Capitolo 32

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Era ancora buio quando Gabriel si svegliò di soprassalto, si guardò intorno per capire cosa c'era che non andava, intravide Leon che si stava vestendo.

«Che succede? Dove stai andando?» chiese il ragazzo con la voce impastata.

«Scusa, ti ho svegliato! Questa mattina cinquanta dei nostri guerrieri e un paio di maestri di rune partiranno per il monte Alegere, vado a salutare.» rispose Leon.

«Vengo anch'io!»

Gabriel si alzò e si rese conto di essere andato a dormire vestito, la sera prima si era sdraiato e aveva iniziato a richiamare energia per riempire il Dantian e alla fine si era addormentato, così.

«Facciamo in tempo a fare colazione.» spiegò Leon.

«Vado a prepararla.» si propose il ragazzo che comunque era già vestito doveva solo lavarsi il viso, anche se il suo piano era quello di tornare a dormire dopo i saluti.

Gabriel scaldò del latte di capra, poi prese delle fette di pane e vi spalmò sopra del miele per spolverare con delle nocciole tritate grossolanamente. Mise il latte su due tazze e portò tutto a tavola. Gabriel e Leon mangiarono e poi uscirono.

Dieci carri erano pronti a partire, i guerrieri salutarono i loro familiari e vi salirono. Gabriel riconobbe Ilie, Adi e Dan, così li salutò con la mano sentendosi un po' dispiaciuto per loro, erano rientrati al villaggio da poco e ora dovevano ripartire. Ben presto il sole sorse, la campana di avvistamento suonò e i carri iniziarono a lasciare il villaggio.

«Leon, non sono un po' pochi? Papà mi ha detto che sono circa centocinquanta quelli del popolo del deserto.» chiese Gabriel mentre tornavano a casa.

«Stanno arrivando altri da Vier e da Lup, dovrebbero essere qui in serata e ripartiranno domani mattina per raggiungere i nostri. Vier fornirà anche sciamani e maestri di rune, essendo un villaggio più grande ne hanno a disposizione di più.»

Gabriel non riuscì a tornare a dormire, alla fine si era fatto troppo tardi. Gabriel andò a scuola e quando finì la lezione di rune si diresse a casa di Leon a prendere la borraccia con l'acqua e a posare piuma e quaderni. Il ragazzo si diresse al confine di Cerb e iniziò a fare esercizi quando si sentì chiamare e vide lo sciamano di Vier che gli aveva dato il cristallo per l'esorcismo di Kira e che Gabriel aveva esorcizzato per prova, lo stesso sciamano a cui Gabriel aveva dato il cristallo esplosivo.

«Salve!» salutò Gabriel per poi notare che c'era anche l'anziano di quel giorno, sembrava che questi due andassero spesso insieme in missione.

«Ciao, Gabriel! Sono venuto a ringraziarti. Se non fosse stato per te sarei morto.» ringraziò lo sciamano con gratitudine ricordando l'attacco di quel gigantesco serpente e dell'esplosione avvenuta dopo.

Il cristallo esplosivo aveva fatto il suo lavoro, ma era andato oltre le loro aspettative lasciandogli un po' di paura nel cuore, se il cristallo fosse rimbalzato indietro colpendo il corpo del serpente, quelli finiti in poltiglia sarebbero stati loro, fortunatamente non fu così, perché il cristallo esplose nel momento in cui impattò contro il corpo del serpente gigante uccidendolo sul posto.

«Vorrei anche ringraziarti per il tuo esorcismo, a quanto pare il mio corpo è davvero ringiovanito di dieci anni, e i malesseri che avevo per via dell'età sono scomparsi. Ora, posso anche attingere energia dall'esterno più velocemente, i rituali sono più fluidi e faccio meno fatica, sono convinto che ci sono altri effetti che non ho ancora scoperto.» spiegò lo sciamano di Vier.

«Beh! Mi fa piacere.» Disse Gabriel.

«Non ci siamo ancora presentati, scommetto che non conosci i nostri nomi, io sono Micael e lui è Nae.» presentò lo sciamano indicando anche l'anziano che era con lui.

«Piacere di conoscervi!» Disse Gabriel. «Siete venuti a Cerb per andare al monte Alegere a combattere insieme ai guerrieri?»

«No, noi rimarremo a Cerb. Ci sono anche rappresentati di Lup che rimarranno qui, per due motivi principali, il primo è affrontare questa crisi, il secondo è studiare le tue rune per creare un rituale accessibile a tutti per poter fare degli esorcismi che non mettano in pericolo la vita della vittima.»

«E ci sarà anche l'anziano di Lup che è stato qui l'ultima volta?» Chiese con palese disgusto Gabriel.

«No, secondo fonti ufficiose, è stato degradato dal ruolo di anziano. A quanto pare ha agito di nascosto dagli altri anziani e dal capo villaggio. Le persone che lo accompagnarono, quel giorno, fecero rapporto, loro mal grado, raccontarono tutto quello che era successo. Non che avessero scelta, dopotutto lo avevano assecondato, ma noi e i vostri avevamo scritto dei rapporti ufficiali e non poterono insabbiare la cosa, neanche volendo.»

"Bene, sembra che non siano del tutto marci questi di Lup." Pensò Gabriel annuendo.

«Ora ti lasciamo al tuo allenamento, ci vediamo in giro.» Salutò l'anziano Nae allontanandosi insieme allo sciamano Micael¹.

«Arrivederci!» Salutò Gabriel.

Gabriel, oramai in grande ritardo sui tempi, iniziò a correre, quando ebbe finito, come di consueto, tornò a casa di Leon.

*** *** ***

¹Micael: Ho avuto un bel grattacapo con lo sciamano Micael. Il problema fu che, all'inizio, il protagonista del romanzo, Gabriel, lo avevo chiamato Stefan. Il libro, o meglio la trilogia era rimasta a languire a computer abbandonata a se stessa. Quando ho ripreso in mano i file, sono andata a ricontrollare alcune cose, tra cui il significato del nome Stefan, non ritrovando i vecchi appunti, ho rifatto una veloce ricerca. La mia idea iniziale era quella di dare al protagonista un nome che avesse un significato simile ad "inviato da dio", alla fine la scelta ricadde su Stefan, non trovando di meglio. Stefan significa "incoronato da dio", nel senso di qualcuno destinato al martirio. Non ricordo se pensavo di far morire il protagonista e quindi alla fine mi sono accontentata di questo nome, ma avendo ripreso il testo, ho deciso di metterci mano e cambiare il nome, Stefan, con Gabriel che significa "uomo di dio", molto più pertinente e adatto per il protagonista.

Ora vi chiederete: "Cosa c'entra con il nome Micael?"

Con il nome assolutamente nulla, tranne che lo sciamano Micael si chiamava Gabriel, e quando ho usato la funzione di Word per cambiare tutti i nomi, Stefan, presenti nel testo in Gabriel, ho perso le tracce dei dialoghi dello sciamano, visto che comunque più avanti avrà diversi scambi di pensiero con il protagonista.

*** ***

N.d.A.: questi ultimi capitoli sono stati un po' lenti, a livello narrativo, ma dal prossimo capitolo il ritmo cambierà. Portate un po' di pazienza. 

LA FINE DELL'ERA OSCURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora