardo su di me.
Annuisco.
"Magnifico. Vi lascio ora, a mezzogiorno venite di là, così mangiamo tutti insieme!".
"Certo!", rispondiamo io e Mirko.
Simone si congeda e chiude la porta.
Mirko abbassa lo sguardo sul bicchierino di caffè, sorride e scuote la testa, poi ne beve un po'.
"Stavamo dicendo?", chiede.
"Le parole delle canzoni", gli dico.
"Ah già giusto, quindi se vanno bene per te vanno bene anche per me".
Sorrido.
C'è un attimo di silenzio, che però lui spezza subito.
"Ti ho fatto leggere queste due bozze perché di solito sono molto geloso dei miei lavori, normalmente li faccio leggere solo a Simone, ma tu sei la mia ragazza, tengo molto a te e desideravo molto avere un tuo parere".
Gli sorrido e appoggio la mano sulla sua. Lo amo da morire.
A mezzogiorno raggiungiamo gli altri ragazzi e ci mettiamo a mangiare la pizza tutti insieme sul grande divano bianco a penisola arancione che campeggia all'ingresso, davanti ad un tavolino di vetro trasparente.
Chiacchieriamo, ridiamo, facciamo battute e selfie di gruppo, Simone e Cristina portano pure i cannoli siciliani, la ciliegina sulla torta.
Dopo pranzo decidiamo di guardare tutti insieme la serie su Netflix preferita di Simone, "La casa di carta".
Dopo pochi minuti però Mirko si addormenta e io perdo completamente di vista la serie e inizio a guardarlo innamorata, è un cucciolo quando dorme, è troppo dolce!
Gli accarezzo i capelli e gli do un bacio sulla fronte, gli prendo una mano, poi resto a guardarlo, non finirò mai di ringraziare la vita per avermelo fatto incontrare.

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora