Capitolo 48

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La mattina della partenza arrivò, l'aria era fredda e tirava un vento fastidioso. Gabriel salì nella carrozza portando i suoi due zaini.

«Gabriel, ti ho riportato il tuo bracciale.» Disse l'anziano Nae.

«Grazie anziano!» Disse Gabriel prendendo il bracciale che poi porse a Dan regalandoglielo.

«Fai buon viaggio!» salutò l'anziano Nae allontanandosi.

Ben presto la carovana partì. Gabriel passò la mattinata a parlare con Zoe, poi si ricordò di aver fatto un bracciale per lei e glielo diede.

«Mi ero dimenticato di averlo. Tieni prendilo, è per te.»

«Grazie, è bellissimo!»

Zoe iniziò subito a studiare le rune sul bracciale affascinata e a provare lo scudo attivandolo e spegnendolo di continuo dando fastidio agli altri passeggeri, così alla fine smise. Nel frattempo Gabriel aveva iniziato a parlare con Dan il quale gli raccontava le novità del villaggio, tra queste ce ne erano su sua sorella. Kira, avendo compiuto quindici anni, era considerata un adulta e aveva iniziato a lavorare come sentinella nelle torri di avvistamento e spesso si poteva vedere Brad passare sotto le torri pavoneggiandosi. La cosa provocò l'ilarità generale e Leon e Gabriel iniziarono a ridere. Il volto di Leon divenne serio all'improvviso, e attratto da qualcosa iniziò a guardare il cielo con sguardo vuoto ma concentrato.

«Leon, che succede?» Chiese Gabriel.

«Sono stato spinto a guardare le nuvole.» Gabriel si affacciò dal carro e iniziò a guardare il cielo, c'erano dei cumulonembi molto grandi e Gabriel a disagio fu costretto a distogliere lo sguardo, aveva divinato in passato con le nuvole più basse ma i cumulonembi gli davano un senso di pericolo quindi evitava di guardarli.

«Bene,» disse Leon riscuotendosi «anzi volevo dire male, la notte del terzo giorno da oggi verremo attaccati da una enorme nube di spiriti vendicativi, la vedo passare da qui per dirigersi verso nord in direzione delle Terre di Nisipos.»

«Passeranno per Cerb o il villaggio di Alegere?» Chiese Gabriel.

«No! Si stanno tenendo molto ad est rispetto a Cerb e Alegere che sono più centrali nella Pianura di Ierbos.»

«Ma i fuochi sacri non tengono lontani gli spiriti? Di cosa abbiamo paura?» Chiese Zoe. «E poi abbiamo i ciondoli.»

«Non sono sufficienti, è una massa di spiriti troppo grande, ho visto le fiamme dei bracieri sommerse dagli spiriti che morivano al contatto ma poi esaurire i cristalli a velocità allarmante e spegnersi. I ciondoli hanno retto bene, ma i cavalli sono stati posseduti e fuggiti con i carri nella visione.»

«Che cosa facciamo, torniamo in dietro?» Chiese Samira.

«No! Quando stavo per distogliere gli occhi dalle nuvole ho visto un'altra immagine, un cerchio di protezione con rune arcaiche. Dovrai occupartene tu Gabriel, sei l'unico con una conoscenza profonda di queste rune.» Disse Leon.

Gabriel si mise di impegno per studiare una matrice di rune per proteggersi dagli spiriti vendicativi, la mattina del terzo giorno fu pronta.

Durante la sosta per il pranzo, Gabriel scese dal carro e chiamò tutti i maestri di rune per spiegare la conformazione della matrice.

Quando la carovana ripartì Gabriel lasciò ad ognuno di loro degli appunti da studiare per le ore successive. Il viaggio continuò molto a rilento, trovarono infatti la terra bagnata, doveva aver piovuto in quel tratto il giorno prima. Quando i carri si fermarono per la notte il terreno era pieno di fango e impossibile accendere i fuochi. Gabriel, essendo l'unico alchimista, fu costretto ad intervenire trasmutò l'acqua nel terreno dove si erano accampati in vapore acqueo, e poi trasmutò in roccia un cerchio di terra tutto intorno alla carovana. I maestri di rune si misero subito al lavoro sotto la supervisione di Gabriel e presto la barriera fu alzata. Quando il sole calò nessuno andò a dormire. Gabriel insieme agli altri, si mise seduto intorno al fuoco del bivacco e iniziò a sgranocchiare frutta secca tra cui: nocciole, mandorle dolci e pinoli. Era passata la mezza notte, quando sentirono un rumore, come di un forte vento dirigersi verso di loro poi molte cose cozzare contro la barriera. Ciò che veniva a contatto con essa veniva disintegrato provocando scintille come quelle dei fulmini, molti spiriti vendicativi morirono contro la barriera e altri la sorvolarono passando oltre. Gabriel si sdraiò a terra a guardare lo spettacolo mangiando spuntini.

LA FINE DELL'ERA OSCURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora