Capitolo 2

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«Su questa mappa non ci sono i nomi dei Regni, come facciamo a sapere dove stiamo andando?»

Izuku si rigirò la mappa tra le dita, temendo di aver sbagliato o il lato, o il verso, ma le cose non cambiarono comunque. Bakugou sospirò pesantemente avvicinandosi, gliela strappò dalle mani guardandolo di sbilenco, le iridi cremisi fisse sul suo viso paonazzo. Camminavano da quasi un'ora, e già ne risentiva. Abituato nella torre, i suoi muscoli bruciavano prima di qualsiasi altra persona.

«Non ci sono perché non li sai leggere, idiota.» posò l'indice sopra al disegno di un antico castello circondato da una vasta distesa d'acqua, improvvisamente apparve il simbolo della Casata degli Elfi, la corona contornata dalle spine «Non ti hanno insegnato la magia? E comunque questa mappa risponde solo a me, quindi è inutile che continui a fissarla.»
«Potevi dirmelo prima, sto cercando di leggerla da dieci minuti.» rispose il verdognolo sconvolto.
«Non pensavo fossi così stupido, speravo ci mettessi meno a capire che non potevi leggerla.»

Schiuse le labbra indignato dalla sua arroganza, e stese le braccia sui fianchi continuando ad avanzare per la sua strada. Credeva di potergli tenere testa, credeva di poter essere un Omega voluto dal proprio Alpha, credeva di poter visitare i Regni al suo fianco con curiosità e stupore. Invece il Principe Bakugou Katsuki non faceva altro che spezzare i suoi discorsi avvincenti e le sue speranze, riducendolo in un ammasso di sogni infranti.

Alzò il capo verso l'alto osservando la foresta, gli alberi dal robusto tronco si innalzavano possenti, fino a quasi toccare le nuvole. I rami lunghi si intrecciavano gli uni con gli altri, rendendo le foglie una enorme e fitta distesa verde, che lasciava filtrare di tanto in tanto solo qualche raggio di sole, così da illuminare i fili d'erba. Superò un paio di radici con un saltello, e i suoi occhi guizzarono verso destra. Shiro si liberò in aria volteggiando con la piccole ali completamente distese. Girò intorno alla corteccia aprendo le fauci, un verso delicato e al tempo stesso imponente riecheggiò nel silenzio, diventando un eco in lontananza.

«Perché io?»

Izuku si fermò, voleva fare quella domanda a Bakugou fin dall'inizio, senza aver trovato però il momento adatto. Si voltò trovandosi Katsuki ad un palmo dal naso, le pupille rosso sangue dilatate più del normale mentre l'osservava confuso. Incrociò le braccia al petto battendo l'indice sul bicipite, le labbra piegate verso il basso a simulare una smorfia. Il verdognolo sentì il suo odore entrargli nelle narici, travolgendolo come una folata di vento. La fragranza dolciastra gli entrò nei polmoni provocandogli uno spasmo, la pelle vibrò. Deglutì, le gambe tremarono un poco e barcollò dovendo piantare i piedi a terra. È questo che intendeva la mamma? Quando ti trovi compatibile con un Alpha?

«Perché tu, cosa?» domandò l'altro a bassa voce.
«Perché sono stato scelto io come prova della lealtà degli Elfi? Perché la Tribù del fuoco vuole avere uno come me, nel suo popolo?» strinse i bordi della camicia in lino, conficcandoci le unghie «Perché tu vuoi...sposarmi?»
«Non ti hanno detto proprio niente, cazzo.» sbuffò, il suo tono divenne così grave e graffiato da simulare il ringhio di un cane «Il Re degli Elfi ti ha proposto come merce di scambio, per dimostrare la sua lealtà. Al tempo stesso, io stavo cercando un fottuto Omega con cui legarmi. Tutto qui.»
«Mi stai prendendo in giro?» Izuku riuscì a riprendere il controllo di se stesso grazie alle sue parole «Vuoi dirmi che non hai trovato un Omega adatto? E hai preso uno sconosciuto come me, mai visto? Per favore. Sei un Principe, chiunque vorrebbe stare al tuo fianco.»
«Nessuno era adatto a me.» si sporse in avanti «Tutti quegli idioti volevano sposarmi per il mio potere, e le ragazze lo volevano solo per il mio aspetto. Così, ho capito che dovevo cercare qualcuno di sconosciuto. Quando mi hanno parlato di te, ho deciso che saresti stato tu. E poi...» allungò una mano nella sua direzione, sfiorando con l'indice il suo collo «...non so come cazzo sia possibile. Ma hai un odore fottutamente buono.»
«...anche tu.» Midoriya lo fissò, il respiro caldo di Bakugou gli solleticò la punta del naso «Credi possa essere-»

Bakudeku [Omegaverse] •The Alpha's bride•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora