CAPITOLO II
«Orlando, che come forse sapete non è un animale diffidente, mi annusò con attenzione.
La nave in fiamme si stava avvicinando alla costa, trasportata dalle correnti, e dei marinai su una scialuppa di salvataggio ci notarono.
"Angus! È a terra l'idiota, sano e salvo" esclamò uno degli uomini a bordo. Seguirono una serie di epiteti ed esclamazioni anche volgari.
"Ah, il ragazzino si è messo al sicuro le chiappe prima di tutti gli altri! e pensare che noi stavamo qui a preoccuparci di averlo dimenticato sottocoperta e che fosse diventato un arrosto!"
Riconobbi le loro voci "Efle! Marcus!" urlai gesticolando nella loro direzione, cercando di placare i loro bollenti spiriti "Non fate così".
"Non appena raggiungo la riva gli do fuoco io stesso! Qui va tutto in malora e lui senza dire niente a nessuno scompare nel nulla!"
"Dai gente, non volevo mettermi in salvo e lasciarvi ad arrostire. Sono solo inciampato fuoribordo! Poi fortunatamente ho notato che la riva non era troppo distante e ho nuotato fino a qui!"
"Angus! Non è il momento di perdere tempo!" mi richiamò Efle.
Quindi tornai serio. "Vado subito a cercare qualcuno!" esclamai, mi voltai verso Orlando e dissi: "Andiamo cane, guidami" e insieme ci avviammo di corsa verso il villaggio.
E fu così che il sindaco si svegliò di soprassalto a causa dell'abbaiare incontrollato di un cane e quelli che riteneva fossero gli schiamazzi di qualche giovane buontempone.
"Al porto! Tutti al porto."
Il sindaco si rigirò nel letto e borbottò a mezza voce a sua moglie: "Cos'è questa fanfara a quest'ora di notte?"»
«Hai parlato anche col sindaco per scoprire cosa ha detto?» domandò Uil.
«Smettila di interromperlo!» lo rimproverò Caliné.
«No», disse Angus «ma in assenza di riscontri ufficiali, mi prendo la libertà di immaginare come deve essere stata la scena a casa del sindaco.
"Tutti al porto!" stavo urlando mentre correvo per la strada.
Il sindaco non è mai stato paziente e tanto bastò per farlo saltare giù dal materasso.
"Disturbo pubblico! Non sono permessi rumori molesti in questa fascia oraria per legge! Perdindirindina!"
"Ma caro, non è mai successo in passato che qualcuno si mettesse a urlare come un forsennato per il villaggio, di notte d'altronde." disse sua moglie, "deve essere successo qualcosa al porto" aggiunse, cercando di farlo ragionare.
"Allarme!" continuavo a urlare per le vie.
"Macché, la prossima nave attraccherà tra un mese! Deve essere il figlio di Gerard che ha liberato il cane di Brody, te lo dico io. E insieme si stanno dando alla pazza gioia, se ne inventa una al giorno per disturbare gli onesti cittadini!" continuò a inveire il sindaco.»
Angus non solo imitò la voce del sindaco, ma anche le sue movenze. Recitò l'intera parte agitando il pugno in aria con teatralità.
«"Caro, allora apriamo la finestra e cerchiamo di capire cosa sta succedendo."
La signora Popil si alzò in piedi e con lentezza si infilò la vestaglia. Il sindaco andò dritto a spalancare la finestra e si sporse all'esterno per individuare il cittadino molesto.
Non fu l'unico, c'erano altre persone dal brutto cipiglio o dallo sguardo confuso affacciate sulla strada.
"Allarme!"
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Nishyan
ФэнтезиMille anni fa l'imperatore Aenios e i suoi seguaci nemobai, una setta di stregoni malvagi, erano al picco del potere. L'Ordine del Loto, un'organizzazione che venne istituita per contrastarli, prevalse e la magia scomparve. Ma dopo un millennio la...