Capitolo 45

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[Pov Izumo]

[Diversi anni prima.]

All'età di undici anni, Izumo Midoriya veniva cresciuto dai pochi Stregoni rimasti nel Regno dove suo padre lo aveva spedito allontanandolo dal proprio gemello, che a differenza sua viveva una vita ben peggiore al di là del confine. Per quanto cosciente della situazione, sapeva di non essere ancora abbastanza forte, soprattutto vista l'oscurità che lentamente cominciava ad insinuarsi nelle sue vene, consumando il suo amato bagliore azzurrino. Non voglio essere così. Perché non ho potuto avere una vita normale? Perché dobbiamo essere io e mio fratello a pagare? Confondeva i suoi ricordi, si mescolavano tra loro provocandogli delle emicranie non indifferenti. Lo odiava. Anzi, no. Si odiava. Perché devo ricordare anche quello che ha fatto nostro padre?

«Non devi preoccuparti. Noi ti aiuteremo.»

Izumo alzò lo sguardo verso il suo Maestro, indossava la sua solita tunica nera con le mani nascoste nelle lunghe maniche ricamate in oro. Voleva credergli, sul serio. Ma un semplice ragazzino era davvero in grado di comprendere? So solo che questo potere cresce dentro di me, ho paura. Deglutì annuendo, non voleva di certo lasciare che l'anziano si preoccupasse per lui. Si occupavano della sua salute e della sua istruzione dal giorno del suo abbandono. Credo lo percepisca però. Anche se non me lo fa pesare, sa benissimo che potrei esplodere da un momento all'altro.

«Che ne dici se oggi ti lascio gironzolare un po' per la foresta? Volevi raccogliere qualche fiore per la tua collezione, no?» il vecchio sorrise rivelando le sue rughe, gli occhi grigi quasi spariti a causa della palpebra calante «Domani continueremo con le lezioni.»
«Posso farlo... Davvero?»
«Certo, hai il mio permesso. Vai.» ammise annuendo.

Il giovane Midoriya ci impiegò qualche secondo a mettersi in piedi, incredulo. Solitamente non lo lasciavano mai a girovagare nella foresta per i suoi interessi personali. Non poteva avere dei giochi come i suoi coetanei in altre parti del mondo, ma il suo cervello sembrava già impostato ad una età ben diversa. Gli piacevano le piante, i fiori di loto, e soprattutto i gigli. Ne cercava una specie rara da parecchio tempo, di un blu così intenso da avvicinarsi al violetto. Chissà se un giorno la troverò. Salutò il Maestro sentendo l'adrenalina scorrergli nel corpo, poi cominciò a correre tra gli alberi contento. Per ora, sto bene.

Non seppe quanto tempo ci impiegò, ma fu sicuro di essersi allontanato abbastanza da lasciar passare almeno un paio d'ore. L'utilizzo del tempo è qualcosa che ancora non mi è chiaro. A volte riesco a vedere il futuro, a volte il passato. Ma spesso quello che vedo non si realizza, devia, prende nuove strade. Che dono sarebbe questo? Sospirò guardando le sue mani, un bagliore le circondò rivelando il suo potere più profondo, quello che gli Stregoni definivano "Salus", ovvero "Salvezza" in Latino. Tutti contavano su di lui, su ciò che avrebbe realizzato una volta cresciuto. Se sono io colui che salverà gli altri, allora perché sento tutta questa oscurità dentro di me?

Un cigolio attirò la sua attenzione allontanando i pensieri dalla mente. Incastonato in una enorme roccia ai piedi della montagna, un portone il legno massiccio si stava aprendo lentamente. Una luce rossastra si rifletté sul manto di foglie blu, e uno stivale entrò nel suo campo visivo. Quella porta... Non c'è mai stata. Una mano reggeva una lanterna, e solo quando la figura si rivelò del tutto capì che si trattava di un ragazzino, doveva avere la sua stessa età.

«Tu... Chi sei? Cosa ci fai qui?»

Si mise in posizione d'attacco, i suoi poteri di sprigionarono comprendo totalmente i palmi con il loro bagliore, ma non poté fare a meno di osservare l'ospite indesiderato. I capelli corvini gli scendevano sulle spalle coprendogli il collo, le iridi del medesimo colore diventavano un tutt'uno con la pupilla risaltando la sua pelle perlacea. Indossava abiti semplici, una camicia rossa con un paio di pantaloni in pelle tenuti stretti da delle bretelle marroni.

Bakudeku [Omegaverse] •The Alpha's bride•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora