CAPITOLO XII
Il giorno seguente Khamaer venne a svegliarmi molto presto.
Bussò alla porta più di una volta.
«Preparati» disse in tono neutro, senza aggiungere altro.
Indossai una tunica bianca lievemente ricamata, non ero preoccupata ma sinceramente avrei preferito trovarmi da tutt'altra parte. Stavo per riunirmi con un gruppo di adulti che non conoscevo e la situazione non mi metteva a mio agio.
Khamaer mi attendeva proprio fuori la porta, era appoggiato al muro di spalle.
«Andiamo» disse «precedimi.»
Scendemmo fino alla stanza delle riunioni, sottoterra. La stanza era ben illuminata e otto dei dodici cavalieri erano già lì. Sotto consiglio di Khamaer, il giorno precedente avevo evitato di mangiare con gli altri e quella mattina per la prima volta incontrai di persona i genitori di Angus. Li riconobbi subito dalla descrizione che ne aveva fatto Caoilian quando stava cercando di convincerci a fidarsi di lui.
Non so cosa mi aspettassi, ma l'incontro aveva un'aria molto informale, quasi fosse stato un raduno tra amici in un seminterrato.
Non erano interessati a me e la cosa mi faceva piacere, meno attiravo gli sguardi altrui meglio era per i miei nervi.
Ci invitarono ad accomodarci durante l'attesa dell'arrivo degli assenti.
Io ne approfittai per occupare un posto vicino Ria. Angus somigliava molto a sua madre, anche se aveva decisamente qualcosa di suo padre nei tratti del viso. Erano, o almeno sembravano, più giovani di quanto mi aspettassi. Avrei voluto parlargli, ma quello non mi sembrava il momento adatto. Seduto lì accanto a noi c'era un uomo mingherlino che mi rivolse la parola, «mi scusi, non credo di conoscervi, signorina» mi sussurrò all'orecchio.
«Mi chiamo Brielle, e voi?»
«Io sono il professor Gladys Clahe dell'associazione studiosi degli arcipelaghi.»
«E perché vi trovate qui?»
«Sono uno storico.»
«Non siete un Cavaliere dell'Ordine?»
«Oh, certo che no!»
«No? Allora come mai siete venuto a questa riunione?»
«Sono qui in qualità di esperto e sono amico di alcuni membri del Loto. Sinceramente io non credo a questa faccenda del ritorno di Aenios, ma ho deciso di partecipare ugualmente alle discussioni, anche perché è un'occasione unica, sto avendo l'opportunità di consultare una serie di documenti molto rari che l'Ordine ha in custodia e in condizioni normali sarebbero inaccessibili a noi studiosi.»
C'era una donna in piedi al centro della stanza che richiamò la nostra attenzione rivolgendosi ai presenti:
«Direi che anche se Adsao, Mossur e Deiaco non sono qui al momento, ci conviene iniziare» e poi aggiunse proprio quello che non avrei voluto sentire «Brielle, ti daremo del tu perché sei una ragazzina, non offenderti. Che ne dici di venire gentilmente qui al centro della stanza così potremo vederti tutti?»
Nonostante il mio forte disagio mi avvicinai alla donna.
«Bene, non conosci nessuno, quindi direi di iniziare con un giro di presentazioni, Io sono Resymir, già conosci Khamaer» disse e indicandoli uno ad uno mi presentò il resto dei Gran Cavalieri che erano seduti in prima fila attorno a noi, posizionati in cerchio «gli altri sono: Ceamal, Tibeb, Opne, Kaide...» fissai l'uomo che aveva chiamato Kaide incredula, quello non era Kaide, cercai lo sguardo di Khamaer, che visibilmente comprese subito da cosa derivava la mia confusione.
STAI LEGGENDO
Nishyan
FantasyMille anni fa l'imperatore Aenios e i suoi seguaci nemobai, una setta di stregoni malvagi, erano al picco del potere. L'Ordine del Loto, un'organizzazione che venne istituita per contrastarli, prevalse e la magia scomparve. Ma dopo un millennio la...