L'Era Oscura andava avanti da così tanti secoli che nessuno riusciva a ricordare quando avesse avuto inizio con certezza, ma tutti erano chiari su di una cosa, sembrava non aver fine.
Nell'oscurità della notte, gli spiriti vendicativi vagavano in cerca di prede senza fare distinzione tra animali o umani.
Nei villaggi, i fuochi sacri, tramandati di generazione in generazione, rimanevano sempre accesi per impedire all'oscurità di avanzare ed irretire il cuore degli uomini.
Nel silenzio della notte, le sentinelle pattugliavano i confini del villaggio Cerb, il fruscio del fuoco e i passi cadenzati, degli uomini e le donne di guardia, scandivano il ritmo del tempo che passava, nella lunga attesa, fino all'arrivo dell'alba con il sorgere del sole, solo allora tutti potevano lasciare andare la tensione accumulata, un'altra notte era passata e così anche il pericolo celato nell'oscurità.
Tre rintocchi, la campana di avvistamento aveva appena suonato; Radu, uno degli sciamani del villaggio, era lì con ancora la logora corda legata al batocchio stretta in mano, solo dopo il terzo rintocco la lasciò andare.
Il segnale tanto atteso che indicava la fine del turno di notte e anche il luogo dove le sentinelle erano attese per fare rapporto, mentre altre prendevano il loro posto per la ronda di giorno.
Il vento aveva reso le cose un po' più difficili quella notte; un vento caldo proveniente dalla zona desertica aveva imperversato e portato con se sabbia rendendo più difficile alle sentinelle svolgere il loro lavoro, ma nessuno si era lamentato.
Il primo ad arrivare fu Florin, un uomo possente, un guerriero ma anche capo del villaggio, titolo questo che non lo esonerava dallo svolgere certi incarichi, e fare la sentinella era un compito obbligatorio per tutti gli uomini e le donne maggiorenni, che poi fossero sposati o meno non faceva differenza, solo gli anziani ne erano esentati.
«Radu, il perimetro è sicuro e i fuochi hanno tenuto, ma ci sono state brevi fluttuazioni nella barriera a sud.»
«Qualche animale posseduto o spiriti vendicativi?»
«Non so di preciso, abbiamo controllato il punto in cui la barriera si è affievolita, ma non abbiamo trovato nulla. Potrebbe anche dipendere da un consumo eccessivo dei cristalli.»
«Che non è comunque normale. Qualcosa deve aver disturbato la barriera, informerò le sentinelle che hanno preso il vostro posto di tenere gli occhi aperti e farò venire i maestri di rune per controllare che tutto sia a posto.»
«Come siamo messi con la scorta di cristalli?» Chiese Florin.
«I cristalli della padronanza stanno per terminare e senza di essi non potremo tenere accesi i fuochi ancora per molto. Qualcuno dovrà andare al villaggio di Vier per acquistarne altri.»
Nel frattempo anche le altre sentinelle di pattuglia si erano avvicinate, tra di loro c'era il braccio destro di Florin nonché migliore amico, Vlad.
«Ne avremo bisogno anche per il Rituale della Scelta, la data si avvicina. I bambini, in età, questa volta sembrano promettenti.» La voce di Vlad era inconfondibile, molto baritonale.
«Stai forse parlando di tuo figlio, Goe, Vlad?» Chiese qualcuno appenda dietro di lui.
«Può darsi.» Rispose Vlad pieno di orgoglio per questo suo figlio.
Tutti lo guardarono sorridendo, l'affetto di Vlad per suo figlio non era un segreto, la gente dei villaggi tende ad essere riservata anche se ci si conosce tutti, ma non Vlad, soprattutto se si trattava di suo figlio, Goe. Quando parlava di lui, il viso dell'uomo si addolciva così come i suoi occhi e un sorriso, che gli scopriva i denti perfetti e bianchi, ma così contagioso che non si poteva non sorridere insieme a lui.
All'età di sette anni, i bambini, che siano maschi o femmine, vengono sottoposti al Rituale della Scelta, attraverso di esso verranno "assegnati" gli incarichi che andranno a svolgere all'interno del villaggio entrando così a far parte dei membri attivi della comunità. Il rituale si era sempre svolto, da tempo immemore, il primo giorno di primavera sul monte Alegere.
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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasyAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...