Gabriel entrò in casa, c'era sua sorella che aiutava sua madre a cucinare il pranzo, la ragazza teneva in mano un foglio con la dieta che Leon le aveva preparato.
«Ciao, mamma! Ciao, Kira!» Salutò Gabriel. «Preparo la tavola per il pranzo.» si propose il ragazzo.
Il pranzo non tardò ad essere pronto come la tavola ad essere apparecchiata per il pranzo, ma Florin non si vedeva arrivare.
I tre attesero il capofamiglia per mangiare, ma dopo un'ora e mezza il cibo si era freddato e Gabriel iniziava a fare tardi per le lezioni del pomeriggio.
«Devo andare, a lezione, quando è finita tornerò a sentire cosa è successo, se nessuno è venuto a chiamarci significa che papà sta bene, probabilmente è solo impegnato con gli affari del villaggio.»
«Ma non hai mangiato nulla!» Protestò Crina. «Mangiamo, lascerò qualcosa da parte per vostro padre per quando torna.»
«Prendo della frutta secca, la mangerò per strada, quando avete finito potete andare a cercare papà se siete preoccupate.»
«Prendi anche un po' di pane per accompagnare la frutta secca.»
Gabriel prese fichi e pesche secche, datteri e del pane come suggerito dalla madre per poi correre a scuola.
Quando arrivò in aula c'era solo Anica.
«Sei in ritardo!» constatò la ragazza.
«Anche Roxana a quanto pare, deve essere successo qualcosa, nemmeno mio padre è tornato a casa per pranzo e io non ho mangiato per aspettarlo.»
I due ragazzi dovettero attendere quasi quaranta minuti prima di vedere la loro insegnante di rune arrivare.
«Scusate il ritardo, ma abbiamo avuto dei problemi.» spiegò Roxana. «Abbiamo solo due ore e faremo prima un dettato in lingua antica, poi scriverò alla lavagna delle frasi in lingua corrente e voi dovrete tradurle in lingua antica e viceversa. Cominciamo!»
La lezione fu difficile sia per Gabriel che per Anica ma fecero del loro meglio e alla fine pensarono di aver fatto abbastanza bene.
«La lezione è finita, consegnatemi i quaderni prima di uscire.»
Gabriel aveva notato un certo nervosismo da parte di Roxana per tutta la lezione, mentre lui e Anica copiavano e traducevano le frasi alla lavagna, la loro insegnante si teneva alla finestra come a controllare la situazione all'esterno o forse questa era la sensazione data al ragazzo.
Gabriel voleva sapere cosa stesse succedendo, così, a fine lezione, dopo aver consegnato i suoi compiti all'insegnante, corse fuori scuola per tornare a casa velocemente.
«Che cosa è successo?» Chiese Gabriel entrando di volata in casa quasi sbattendo la porta.
«Le genti del deserto, delle Terre di Nisipos, hanno valicato la catena montuosa di Fier e sono andati a creare problemi nell'altopiano del monte Alegere.» rispose Florin al figliio, «Siediti, ti abbiamo aspettato per raccontare l'accaduto.»
Mentre Gabriel prendeva posto, Crina domandò: «Che cosa hanno fatto?»
«Vi hanno attirato degli animali e li hanno uccisi e macellati, e tra di loro ce ne era uno posseduto.»
«Le genti, del popolo del deserto, mangiano carne di animali posseduti? Ma non sono infetti?» Chiese Kira
«Sembra sia così,» rispose Florin, «dopo che gli animali. muoiono, tornano alla normalità, e la carne non è più infetta, noi non la mangiamo perché per noi è impura, ma loro non la disdegnano, dipenderà dal fatto che nel deserto è più difficile trovare cibo e si arrangiano con quello che trovano.»
«Ion mi ha detto che l'altopiano è protetto da barriere difensive, come hanno fatto ad introdurre degli animali soprattutto uno infetto?» Chiese Gabriel. «Non era stato già risolto questo problema dopo quello che è successo l'ultima volta?» il ragazzo era indignato, se non fosse stato per il suo sogno premonitore, Brad sarebbe stato posseduto durante il rituale e sacrificato dal suo stesso nonno, avevano preso provvedimenti per mettere delle formazioni fissi e persone a controllare il perimetro proprio per impedire che accadesse di nuovo una cosa di questo tipo.
«Ci sono diverse barriere difensive, per questo è abbastanza sicura la montagna di Alegere, ma quelli di Vier hanno lasciato attive solo quelle che pensavano fossero più importanti per non consumare troppi cristalli e non dover fare troppa manutenzione per un solo maestro di rune. Era stato concordato così dall'inizio con gli altri villaggi. Quando sono arrivati quelli del deserto hanno trovato le difese esterne abbassate e sono passati.»
«Sono arrivati all'altare?» Chiese Gabriel.
«No, ma ci hanno provato, la barriera difensiva intorno al tempio era attiva, quando si sono accorti che gli animali ci sbattevano contro, hanno provato a forzarla, a quanto pare volevano usare l'altare come appoggio per macellare meglio gli animali. A quel punto sono intervenuti i guerrieri di Vier a cacciarli ma erano in minoranza.»
«Come si permettono di trattare in questo modo un luogo di culto?» Chiese Gabriel frustrato.
«Gliene importa ben poco, sono i reietti del popolo del deserto, assassini, stupratori, ladri. Alcuni sono fuggiti dal deserto altri sono stati cacciati.» spiegò Florin.
«Quanti sono in tutto?» Chiese Kira.
«Centocinquanta, grosso modo.»
«Che intendete fare con loro?» Chiese Gabriel.
«Ricacciarli indietro, e come ultima risorsa ucciderli tutti.»
Sembrava che quel giorno Gabriel non avesse tempo per fare quello che doveva fare, prima per pranzare, poi studiare e ora doveva tornare ai suoi allenamenti. Il ragazzo, rammaricato, disse: «Scusa papà. Devo andare a correre, sono in ritardo, ci vediamo domani.»
Suo malgrado, Gabriel uscì di casa, avrebbe voluto rimanere a discutere della situazione, ma i suoi doveri non glielo permettevano.
Gabriel cominciò a fare gli esercizi di riscaldamento, quando ebbe finito si accorse di aver lasciato la borraccia a casa di Leon. Visto che era tardi, decise di non tornare indietro e di iniziare il giro intorno a Cerb.
Cominciò a correre a passo moderato ma costante respirando come gli aveva insegnato Ion. Questo gli permise di percorrere i primi due chilometri senza troppi problemi, poi però iniziò a fargli male le gambe e la respirazione diventò affannosa. Si accorse che camminava con la schiena abbassata, si mise dritto e cercò di regolare la respirazione, Gabriel sopportò la fatica, ben presto il sole calò e gli mancava ancora un chilometro, la gola era riarsa, avrebbe voluto tanto bere qualcosa. Gabriel decise di non arrendersi, strinse i denti, e andò avanti, finalmente arrivò al traguardo. Prima di tornare a casa di Leon, Gabriel fece i suoi esercizi di stretching. In casa non c'era nessuno. Sul tavolo della cucina c'era la cena pronta e un biglietto con su scritto: "Gabriel, farò tardi questa sera, la cena è sul tavolo e in bagno ti ho preparato la vasca con acqua e sale, ho aggiunto anche delle erbe per questo il colore dell'acqua è po' stran0. Leon".
Dopo aver bevuto e fatto il bagno nell'acqua che odorava di erbe, la cena si era fredda. Il pasto era comunque di suo gradimento e che fosse freddo non impedì a Gabriel di mangiare due scodelle di fagioli con pane tostato e un insalata di spinaci con noci. Terminato di mangiare, Gabriel, lavò i piatti, poi andò in camera da letto si sdraiò e iniziò ad attingere energia dall'esterno per riempire il Dantian vuoto per un quarto, si addormentò poco dopo aver finito.

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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasíaAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...