Bakudeku [Omegaverse] •The Alpha's bride•

Capitolo 47

[Pov Izuku]

Il mormorio delle voci riecheggiava nella stanza riempiendo l'aria ormai pesante per le troppe persone raggruppate all'interno. Il tavolo rotondo coperto da una grande mappa con piccole statuine in legno attaccate ognuna ad uno stemma, che rappresentava i rispettivi Regni. Izuku si schiarì la gola sistemandosi sulla sedia riposta accanto a quella di Katsuki. Si trattava di un Consiglio di Guerra, richiesto da Mitsuki vista l'imminente minaccia di Atlas e del Re degli Elfi.

Hannes sedeva dall'altro lato insieme al suo braccio destro, una Nana di nome Ymir. Enji Todoroki invece sulla destra con Shoto e la sua guardia personale, Sero. Masaru e sua moglie in piedi sulla cima, la donna teneva le mani appoggiate sul legno fissando i presenti che parlottavano tra loro sul da farsi. Midoriya osservò Izumo, lo affiancava nella sua tunica blu notte ormai ripulita e ricucita. Sembrava a disagio, gli altri Regnanti gli lanciavano qualche occhiata, probabilmente domandandosi il perché della sua presenza lì.

«Non volevamo arrivare a questo punto, ma ormai la minaccia è troppo grande per essere evitata. È stata rilasciata una dichiarazione di guerra, ed è questione di tempo prima che siano loro ad attaccare. Ecco perché oggi siamo qui.» disse Mitsuki drizzando la schiena, suo marito ci appoggiò sopra il palmo, forse percependo la sua tensione.
«È ora di porre fine a questa fottuta pazzia. I Re dei demoni hanno sempre fatto i loro sporchi comodi condannando il resto dei Regni, e ora che anche quel bastardo del Re degli Elfi gli ha dato il suo appoggio non abbiamo altra scelta.» Hannes sbatté l'ascia sul manico della sedia, il viso cupo «Questa non è soltanto una minaccia al Regno dei Draghi. Questa è una minaccia per tutti noi. Quel figlio di puttana deve morire.»
«È come pensate di farlo?» Enji Todoroki prese la parola alzando un sopracciglio «Voglio dire, stiamo parlando di demoni.»

Katsuki ringhiò tamburellando le dita sulla gamba. Dire una cosa del genere davanti al Clan dei Bakugou è come dire che non sono in grado di affrontarli. Sanno tutti che i demoni di classe inferiore possono morire grazie a loro. Izuku allungò la mano da sotto al tavolo e la posò sulla sua, accarezzando il dorso con il pollice. Il biondo piegò leggermente il capo seguendo con lo sguardo il suo gesto, e si tranquillizzò.

«Avrei una proposta.»

Izumo si alzò in piedi attirando l'attenzione su di sé, le sue iridi smeraldo scrutarono i presenti prima di cominciare il suo discorso.

«Voi non mi conoscete, io sono Izumo Midoriya. Il fratello di Izuku. Sono uno Stregone, e per varie vicissitudini, posso dire di essere l'unico a conoscere in tutto e per tutto Atlas.»

La sua voce non ebbe nessun tipo di storpiatura nel pronunciare quel nome, come il suo viso, quasi avesse accettato ciò che sarebbe accaduto da lì a breve. Sembrava realmente cosciente della situazione. Convinto al cento per cento di dover uccidere la persona che per tanto tempo era rimasta incastrata nel suo cuore. La persona che, forse, ancora amava. È l'unica cosa che non ho avuto il coraggio di chiedergli. Se è ancora innamorato di lui. Nonostante tutto quello che gli ha fatto... Sono stati insieme anni, e anni. Merita di morire, ma credo che per mio fratello sia più doloroso di quello che fa vedere.

«Atlas ama il caos, ed è per questo che ha permesso agli Elfi di diventare più forti grazie al suo potere. Supponiamo sia una sottospecie di possessione, ne ho affrontati alcuni, quindi sono sicuro di ciò che ho visto. Se le mie teorie sono giuste, Atlas andrà dal Re degli Elfi con il suo esercito demoniaco. Potrebbe sembrare una scelta insensata, ma in realtà non lo è.» allungò la mano toccando con l'indice il Regno dei Demoni sulla mappa «L'obiettivo di Atlas è espandersi e conquistare il resto dei Regni, per creare un'era in cui sarà lui il padrone di ogni singola zolla di terra.» lo spostò sul Regno degli Elfi, guardando quel disegno con riluttanza «Dunque, ha sfruttato i desideri e i sentimenti del Re degli Elfi accogliendolo sotto la sua ala, e usandolo come burattino facendogli credere di avere il controllo. La sua prima mossa sarà trasferire il suo esercito lì, prendendo in mano le redini del Regno senza che nessuno possa fare nulla. Così, avrà già conquistato un primo territorio.» strinse le labbra mostrando un minimo tratto della tempesta che probabilmente albergava dentro di lui «A quel punto, comincerà ad attaccarci uno dopo l'altro. Con il suo esercito di demoni, animali maledetti e i soldati del Re degli Elfi. Nella sua visuale, ci schiaccerà come un pugno di mosche.»