Capitolo 26

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Florin tornò a casa con un umore peggiore di quello che aveva quando lo avevano lasciato all'ingresso sud del villaggio.

«Dove sono Kira e Gabriel?» Chiese Florin.

«Gabriel sta facendo vedere la camera da letto a Kira, ha deciso di lasciargliela e di trasferirsi da Leon.» Rispose Crina un po' esasperata, ma non c'erano alternative, la bambina aveva bisogno di uno spazio tranquillo dove potersi rimettere e la camera di Gabriel si adattava allo scopo.

Gabriel sentì la voce di suo padre e riportò Kira in sala da pranzo, dopo averla adagiata su di una sedia, chiese a suo padre: «Come è andata papà?»

«Ci sarà una riunione pubblica domani, a tutti verrà permesso di partecipare, quindi anche quelli di Lup che non se ne andranno all'alba, la scuola rimarrà chiusa.»

«Così ho tempo di far vedere il villaggio a Kira e di presentarla ai miei amici.» Disse felice Gabriel, mentre pensava alla faccia di Goe.

«No, non puoi, la riunione si tiene per te e Kira e dovrà partecipare anche Goe.» spiegò Florin esausto. «Ti piacerebbe fare un bagno caldo, Kira?» Chiese Florin cambiando argomento.

«Sì! Ma non ho vestiti puliti.» Rispose la ragazza in imbarazza, sapeva di non aver un buon odore e si era anche chiesta come il suo nuovo fratello non fosse rimasto disgustato mentre la trasportava.

«Non preoccuparti di questo.» la confortò Crina. «Puoi prendere gli abiti di Gabriel, questa sera laverò la tua tunica e domani potrai indossarla.»

«Vado fuori ad accendere la stufa a legna per scaldare l'acqua.» Gabriel prese la pietra focaia e uscì di casa; lo sportello del focolare, della stufa, era posizionato all'esterno della casa per prevenire gli incendi. Questo tipo di stufa veniva usato per riscaldare l'acqua, di solito piovana, che veniva raccolta e convogliata in una grossa giara posizionata all'interno del bagno e tramite alcuni tubi di cotto, l'acqua passava dalla giara fino alla stufa e ritorno. Un altro uso era quello di cuocere pane, torte o arrosto; si cercava di minimizzare gli sprechi della legna e ottimizzare il suo uso, quindi una volta acceso il focolare si sfruttava il fuoco al massimo, questa fu un'eccezione.

 Un altro uso era quello di cuocere pane, torte o arrosto; si cercava di minimizzare gli sprechi della legna e ottimizzare il suo uso, quindi una volta acceso il focolare si sfruttava il fuoco al massimo, questa fu un'eccezione

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Mentre, Gabriel, rientrava in casa, sentì sua madre parlare con Kira e dire: «Farai il bagno dopo, la cena è già pronta.»

E di fatti, il cibo era già a tavola e tutti lo stavano aspettando per iniziare a mangiare. Gabriel fece una scorpacciata di carne alla griglia e patate al forno. Quando ebbero finito, Leon si offrì di lavare i piatti per dare modo a Crina di aiutare Kira a fare il bagno, mentre Gabriel raccontava a suo padre dell'esorcismo di Kira e di quanto fosse stato diverso emotivamente da quello di Goe. Poco dopo essere entrata nel bagno, Crina ne usci e chiese a Leon di entrare. Gabriel si alzò da tavola per seguire Leon ma suo padre lo fermò.

«Non andare!»

«Perché?» Chiese ingenuamente Gabriel.

«Tua sorella è più grande di te, non va bene che tu la veda nuda.»

«Allora, Leon la può guardare?»

«Leon è uno sciamano, un uomo medicina si prende cura dei malati, per lui è diverso.»

«Sono anch'io uno sciamano!» protestò il ragazzo.

«No, tu sei un bambino che studia per diventare uno sciamano.» spiegò Florin pazientemente.

Mentre parlava con suo padre, Gabriel poté sentire le voci venire dal bagno e si azzittì per poter ascoltare meglio e non perdere dettagli.

«Il corpo è ricoperto di ematomi causati dalla corda, ce ne sono anche di vecchi in via di guarigione forse di qualche settimana fa e probabilmente fatti dalla matrigna.»

Le parole di Leon arrivarono distintamente anche se l'uomo aveva cercato di parlare a voce bassa, ma la porta del bagno era rimasta leggermente aperta lasciano passare la sua voce.

«Questo deve essere il punto dove era legata alla catena.» Continuò Crina. «La pelle è arrossata. Leon vuoi fare un tentativo?»

«!!»

«Sembra non funzioni!» sentì dire Gabriel da sua madre non capendo a cosa si riferisse.

«Vado a casa, ho un vasetto di pomata all'arnica per gli ematomi e uno a base di camomilla e calendula per gli arrossamenti.» Detto questo Leon usci dal bagno chiudendo dietro la porta.

«Esco un attimo, torno subito!» Disse a Gabriel e Florin prima di uscire di casa.

Poco dopo Leon tornò con dei vasetti in mano e senza chiedere il permesso entrò in bagno. Quindici minuti dopo uscirono tutti e tre dal bagno.

«Sei pronto per andare a dormire, Gabriel?» Chiese Leon.

«Sì!»

«Va ha prendere lo zaino, partiamo subito,» disse Leon «Crina ti lascio i vasetti di pomata.»

«Grazie, Leon!»

«Buona notte a tutti!» Salutarono Leon e Gabriel prima di partire.

«Buona notte!» Risposero gli altri.

«Perché non hai usato la tua magia da sciamano per guarire le ferite di Kira? Quando io e Goe ci siamo trasformati ci avete guarito subito.»

«Ho provato ad usare la mia magia da sciamano su Kira, ma la bambina era troppo debole e la mia magia non riusciva ad attivare il processo di guarigione. A volte può succedere, anche nei campi di battaglia con le ferite più gravi dove si è perso molto sangue o si è troppo debilitati.»

Quando arrivò a casa, Leon, ordinò a Gabriel di attrarre l'energia esterna per riempire il Dantian sulla pancia, poi lo mandò a dormire. 

LA FINE DELL'ERA OSCURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora