Capitolo 7

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Izuku ricordava perfettamente le parole di Bakugou, e se le ripeteva nella mente mentre, tremolante e debole, si stringeva contro al suo petto, fissando le sue iridi cremisi. Si muovevano impazzite, simili a schegge, nella speranza di riuscire a trovare il confine. Entrambi non sapevano come i mercenari fossero entrati nel Regno delle Fate, o perché le stesse Fate che li avevano aiutati, sembravano sparite. Nessuna traccia di insetti, animali magici. Solo i loro respiri affannati, appesantiti dallo sforzo. Gli uomini incappucciati tendevano l'arco alle loro spalle, scoccando le frecce una dopo l'altra, senza mai sbagliare la mira, senza mai finire le punte di quei dardi affilati. Sfrecciavano ai lati dei loro corpi, ed evitavano completamente Shiro, che seguiva gli ordini di Katsuki restando in disparte. Era ancora un cucciolo.

«Merda. Andando avanti così, ci raggiungeranno.»

Il biondo svoltò di colpo a destra passando tra due tronchi, un ramo gli graffiò il viso e strinse i denti continuando la sua corsa. Midoriya si sentiva un peso, non poteva fare niente, neanche tentare di distrarre i mercenari, che secondo la loro teoria lavoravano per il Re degli Elfi. Perché vuole uccidermi? Sto andando al confine più ad Ovest. Nessuno saprà mai di me. Perché arrivare a tanto quando posso vivere lontano da lui, senza intralciarlo? Una fitta alla testa gli fece strizzare le palpebre, e schiuse le labbra ormai secche, prive di saliva. La gola pizzicava insieme alla sua fronte, che invece bruciava. Gli sembrava di andare a fuoco, la sua pelle così bollente da simulare le stesse fiamme dell'incubo. Sentì le dita delle mani formicolare, ma non poté muoverle. Katsuki lo reggeva saldamente avvolto nel mantello rosso, come un neonato in un fagotto.

Bakugou aumentò l'andamento delle gambe, lo capì dal modo in cui il suo corpo barcollava mentre percorrevano il sentiero laterale. Il verdognolo però notò qualcosa. Le foglie rosa sopra le loro teste stavano diventando meno fitte, simili all'inizio della foresta, quando avevano superato il portale grazie al Lago. Il Confine non deve essere lontano. Ma anche se ci riusciamo, i mercenari saranno ancora più liberi nelle Terre di Nessuno. In ogni caso, ci braccheranno per giorni, e Bakugou non potrà usare il suo potere.

Katsuki si fermò di colpo, i tronchi degli alberi terminati, ad aspettarli solo delle mura di legno, con un portone enorme di marmo incastrato al centro. Incise sui bordi, delle scritte antiche, così antiche e arcaiche che il verdognolo non riuscì a decifrarle, o semplicemente la febbre non glielo permetteva. Nella parte più in basso, ad altezza d'uomo, un incavo circolare sulla pietra brillava, illuminato da qualcosa di magico, qualcosa di non naturale. Come faremo ad uscire da qui? Il biondo lo appoggiò a terra, poi si avvicinò posando una delle mani sul cerchio. Sembrava aspettasse di essere riempito, come mancasse un pezzo. Quel pezzo che gli avrebbe permesso di fuggire.

«Merda! Senza le Fate non possiamo farcela!» sbottò, e ci diede un pugno contro, anche se il marmo rimase intatto «Cazzo, questo è un fottuto scherzo, non è possibile.»

Izuku aprì la bocca per rispondere, ma le sue labbra si richiusero non appena percepì il rumore dei passi dei mercenari. I loro stivali di cuoio schiacciavano le foglie secche, i rami deboli e le radici più piccole. Spalancò le palpebre quando se ne trovò uno a qualche metro di distanza, e si liberò del mantello. I suoi muscoli vennero riscossi dalla paura, provò l'istinto di indietreggiare. Uno degli uomini incappucciati prese una freccia, sfiorò l'arco reggendone la punta con l'indice, infine la tese, raggiungendo con la stecca in legno il punto in cui ci sarebbe dovuto essere lo zigomo. Un raggio di sole illuminò il suo occhio destro, si rivelò completamente nero.

Bakugou si posizionò davanti a lui, sovrastandolo con la sua altezza e coprendolo grazie alla sua forma fisica massiccia. Il suo corpo creò un'ombra sull'erba, e Midoriya ne approfittò per allontanarsi ancora, strisciando grazie ai gomiti. Sapeva di sembrare un codardo, ma cosa poteva fare? Non conosceva l'arte della guerra, e a malapena si reggeva in piedi visto il suo stato. Non gli restava che sperare, sperare di uscirne vivo insieme al biondo.

Bakudeku [Omegaverse] •The Alpha's bride•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora