Capitolo 10

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«Uno...due...tre!»

Shiro raccolse con la coda una palla di neve, e la scagliò su Bakugou che invece si spostò di lato evitandola. Quest'ultima andò a sbattere contro al muro in pietra, ed Izuku si coprì la bocca con le mani scoppiando a ridere. Il Drago cominciò a zampettare nella neve, saltellando. Scattava da una parte all'altra senza togliere gli occhi di dosso a Katsuki, che invece l'osservava sconvolto. È un cucciolo, è normale che voglia giocare. E poi quando potrebbe ricapitare di vedere quell'espressione? Il biondo incrociò le braccia al petto avanzando, i suoi scarponi affondarono nella neve, sovrastando le orme lasciate da Midoriya, e alzò un sopracciglio mentre una goccia d'acqua gli bagnava la linea del naso, fino alla punta.

«Shiro, ne abbiamo già parlato, non si gioca a-»

Lei gli lanciò un'altra palla in pieno viso, senza farlo finire di parlare. Il verdognolo si piegò all'indietro con la schiena ridendo sempre più forte. Forse per colpa della birra, forse perché adorava Shiro, o forse perché Katsuki sembrava così sotto shock da risultare buffo. Sapeva solo che si stava divertendo. Oddio, mi fa male la pancia. Strinse le dita sulla pelliccia, nel punto in cui si trovava lo stomaco. Alcuni fiocchi di neve gli ricaddero sugli zigomi provocandogli un brivido. È così che ci si sente quando ci si diverte?

«Shiro...» Bakugou piegò le ginocchia «...ti conviene volare!»

Katsuki scattò, allungando le braccia in avanti, mentre Shiro sgranò le palpebre cominciando a correre sulla superficie soffice della neve. Alternava le zampe alle ali, facendo dei versi gioiosi. Al tempo stesso, il biondo la seguiva con un ghigno in viso. Gli angoli delle labbra carnose rivolti verso l'alto, anche se borbottava tra i denti. Sta sorridendo. Non lo aveva mai fatto in quel modo.

Izuku stese le ginocchia piegando leggermente il capo di lato. Per la prima volta si fermò a guardarlo davvero. I capelli color grano spettinati, mossi un poco a causa del vento e bagnati sulle punte per via della neve. La fronte che si corrugava appena prendeva una decisione. Il leggero rossore sul bordo delle gote. Il taglio della mandibola, spigolosa quando si collegava al collo lungo e snello, dove il pomo D'Adamo si alzava ed abbassava. Rise, la sua voce rauca e calda rimbombò nel silenzio mentre la sua mano si strinse intorno alla coda di Shiro. Lei mosse le ali  roteando su se stessa, poi si accovacciò sulla sua spalla, leccandogli la guancia.

Questo è il vero Katsuki? Il cuore di Midoriya prese a battere un po' più forte, e strinse le dita fredde nella parte superiore della pelliccia. La pelle gli formicolava al di sotto. Una nuvoletta di fumo gli uscì dalle labbra appena espirò. Per qualche motivo aveva trattenuto l'ossigeno nei polmoni. Che cos'è questa sensazione? Non la comprendeva. Era passato dal ridere al tremare come una foglia.

Shiro si fiondò su Izuku atterrando sopra il suo petto, poi lo fece cadere con la schiena a terra. Lui allargò le braccia osservandola dal basso, il Drago chiuse le ali e cominciò a leccargli tutta la faccia. Midoriya scoppiò a ridere di nuovo alzando le gambe. Spostò il capo da una parte all'altra cercando di evitarla, ma Shiro sembrava intenta a giocare. È come se avesse percepito il mio disagio, e ora vuole aiutarmi. Il verdognolo nascose la sua espressione con le mani, e Katsuki afferrò il cucciolo spostandolo.

«Alakes.»

Shiro annuì, e si liberò in aria volando sopra le loro teste, nel blu della notte. Leggera, tra i fiocchi di neve mescolati ai puntini luminosi delle stelle. È la lingua dei Draghi? Midoriya smise di ridere, sentendo ancora i crampi, ma rimase in quella posizione. Bakugou si mise seduto al suo fianco puntando gli occhi cremisi nella sua direzione. La sua presenza non lo aiutò a cancellare quello che stava provando dentro di sé. A volte sembra un'altra persona. Anzi, no. Da quando mi sono svegliato. O forse è sempre stato così, solo che prima non voleva farmelo vedere. Izuku sorrise, chiudendo gli occhi. Sto bene.

«Non ho mai riso così tanto in tutta la mia vita.» ammise dopo qualche minuto di silenzio.
«Hah?» il biondo non ne sembrò sorpreso «Cazzo, immagino di no.»
«Quando ero nella torre, immaginavo sempre di fare tante cose, sai?» cominciò a parlare, sentendosi libero di farlo «Sfiorare la superficie di un Lago, passeggiare sul bordo di un fiume, poter partecipare alle feste di palazzo o conoscere nuove persone. Grazie a te, non ho più bisogno di usare la mia immaginazione.»
«Ora parli come se fossi un salvatore.» sussurrò Katsuki «Ma io non lo sono, sono ben lontano dall'esserlo.»

Midoriya aprì le palpebre, e si tirò su così da sfiorare la parte superiore del suo bicipite con la spalla. Percepiva tristezza nel suo tono di voce, ma adesso che poteva vedere il modo in cui stringeva la mascella, ne era sicuro. C'è qualcosa che lo tormenta. E sicuramente c'entra con quello che hanno detto i demoni. Forse, c'è una parte della sua vita che io adesso non posso capire, e che crede potrà rovinarmi. Ma lui non ne ha idea.

«Qualsiasi cosa sia. Non sarà mai peggio di quello che mi hanno già fatto.» rispose piano.

Bakugou puntò le iridi cremisi così velocemente nelle sue smeraldo, da mozzargli il fiato in gola per un istante. Il suo corpo si irrigidì diventando di pietra. È così terribile? Per questo prima insisteva tanto sul voler essere odiato da me?

«Ho sentito quello che ti hanno detto i demoni nel Regno delle Fate. Non volevo parlartene prima perché sapevo che sarebbe stato un argomento difficile. Ma ormai siamo qui.» strinse le labbra «Non so cosa affligge la tua vita e la tua stirpe, ma niente, niente potrà spaventarmi o piegarmi. Tutto il dolore che potevo provare, l'ho già provato.»
«Non sai quello che stai dicendo, cazzo.» ribatté l'altro.
«Lo so, invece. Ricordo ancora la sensazione delle catene sui polsi e sulle caviglie. Mi laceravano la pelle, fino a farmi sanguinare la carne.» abbassò lo sguardo, la gola secca mentre cercava di trattenere le lacrime «Lo stomaco avvolto dai crampi per la fame, il disprezzo, gli schiaffi e i calci nella schiena.» sorrise debolmente «Ci ho messo una settimana a capirlo, e stasera ne ho avuto la certezza. Vale la pena tentare di andare d'accordo. Sei stato il primo a farmi ridere sul serio. Niente ironia, niente risata isterica.» il suo cuore mancò un battito «Non avevo mai sentito la mia vera risata, Katsuki

Il biondo rimase in silenzio un istante, senza dire una parola. Forse non avrei dovuto dirlo. La birra mi fa parlare a vanvera, del resto stiamo cominciando ad andare d'accordo da quanto? Mezza giornata? Izuku sentì una lacrima rigargli la guancia, solleticandogli la pelle gelida, e decise di alzarsi in piedi così da evitare la sua espressione infastidita. Piegò le ginocchia spingendo una mano nella neve, le dita di Katsuki però si strinsero sotto al mantello, afferrando il suo braccio. Il verdognolo si voltò sorpreso dal suo gesto, ma soprattutto dai suoi occhi. Temeva di trovarli irritati o indifferenti, invece li trovò spalancati, colorati di giallo come la pietra dell'Ambra, la pupilla dilatata. Un fiocco cadde sulle sue ciglia bionde, che divennero più scure appena si sciolse.

«C-che stai facendo?» chiese con un filo di voce, l'aria fredda gli raschiò il palato.

Bakugou fece scivolare il palmo, e raggiunse il dorso della sua mano incontrando gli incavi lasciati dalle dita, che tremavano a causa della neve. Uno strano calore lo scaldò, rendendosi conto solo dopo che proveniva da Katsuki. Stava usando il suo potere per tenerlo al caldo, coprendo i polpastrelli diventati ormai di una sfumatura quasi violacea. Il suo odore di miele e cenere gli entrò nelle narici, gonfiandogli i polmoni. Lentamente avvicinò il capo, cercando la sua temperatura corporea elevata. Esitò un istante, poi posò la tempia sulla sua spalla. Che cosa sta succedendo...

«Mi dispiace.» disse il biondo, due parole che il vento si portò via appena le pronunciò.
«Ti dispiace? Per cosa?»

Katsuki abbassò la testa, sfiorando con il mento i suoi ciuffi verdognoli.

«Io...» sospirò «...io non lo so.»

°°°°

Spazio Autrice :

Ecco il nuovo capitolo. È più corto rispetto ai miei soliti, ma sinceramente ho preferito lasciare solo questa scena invece di aggiungerne un'altra, che ci sarà nel prossimo capitolo. Spero vi sia piaciuto e fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate. Alla prossima 🤍.

Bakudeku [Omegaverse] •The Alpha's bride•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora