56 💛

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Inutile dire che ad ogni scalino che saliamo il cuore mi rimbalza in petto, e quando arriviamo sembra pure sul punto di esplodere.
Faccio un bel respiro e varco la soglia di casa mia stringendo forte la mano di Mirko, che non perde occasione per sorridermi ogni volta che i nostri sguardi si incrociano.
Chiudo piano la porta e vedo mamma e papà davanti a noi, raggianti e ammirati.
"Mamma, papà", prendo parola guardandoli negli occhi "lui è Mirko, il mio fidanzato", dico con un sorriso.
Papà si avvicina subito e gli porge la mano contento.
"Silvano, molto lieto di conoscerti", dice con un sorriso a 32 denti.
"Grazie, altrettanto", risponde Mirko sorridente.
Mia mamma invece rimane impalata e lo scruta attentamente, finché non rimane a bocca aperta.
"Oddio, ma lui è...", inizia a dire, ma poi scuote la testa "...no, no, è impossibile, ma sembra davvero lui!".
Io sorrido vedendo la sua confusione.
"Assomiglia un sacco al cantante di cui sei innamorata! Ma come si chiama? Oddio, non mi viene in mente!".
"No, mamma, non ci assomiglia e basta, è proprio lui!", dico ridendo.
"Eh? Cosa? Stai scherzando vero?".
Scuoto la testa sorridendo.
"Affatto. È proprio lui, mamma, è Mirko!".
"Quel Mirko? Il cantante?".
"Sì, mamma, il cantante".
"Non ci credo! Angela, piacere di conoscerti!", gli porge la mano stupita e imbarazzata "scusami, è che non capita tutti i giorni di sapere che la propria figlia si è fidanzata con un cantante", si scusa abbracciandolo.
"Ahahahah, tranquilla, non c'è problema", ride lui.
"Comunque avevi proprio ragione: è molto bello", dice mamma rivolta a me. "Anzi, posso dire una cosa? Dal vivo è ancora più bello!", dice guardandolo ammirata.
"Grazie davvero, non mi merito tutti questi complimenti", si schermisce lui con un sorriso.
"Li meriti eccome, invece", ribatto io baciandolo sulla guancia.
Lui mi sorride.
"Mirko, vieni, accomodati pure", dice mamma indicando il tavolo della cucina.
Lui obbedisce sorridendo e io con lui.
Ci sediamo entrambi, papà è seduto anche lui e mi fa l'occhiolino contento, io sorrido.
Mia mamma ha fatto le cose in grande, ha apparecchiato tutto in modo incantevole, per l'occasione ha messo la tovaglia più bella che abbiamo, piatti, bicchieri e posate luccicanti, non c'è niente fuori posto, è tutto a dir poco perfetto.
"Wow, che bello! Avete fatto tutto questo per me?", chiede Mirko sorridendo con aria commossa, sembra proprio un bimbo felice in questo momento, lo amo, è uno di quei momenti in cui vorrei riempirlo di baci e non fermarmi più, è troppo dolce!
"Sai, è sempre una gioia per i genitori sapere che la propria figlia si è fidanzata!", commentano i miei genitori, sempre raggianti.
"Ancora di più se poi se lui è uno dei cantanti più importanti del momento!", aggiungono.
Stanno letteralmente sprizzando felicità da tutti i pori, sono davvero contenta, e io che pensavo peggio...
Vabbè, ma io sono così: mi faccio troppe pare, anche quando magari non è il caso di farsene.
Anzi, soprattutto quando non è il caso di farsene ahahah.
Mirko guarda i miei genitori lusingato e ammirato, con ancora il suo sguardo da bambino contento che mi sta facendo letteralmente innamorare ancora di più di lui.
"Ma non dovevate, davvero", si schermisce ancora.
"Oh sì che dovevamo. Per il fidanzato di nostra figlia questo e altro", ribattono loro fieri, con un sorriso.
Mirko sorride riconoscente.
"Allora Mirko, non sapevo i tuoi gusti culinari, perciò ho fatto un piatto che piace un po' a tutti noi milanesi: il risotto allo zafferano", dice mamma un po' ansiosa e imbarazzata, con un sorriso.
"Ma guarda, meglio di così non potevi fare, ma mi sarei accontentato anche di una pasta al pomodoro", confessa ridendo.
"Oh grazie al cielo, sono contenta", risponde lei felice.
Impiatta e serve per primo proprio lui, che ringrazia gentilmente, poi tocca a me e a papà e per ultima lei.
"Allora buon appetito", dice Mirko quando siamo tutti seduti, guardandoci uno per uno e sorridendo.
"Grazie", gli rispondiamo.
Iniziamo a mangiare e io lo guardo innamorata, mi perdo a guardarlo mentre si sposta i capelli di lato per mangiare, come prende in mano la forchetta e come si porta alle labbra il boccone che ha preso, so che sono gesti normalissimi e che non hanno niente di speciale, però fatti da lui assumono tutto un altro significato, la sua delicatezza li rende unici.
Finiamo di mangiare e Mirko guarda mia mamma ammirato.
"Il risotto era davvero buonissimo Angela, i miei complimenti!", si congratula.
"Sei molto carino, grazie! Sono davvero contenta che ti sia piaciuto!", risponde lei felice.
Mirko le sorride e lei va in cucina a prendere la prossima portata, che sicuramente sarà il dolce.
Mirko si guarda attorno con un sorriso radioso e i suoi grandi occhi verdi ai quali non sfugge mai neanche il più piccolo dettaglio, si passa una mano tra i capelli e mi sorride, mi accarezza un braccio e mi prende per mano.
"Come va?", mi chiede sussurrando.
"Bene, tu piuttosto?", gli chiedo di rimando ridendo "sei tu l'ospite speciale!", gli dico accarezzandogli i capelli e baciandolo sulla guancia.
"A meraviglia", mi risponde con un sorriso.
Gli sorrido e arriva mamma con un vassoio con la torta al cioccolato, il suo cavallo di battaglia in fatto di dolci.
Mirko quando la vede ha gli occhi fuori dalle orbite ahahah, lo amo.
"Wow! Anche la torta hai fatto? Non pretendevo così tanto", si schermisce ancora con un sorriso.
"Ma figurati!", risponde mia mamma e inizia a tagliare la torta per poi servirla.
Il primo che serve è sempre Mirko, che ringrazia come prima, poi io e papà e lei per ultima.
Stasera mia mamma si è davvero superata, ha fatto delle opere d'arte.
"Mamma sei stata fantastica stasera!", le dico quando ho finito di mangiare e Mirko annuisce.
"Grazie davvero tesoro mio", mi risponde lei commossa.
Io le sorrido.
Finiamo di mangiare e papà, che di solito è sempre il più silenzioso durante la cena, prende parola.
"Allora, Mirko, parlaci un po' di te!", lo incita, allegro e curioso.
"Cosa dire su di me... Sono un semplice ragazzo di periferia come tanti che è riuscito a realizzare il sogno di fare il cantante", spiega con un sorriso.
"La musica è sempre stata la mia medicina, il rifugio dai miei problemi, e adesso, da qualche anno a questa parte, è diventata il mio lavoro, che amo profondamente. La musica è la mia vita e la mia più grande vittoria.
Sono un cantante che fuori dai riflettori e dal palco è semplicemente Mirko, un ragazzo con valori, sentimenti e obiettivi da realizzare, che non dimentica mai dove tutto è iniziato e come ha fatto ad arrivare dove è giunto adesso".
Mentre parla, lo guardiamo tutti ipnotizzati dalla sua voce e dalle sue parole, incanta non solo con le canzoni, ma anche e soprattutto con le parole.
I miei genitori sorridono.
Mamma gli chiede:"Come hai conosciuto Ginevra?".
Lui mi guarda intensamente e mi sorride, poi risponde.
"Ci siamo incontrati al mio concerto a Milano del 14 maggio, ci siamo abbracciati e abbiamo fatto una foto insieme, poi qualche giorno dopo ci siamo incontrati al bar qui sotto e abbiamo parlato e ci siamo conosciuti meglio, da lì è scattato qualcosa da parte mia e poi è stata tutta una salita", rivela.
I miei genitori ascoltano meravigliati e contenti.
"Mi ha anche aiutato a studiare per un'interrogazione una volta", rivelo io. "È bravissimo anche come professore".
Mirko sorride emozionato, poi riprende a parlare.
"Ci siamo messi insieme un mese fa", dice. "E adesso siamo qui", dice prendendomi per mano e sorridendomi.
"Siete davvero una bella coppia, siete entrambi molto belli", dicono i miei genitori.
Noi li ringraziamo contenti e commossi.
La curiosità attorno a lui aumenta e la chiacchierata continua, con risate e battute, Mirko è felice di rispondere alle domande e ne fa altrettante, parlando saltano fuori tanti punti in comune tra lui e i miei genitori, il più eclatante diciamo è che mio padre e Mirko scoprono di tifare entrambi la stessa squadra, il Milan, che alla fine è anche la mia squadra.
Sorridono entrambi felici di questa bella scoperta e si scambiano tante riflessioni calcistiche che io a tratti non capisco ahaha, ma comunque sono contenta per loro.
Siamo molto allegri e troviamo facilmente argomenti di conversazione, sono davvero contenta di come stia andando la serata.
Alle undici Mirko decide di andare e si alza da tavola con un sorriso amaro, non è tanto contento di andarsene, si stava trovando bene.
I miei genitori gli chiedono selfie e autografi e lo abbracciano contenti e dispiaciuti di vederlo andare via.
"Sei un ragazzo davvero speciale, nostra figlia è fortunata e noi siamo davvero contenti di averti conosciuto", gli dicono contenti e commossi.
"Sono io ad essere fortunato ad avere trovato lei e voi, siete davvero bravissime persone".
"Quando vuoi, la porta è sempre aperta".
"Grazie davvero", risponde lui contento ed emozionato.
Lui saluta calorosamente e poi lo accompagno fuori.
Quando arriviamo al portone, lui mi sorride dispiaciuto e io lo abbraccio forte.
"Ti amo", gli sussurro accarezzandogli i capelli.
"Ti amo anch'io principessa mia, grazie della meravigliosa serata, i tuoi genitori sono davvero splendidi".
Sorrido.
"Allora ci sentiamo", dico dispiaciuta.
"Certo", annuisce.
"Buonanotte vita mia", dico abbracciandolo ancora.
"Buonanotte principessa", ricambia lui.
Mi stringe forte a sé, mi accarezza i capelli e mi lascia un piccolo bacio sulle labbra.
Quando ci stacchiamo lui mi sorride e mi saluta con la mano, io ricambio e rimango sul portone a guardare la sua macchina andarsene per la strada e poi scomparire, mentre io sento ancora le sue morbide labbra sulle mie.

Partire Da Te - Rkomi 💛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora