Capitolo VI - Parte 2

30 4 5
                                    


L'istituto 'Ippogrifo' non era lontano dalla sede dell'Ordine e ci ero anche passata davanti mentre mi recavo alla sede del Loto. Era una struttura ordinata, proprio come un palazzo di uffici.

Palim, un Guardiano dell'Ordine, mi accompagnò nell'ufficio della direttrice. Attendemmo il suo arrivo in silenzio, nel frattempo osservai i quadri nella stanza. Erano di colori deprimenti, rappresentavano scenari piatti e spogli e la totale mancanza di movimento li rendeva poco stimolanti. Finalmente, dopo una lunga attesa, udimmo il ticchettio dei passi della direttrice in corridoio rimbombare sempre più forte.

Una donna spalancò la porta vigorosamente. «Palim» disse «cosa ci fate voi qui?»

«Abbiamo un caso di minore ignoto da affidare alle vostre amabili cure» disse Palim andando dritto al problema «ho poco tempo, debbo tornare alla sede del Loto il prima possibile.»

«Bene» disse la donna «allora facciamo presto.»

La donna si accomodò alla scrivania, dove era in bella vista la targhetta direttrice.

«Dobbiamo solo compilare la scheda» disse, tirando fuori dei fogli e un fascicolo vuoti da un cassetto.

«La signorina Brielle, qui presente, non ha alcuna idea di chi sia. Questa ragazza soffre di una forte amnesia. Senza offesa, ma non credo ci sia molto da compilare» disse Palim.

«Questo lo valuterò io» disse la direttrice con gli occhi ardenti «nome?»

«Brielle.»

«Solo Brielle?»

«Sì.»

«D'accordo» disse la direttrice «dato che, come Palim afferma non sai molto, procederemo in modo non ortodosso ma altresì efficace. Presentati brevemente, cosa sai dirmi di te in aggiunta al tuo nome?»

«Mi chiamo Brielle e provengo da Theolisi, un piccolo villaggio a Nord» dissi, un po' imbarazzata.

«Solo questo?»

«Sì», risposi.

«A quando risale la tua perdita di memoria?»

«La stagione scorsa sono stata rinvenuta incosciente su di una nave che stava andando a fuoco, non ho memoria del mio passato, ma dopo questi eventi ho vissuto a Theolisi. Mi sono messa in viaggio con degli amici. Quindi sono stata rapita da dei trafficanti di uomini e poi, in qualche modo, mi sono ritrovata qui. Questa e la mia storia, o la parte che ricordo perlomeno.»

«Bene» disse la direttrice «Palim, potete andare, penseremo noi dell'istituto a Brielle. Brielle è il tuo vero nome?»

«No», risposi «è stato scelto da...»

«Bene, allora me lo racconterai dopo» disse spiccia la direttrice. Si alzò in piedi per salutare Palim con tutte le cerimonie. Io richiamai l'attenzione dell'uomo.

«Posso preparare la mia lettera?» domandai.

«Certamente» disse, poi si rivolse alla direttrice: «Cortesemente, potreste fornire carta e penna alla ragazza?»

«Certo» acconsentì e mi passò carta e penna. Io disegnai un asfodelo, come Darmian mi aveva detto di fare e sotto annotai l'indirizzo della sede del Loto di Misco e l'indirizzo dell'istituto Ippogrifo.

«Posso avere anche una busta da lettera, per favore?» domandai.

La direttrice arricciò il naso ma mi passò ciò che le avevo chiesto.

Imbustai il tutto, segnai il nome del mittente sull'involucro della lettera e la affidai a Palim.

«Buona giornata Palim, non vi preoccupate, adesso ci pensiamo noi» disse, accompagnandolo alla porta.

NishyanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora