Capitolo 9

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[Consiglio di ascoltare "Kingdom Dance" dal cartone di Rapunzel, per quando arriverete ad un determinato punto del Capitolo. Non posso dirvi dove, sarebbe spoiler. Ma sono sicura che lo capirete.]

«Un altro!»

Hannes lanciò il boccale di birra a terra, che si ruppe in mille pezzi sul pavimento, lasciando schizzare alcune gocce del liquido giallognolo. Rideva mentre faceva segno ad una donna di portarne altri con il vassoio. Si trovavano tutti all'interno della sede principale dei Nani, una comunità con a Capo Hannes. Nessun Re, nessuna Regina, Principi o Principesse. Ogni Nano partecipava alla vita di tutti i giorni, e si comportavano come una grande famiglia allargata. Alcuni lavoravano nella grotta per produrre le armi e le armature. Altri creavano oggetti magici dentro al grosso albero presente al centro della valle, infine altri ancora conducevano uno stile di vita normale. I bambini andavano a scuola, le donne si dedicavano al cibo o all'arte delle spade.

Izuku era sconvolto dal modo in cui si consideravano uno alla pari dell'altro. Certo, Hannes prendeva le decisioni finali, ma dopo essersi confrontato con il suo popolo. Coesistevano, in un modo talmente confusionario, privo di etichette, ma al tempo stesso liberi. Midoriya dentro di sé li invidiava, e ora che la birra scorreva nelle sue vene veloce, non riusciva a trattenere i suoi pensieri. È buona, come ho fatto a vivere senza? Alzò il capo dando una occhiata al salone, alto quasi tre metri, completamente di pietra. Dal soffitto pendeva un enorme candelabro in ottone, le candele accese illuminavano la pista, dove alcuni Nani suonavano degli strumenti tipici, creando della musica. È assurdo. Avrei potuto vivere cose simili anche nel mio Regno, se fossi stato un Elfo qualsiasi. Dei fiori si ramificavano alle pareti, accanto allo stemma del loro Regno. Un martello con un albero intrecciato sul manico. Li rappresenta.

Il verdognolo bevve un sorso dal suo boccale, aprendo le gambe in mezzo alla panca di legno. Dondolò i piedi osservando i presenti divertirsi. Aveva scoperto che lì non esistevano solo Nani, ma anche persone normali. Alcuni provenivano dal Regno degli Umani, dei fabbri, o cavalieri inviati dal Re per concludere degli affari sull'esercito. Uno di loro in particolare, l'osservava in modo strano. Percepiva i suoi occhi addosso, già dal suo arrivo insieme a Bakugou. Ancora non ha intenzione di sedersi, vero? Le sue iridi smeraldo saettarono infondo alla sala, dove lui parlava con due uomini. Due cavalieri. Entrambi alti, uno dai capelli corvini, e l'altro invece di una tonalità quasi blu. Credevo... Sospirò, e la birra finì. Credevo volesse parlare con me, dopo quello che ci siamo detti oggi. Eppure non fa altro che evitarmi. Quasi avesse paura.

«Ragazzo!»

Hannes mise una mano sulla sua spalla restando in piedi al suo fianco, e l'obbligò ad abbassarsi afferrando il boccale, che gettò a terra.

«Un altro per questa testa di lattuga!» gridò strattonandolo «Ti stai divertendo?»
«Oh, si.» sorrise, le guance gli andavano a fuoco mentre mandava giù la saliva, la gola leggermente secca «È il mio primo banchetto.»
«Cosa?!» il Nano sgranò le palpebre, le sue pupille così lucide che brillavano nella penombra «Signori e Signore! Abbiamo un ospite che sta affrontando il suo primo banchetto!» prese un bicchiere di birra dal vassoio della povera donna che li portava dal bancone, e glielo mise sulle labbra «Vediamo se sei degno di banchettare con noi!»
«C-cosa?» chiese Midoriya confuso.
«Bevi! Giù! Giù!»

Tutti cominciarono a fissarlo, il verdognolo incontrò le iridi cremisi di Katsuki, che aveva smesso di parlare con l'espressione sconvolta e al tempo stesso contrariata. Adesso mi guardi? Izuku afferrò il boccale, provocando un verso di gioia ad Hannes, poi cominciò a bere lasciando scendere il liquido così velocemente, da non respirare.

Bakudeku [Omegaverse] •The Alpha's bride•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora