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Mirko's pov
Sono seduto su una delle poltroncine azzurrine che caratterizzano da sempre il salotto di casa di Simone, che mi sta parlando del prossimo tour invernale, quando mi arriva un messaggio sul telefono.
Appena vedo chi me l'ha mandato sorrido.
È Ginevra.
Alzo gli occhi su Simone che sta continuando a parlare, totalmente immerso nel suo discorso, cercando di interromperlo dolcemente e con gentilezza.
"Simo", lo chiamo.
Lui si ferma all'istante.
"Sì? Che c'è? Ho detto qualcosa di male? Non ti piace qualcosa? Dimmi pure, eh, sai che io quando inizio a parlare non mi fermo più e mi immergo nel discorso" un sorriso si fa strada sulle sue labbra "dimmi pure".
"Nono, tranquillo, sono sempre d'accordo con te, lo sai. Ti ho fermato perché mi è arrivato un messaggio e non volevo che tu continuassi a parlare senza avere attenzione", dico con un timido sorriso.
"Sei un tenerone. Avanti, rispondi", mi incita con un sorriso.
Io ricambio il sorriso e sposto lo sguardo sul telefono.
Dopo qualche messaggio, Ginevra mi dice che deve dirmi una cosa.
Cerco di rimanere calmo almeno esteriormente, mentre interiormente invece inizio a pensare le peggio cose: mi vorrà lasciare? Non sta bene insieme a me? Si è accorta di non amarmi più o, peggio ancora, di non avermi mai amato? Oppure si è resa conto che non possiamo stare insieme per la differenza d'età?
"Che faccia... È morto qualcuno?", chiede allarmato Simone di fronte a me.
Io alzo appena lo sguardo e scuoto la testa.
Pochi attimi dopo un altro messaggio dalla mia ragazza: vuole farmi conoscere i miei genitori.
Raramente ho sentito il mio cuore battere così forte dopo aver letto un messaggio.
Sono commosso, nessuna ragazza mi aveva detto così prima...
Forse perché ho avuto poche storie serie.
Anzi, probabilmente neanche una.
Sorrido e le rispondo ringraziandola tantissimo, nessuna mi aveva detto così prima di lei, la amo infinitamente.
Le rispondo che accetto volentieri e decidiamo di fare una cena venerdì sera a casa sua.
Sono davvero felice, non vedo l'ora di conoscere i suoi genitori!
"Che bel sorriso che stai facendo! È Ginevra, vero?", mi chiede Simone.
Alzo lo sguardo e gli sorrido.
"Ti luccicano gli occhi e hai un sorriso davvero splendido... Deduco proprio che sì, è lei la ragione della tua felicità", dice lui, sempre sorridendo.
Gli sorrido e appoggio il telefono sul tavolino vicino alle poltrone.
"Hai indovinato. Era Ginevra".
"Eh lo so, non era difficile arrivarci, sai?", ride. "A parte gli scherzi, da quando la conosci sorridi sempre, ti si illuminano gli occhi di più, sei più solare, sei meno timido nella vita di tutti i giorni. E credimi, per me che ti conosco da una vita, è davvero bellissimo vedere questo cambiamento in te. Penso che, prima di lei, ci sia riuscita solo una cosa a migliorarti: la musica. E adesso è arrivato anche l'amore, quell'amore che hai sempre desiderato di avere. Vorrei che tu avessi i miei occhi per vederti quando parli di lei o quando comunque succede qualcosa riguardante lei. Non ti riconosceresti. Credimi, emani tantissima luce. Ed è veramente una cosa stupenda".
Sorrido e abbasso lo sguardo.
Mi fa sempre piacere sentirmi dire queste cose.
Simone mi conosce benissimo, quasi come conosce sé stesso e quando dice così so con immensa certezza che non mentirebbe mai, tutto quello che dice è la verità.
Anche perché ha ragione, è vero, sono cambiato grazie a Ginevra, sono sempre felice e sorridente per davvero, difficilmente qualcosa riesce a scalfire la mia felicità, prima invece ci voleva poco e per nascondere ciò che mi aveva fatto male indossavo un sorriso finto che mi toglievo solamente quando rientravo a casa, mi buttavo sul letto e fissavo il soffitto per minuti interminabili, finché non prendevo un foglio e una penna e iniziavo a scrivere.
Fino a quattro anni fa era questo, la musica, come ha detto Simone, l'unico rimedio per scappare dai miei problemi, poi mi sono dato da fare, ho iniziato con la muai thai che mi ha aiutato tantissimo e sono diventato un cantante sempre più apprezzato, finché, qualche mese fa, è arrivata l'occasione della vita: Sanremo, il sogno di tutti i cantanti. Con Sanremo è iniziato un nuovo capitolo della mia carriera, ma non sapevo che avrebbe segnato anche una svolta decisiva nella mia vita privata.
Qualche mese dopo, infatti, ho conosciuto Ginevra.
E adesso sono qui, con il sorriso sulle labbra, dopo che lei mi ha detto che vuole presentarmi i suoi genitori.
Ginevra è il mio raggio di sole.
L'amore che ho sempre desiderato.
Guardo negli occhi Simone e gli sorrido.
"Hai ragione. Sono migliorato grazie a lei. E sicuramente migliorerò ancora, almeno finché staremo insieme. Mi ha invitato venerdì sera a cena per farmi conoscere i suoi genitori".
Lui rimane stupito e sorride, è molto contento.
"Davvero? Mi, ma è bellissimo! Come ti senti?".
"Al settimo cielo Simo, davvero. Non mi sarei mai aspettato questa cosa, davvero!".
Lui sorride. "Eh immagino, ma era prevedibile. Vi amate tantissimo e lei vuole che tu faccia sempre più parte della sua vita, come lei ha iniziato a fare parte della tua. Tu le hai presentato i tuoi collaboratori, lei adesso vuole ricambiare il favore. Ti ama da morire, ama solo te. Vedo i suoi occhi quando le sei vicino: pende sempre dalle tue labbra, ogni uomo vorrebbe essere guardato come lei guarda te.
Tienitela stretta, Mi. Non ci sarà nessun'altra come lei e lo sai meglio di me".
Annuisco.
"Lei è unica. Unica in tutto: negli occhi, nei capelli, nelle labbra... Sento il cuore impazzire quando la vedo e ancora di più quando mi abbraccia, mi stringe e mi bacia, i suoi splendidi baci dolci che sa dare solo lei... Sono veramente perso".
"Eh sì Mi, lo sei. Ma ti meriti un amore così. Spero tanto che la vostra relazione duri per tanto, ma veramente tanto tempo. Siete davvero due anime gemelle".
"È vero, Simo, siamo due anime gemelle. Non vedo l'ora che venga venerdì!", dico contento.
Lui sorride e mi dà una pacca sulla spalla.
Ricambio il sorriso e lo guardo affettuosamente.
"Ma quindi per il tour? Dove eravamo rimasti?", dico io all'improvviso, ricordandomi dell'argomento di conversazione iniziale.
"Eh non mi ricordo, ho perso il filo", confessa ridendo, facendo ridere anche me.
Ci pensa un po' e poi si illumina.
"Ah, sì, ora ricordo!", esclama e riprendiamo a parlare del tour che inizierà ad ottobre.

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora