Leon stava per andare a controllare se il pranzo fosse pronto quando sentì un urlo da fuori al carro.
«Guerrieri tenetevi pronti. Arcieri incoccate!» Urlò Florin.
«Che succede?» chiese Gabriel.
«Vado a controllare, resta qui e non uscire, i carri sono protetti con rune e cristalli della padronanza con rune di purificazione.»
Leon saltò giù dalla carrozza, ma non si allontanò, a quanto pare la situazione non era buona, Gabriel poteva dirlo dalla tensione del suo viso.
Nel frattempo all'esterno.
«Scoccare!» Urlò Florin, le frecce volarono in cielo per poi ricadere con precisione su due grosse pantere nere e deformi, il segnale che erano possedute, avevano dei lunghi denti a sciabola e punzoni sulla schiena al quanto minacciosi.
Le frecce mancarono una di quelle bestie ma presero l'altra, che però non morì. I punzoni, oltre ad essere minacciosi per chiunque li guardasse, fungevano anche da protezione facendo rimbalzare lontane le frecce.
«Forin, non sta funzionando.» Costatò uno degli arcieri, l'unica donna guerriero del gruppo.
«Cercate di mirare al volto o alle gambe, dobbiamo abbatterli prima che si avvicinino troppo.»
«Incoccate, lancieri preparatevi anche vuoi... Scoccare!» Gridò di nuovo il suo ordine Florin.
Questa volta le frecce colpirono il primo puma ad un occhio e il colpo fu fatale, lo spirito vendicativo lasciò il corpo della bestia che si ritrasformò, mentre lo spirito vendicativo veniva finito dalla luce del sole. Il secondo puma fu ferito ad una gamba, due frecce si conficcarono su di una zampa e l'animale che era in corsa verso il bivacco cadde rovinando a terra e diventando vulnerabile.
«Guerrieri scagliate i giavellotti¹ verso l'addome scoperto, arcieri supporto ai lancieri.»
Le lance andarono a segno e il puma mori rilasciando lo spirito vendicativo che si dissolse poco dopo grazie alla luce solare.
«Ottimo lavoro a tutti, andate a riposare. Gli spadaccini che non hanno combattuto rimangano di pattuglia.»
Sentì dire Gabriel da dentro il carro coperto, capendo che il pericolo era passato, ma comunque, Leon lo aveva tenuto informato da fuori il carro.
Alla fine si decise per una sosta breve, fu acceso solo un piccolo fuoco per preparare l'infuso medicinale per Gabriel mentre venne distribuita della carne secca e dato il permesso per espletare i bisogni fisiologici a chi ne aveva bisogno.
La carovana ripartì e non ci furono altre sorprese, i carri arrivarono in due ore ai piedi del monte Alegere, il difficile per i cavalli stava arrivando, la salita fino all'altopiano.
I cavalli che trainavano i carri merci faticavano di più, in quello dove si trovava Gabriel c'erano per lo più dei grossi sacchi di tele e dei pali che il ragazzo non sapeva a cosa servissero. Però c'era abbastanza spazio per lui e per muoversi.
L'andatura della carovana si fece lenta ma costante, per due ore i cavalli trainarono il loro carico senza fermarsi e quasi allo stremo, alla fine, arrivarono in cima.
Mancavano solo due ore prima che facesse buio, i carri entrarono nella zona sicura mentre i maestri di rune andarono a controllare il perimetro e a testare le barriere, che comunque venivano controllate dai maestri di rune di Cerb, Vier e Lup a mesi alterni, tranne per il periodo invernale, troppo pericoloso a causa delle condizioni meteorologiche avverse.
Mihai, Radu, Cristi, Roxana, Leon, Florin con due guerrieri di scorta, gli addetti alla guida dei carro merci, andarono al carro di Gabriel.
«Ce la fai a camminare?»
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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasyAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...