Capitolo V - Parte 1

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CAPITOLO V

I giorni che seguirono furono difficili perché camminavamo a passo spedito e facevamo pochissime soste. I due energumeni, che erano fratelli gemelli, mi inquietavano e l'atmosfera era appesantita dall'antipatia tangibile tra Darmian e Caliné.

Angus continuava a scherzarci su: diceva che quei due un giorno si sarebbero sposati. Io ero convinta invece che un giorno uno dei due avrebbe strangolato l'altro nel sonno.

Viaggiavamo insieme, ma non in compagnia, perché i due fratelli non erano socievoli e si isolavano spesso, parlottando nel loro dialetto che per noi altri era incomprensibile.

Una mattina i due energumeni ruppero il silenzio, rivolgendosi a Darmian la cui autorità di capo spedizione era stata riconosciuta da tutti.

«Ragazzo» disse Kanto con voce chiara e acuta, diversa da quella del suo gemello che si esprimeva con un timbro più roco. «Abbiamo un'idea da proporvi. Perché invece di attraversare la montagna, come prevede l'itinerario che avevamo previsto insieme, non transitiamo per il percorso più agevole passando per la costa?»

Darmian era impegnato a sistemare la legna per il fuoco e sembrò non prestargli attenzione, continuava ad armeggiare con i rami come se non avesse sentito. Poi, quando Angus fu sul punto di intervenire, Darmian rispose con voce ferma «No, procederemo come pattuito.»

«Che cosa proponete di fare?» si intromise Caliné.

«Conosciamo il territorio, a differenza di voi forestieri» disse il gemello che si chiamava Yem, «c'è una strada alternativa e meno impegnativa che porta a Hamet, un centro abitato ben più grande e collegato a Jaikj. Non è facile memorizzarla e chi non conosce queste zone si perderebbe facilmente in questi boschi. Ma con noi come guide non avrete nulla da temere, arriveremo tutti sani e salvi a destinazione.»

«Preferirei attenermi al programma che avevamo disposto inizialmente...» iniziò a dire Darmian e Caliné scattò subito in piedi per dare il via alle contestazioni; per lei ogni scusa era buona per lamentarsi.

«Preferirei? siamo una comitiva, direi. Non esisti solo tu, Darmian. Ang e Bri, se non vi fosse chiaro, questo è il momento in cui dovete liberare la bocca dalle ragnatele per esprimere un'opinione: volete scalare la montagna soffrendo la fatica e rischiando di scivolare su qualche roccia o foglia secca per poi ruzzolare giù in fondo, tornando al villaggio rotolando? O preferireste una strada più comoda?»

«La costa» disse Angus senza pensarci due volte «io preferisco la costa.»

Guardai gli altri confusa, per me era uguale; ritenevo che il percorso sarebbe stato complicato in entrambi i casi.

«Dicci che pensi Bri. Siamo in quattro a favore per la costa, insomma, siamo la maggioranza» disse Angus.

«Penso che entrambe le opzioni siano valide, non saprei, scegliete voi.»

«Decideremo per votazione» disse Caliné «chi è a favore della strada proposta dai gemelli alzi la mano.»

Io e Darmian ci astenemmo dal votare e Caliné, Angus e i gemelli vinsero la votazione in modo schiacciante.

«Bene» disse Caliné «non c'è bisogno di ulteriori discussioni allora, Darmian, che ti piaccia o no la maggioranza ha deciso.»

Darmian non la guardò nemmeno, «vada come deve andare» disse infine «passeremo per la costa, come desiderate.»

Caliné e i fratelli si lanciarono delle occhiate soddisfatte, quei due avevano l'aria pericolosa. Non erano nel giro di amicizie di Laudioh e se avessi saputo che avremmo dovuto fare gruppo mi sarei informata su di loro.

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