Capitolo X - Parte 2

16 2 6
                                    


«Salve a tutti!» esclamò Khamaer, salutando anche fin troppo entusiasticamente non solo Nin, ma tutti coloro che si trovavano all'ingresso con noi.

«Khamaer, perché sei qui?» domandò Nin.

«Bella domanda, che ci faccio qui?» disse voltandosi verso di me «noi dovremmo essere sulla nave. Gli altri mi uccideranno!»

«Chi sei tu?» mi domandò Nin.

«Ah, giusto» disse Miani «Le presentazioni. Cespuglio, questa e Nin, Nin lei è Lydys, la figlia di un medico che è parente di Khamaer.»

«Non siamo parenti» dissi io «sarebbe una conversazione interessante da fare, ma io e Khamaer abbiamo una nave su cui salire, ricordi Khamaer? La nave» dissi a Khamaer, sillabando bene le parole.

«La nave!» disse Khamaer «Dobbiamo imbarcarci, domani mattina salperà! No, aspetta, non dobbiamo imbarcarci!»

«Cosa?»

«Viaggiamo su una nave, non su una barca, barchina, barchetta, ma su una nave! Noi dobbiamo innavarci, Bri...ccona!»

Dovevo sbattergli qualcosa in testa o sbattere la sua testa da qualche parte così, forse, sarebbe rinsavito.

«Già Nin» disse Miani «chiudi tutti i conti aperti, dovremmo innavarci anche noi!»

«In queste condizioni non si innava nessuno!» disse Nin austera «andate di sopra!» scandì le parole con un tono tale che i due filarono di sopra, bisbigliando e ridacchiando, ma senza avanzare proteste. Trovammo il modo per convincerli a entrare nella stanza di Miani e li convincemmo a stendersi, Miani sul suo letto e Khamaer su un divano. Li lasciammo da soli e Nin mi invitò ad accomodarmi nella sua stanza.

«Vuoi una tisana?» mi propose mentre già preparava l'infuso che mi stava offrendo.

«Sì, grazie» risposi. Quando la tisana fu pronta accolsi la tazza bollente dalle sue mani. Entrambe rimanemmo in silenzio, interrotto solo dal nostro sorseggiare. Infine, Nin si decise a parlare.

«Allora, dimmi chi sei e cosa sta succedendo.»

«Non credo di poterlo fare»

«Sono questioni dell'Ordine?»

Pensai sarebbe stato più saggio evitare certe domande, piuttosto che rispondere in modo vago «Anche se fosse, non potrei parlarne»

«Quindi si tratta dell'Ordine» disse Nin parlando più con sé stessa che con me.

«Vi conoscete da molto, voi tre?» domandai interessata.

«Si conoscono da quando avevano i denti da latte quei due di là» disse indicando il muro nella loro direzione «già erano amicissimi da prima che io nascessi. Miani è mio fratello maggiore.»

Effettivamente era giovane, visibilmente più giovane del fratello e di Khamaer.

«Khamaer si comporta così con gli amici? Non lo avrei mai detto! Sembra sempre così serio. Pensa, in un locale si è messo a fare il parrucchiere! Ha tagliato i capelli a un tizio per farsi offrire un giro di birra, allora se ne sono aggiunti altri, perché, a quanto pare, è un bravo parrucchiere. Ed è finita che si sono ubriacati tutti, tranne me, perché sono troppo giovane per poter bere.»

«Khamaer e Miani insieme sono come il fuoco e la polvere nera. Se questo lato di Khamaer ti stupisce, sappi che io ho vissuto la stessa rivelazione al contrario. Credevo che Khamaer fosse un idiota, perché lo incontravo sempre in compagnia di mio fratello. Miani lo trasforma in un'altra persona.»

NishyanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora