CAPITOLO IX
Io ed Eton eravamo completamente concentrati sul nostro compito, e ogni giorno aggiungevamo nuovi importanti tasselli al quadro generale della situazione. Rinominammo l'ala sud in ala 'accoglienza', quella a est in ala 'archivio', l'ala nord in ala 'misteriosa' e l'ala a ovest in ala 'oggetti smarriti'.
Eton contò le finestre dall'esterno, l'intera sede doveva avere almeno 30 stanze. Dall'ala 'accoglienza' si poteva scivolare nell'ala archivio con molta facilità. Da lì era facile intrufolarsi nel giardino interno da dove si poteva raggiungere qualsiasi parte della struttura.
Avevo iniziato con l'esplorare l'ala 'oggetti smarriti', che era talmente piena di oggetti dal rendere le mie spedizioni inutili, ma se avessi sentito dei passi avrei potuto nascondermi tra le cianfrusaglie con molta facilità. Con nostra enorme delusione, nonostante le nostre numerose visite lì dentro non trovammo libri.
Eton era andato nuovamente a trattare con Formichiere, che gli aveva assicurato con decisione che il libro che cercavamo non era stato aggiunto ai libri della biblioteca.
«'Abbiamo un uomo all'interno'» mi aveva ripetuto Eton, impersonando il tono di voce impastato e le movenze di Grasso «Ha controllato tutti i libri, uno per uno. Il nostro libro non è tra gli altri. 'E se gli avessero cambiato copertina?' gli ho chiesto, e lui mi ha risposto: 'il vostro lavoro è rubarlo, e il mio è di facilitarvi il lavoro, quello che cerchiamo non è lì'» disse Eton, imitando Formichiere «'Lasciate perdere la biblioteca' ha detto, 'se ne sta occupando un altro dei miei collaboratori.'»
Avevamo scoperto molte cose su Kaide, la sua scorta e la loro routine quotidiana, sapevamo quali erano i loro spostamenti, anche grazie ai 'topi' di Eton, ossia bambini di quartiere che incaricavamo di seguire gli obiettivi che ci interessavano. I topi spiavano i nostri obiettivi in cambio di qualche moneta. Si muovevano in gruppo passando inosservati e, a dispetto della giovane età, erano abili quanto lo sarebbero stati dei professionisti.
Kaide e i suoi uomini alloggiavano in un ostello, la mattina scendevano a far colazione molto presto, poi si recavano alla sede dell'Ordine, erano soliti assistere i loro colleghi di Misco nelle loro mansioni quotidiane. A differenza del suo entourage, Kaide passava l'intera giornata nella sede dell'Ordine rintanato nell'ala 'misteriosa'.
Durante le mie visite nessuno sembrò notare che scomparivo dalla biblioteca per poi ricomparire diverso tempo dopo.
Mi sentivo riparata dagli sguardi indiscreti quando mi infilavo nel giardino interno, ritenevo difficile che qualcuno avrebbe potuto notarmi attraverso le finestre del piano terra, grazie alla mia bassa statura e perché facevo attenzione a camminare incollata ai muri. Inoltre, se mi piegavo con le ginocchia e passavo tra l'erba alta, sarei passata inosservata anche agli sguardi disattenti che qualcuno avrebbe potuto lanciare dalle finestre del primo o del secondo piano.
Tutti i miei tentativi per scoprire cosa Kaide combinasse nell'ala est si rivelarono infruttuosi. Giorno dopo giorno il tempo utile che ci rimaneva per avere successo si assottigliava ed ero sempre più in apprensione per la sorte dei miei amici.
Ormai io ed Eton passavamo pochissimo tempo in istituto, e quando vi tornavamo ci isolavamo sempre, spostandoci tra le stanze e i corridoi in coppia e complottando a bassa voce.
Eton non aveva mai fatto parte del gruppo dei cocchi della direttrice, ma in virtù del suo fascino e forse anche per la sua aria da cattivo ragazzo aveva sempre attirato le attenzioni di diverse coetanee. Una di queste era Lora, la preferita della signorina Maiare.
Io ed Eton ce ne stavamo per conto nostro come consuetudine, quando Lora si avvicinò a noi seguita dal suo gruppetto di amiche formato da Amila, Retchi e Mily.
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Nishyan
FantasyMille anni fa l'imperatore Aenios e i suoi seguaci nemobai, una setta di stregoni malvagi, erano al picco del potere. L'Ordine del Loto, un'organizzazione che venne istituita per contrastarli, prevalse e la magia scomparve. Ma dopo un millennio la...