Dopo l'uscita frettolosa di Brad nessuno aveva più parlato, soprattutto Radu e Leon che sembravano riflettere su qualcosa, alla fine il silenzio fu interrotto da Crina che sembrava voler scherzare nonostante la situazione.
«Dunque, si chiama Dantian!» Esordì dicendo la donna con un mezzo sorriso tra le labbra.
«Bene! Gli spiriti si sono decisi a dircelo.» Concordò frustrato Radu.
«Di cosa state parlando?» Chiese Gabriel.
«Devi sapere che fino ad oggi non avevamo un nome per il Dantian¹. Questo perché non c'erano documentazioni certe al riguardo. Così nel tempo avevamo iniziato a chiamarlo nucleo energetico.»
Radu sembrava un po' costernato, ma alla fine decise di continuare a raccontare. «Si da il caso, che noi pensavamo veramente che questo fosse il suo vero nome, però un giorno, durante un rituale sciamanico a Vier, uno sciamano chiese ad uno dei loro antenati perché il nucleo energetico nei bambini si atrofizzasse con il crescere del bambino fino a diventare inutilizzabile.»
«Quindi?» Sollecitò Gabriel per incoraggiare Radu a continuare, chissà perché questa storia lo faceva vergognare.
«Gli antenati si sono adirati.»
«Perché?» Insistette Gabriel.
«Gli antenati non amano perdere tempo. C'è una regola fondamentale che dice che ogni domanda posta a loro o al dio totem deve essere corretta lessicalmente e comprensibile. Questo per due motivi. Il primo è che gli antenati non vogliono passare per stupidi, quindi se gli fai una domanda trabocchetto si offendono, a quel punto la stessa domanda, magari anche con parole più consone, non può più essere fatta.»
«E il secondo motivo?»
«Gli sciamani sono una guida per i villaggi, hanno molto potere, allo stesso livello del capo villaggio e ricoprono cariche importanti all'interno del consiglio degli anziani. Uno sciamano che pone domande "incongruenti" dimostra di non saper gestire le proprie energie, di mancare di rispetto agli antenati e di non essere abbastanza saggio per ricoprire il ruolo che gli è stato riconosciuto dagli stessi antenati.»
«Ma perché ti fa stare a disagio parlare di questa cosa?»
«Perché quelli di Vier non avevano mai detto a nessuno di aver fatto arrabbiare gli antenati con questa domanda, non hanno mai fatto rapporto agli altri villaggi. Così da giovane, durante un rituale, chiesi qualcosa sul nucleo energetico e fui punito da loro. Non potei più parlare né sentire per due anni. Potevo comunicare solo scrivendo.»
«Solo dopo scoprimmo che gli antenati erano arrabbiati e che per Vier non era la prima volta. Alla fine confessarono che avevano trovato un rapporto di Lup vecchio di tre secoli, credo stessero ordinando degli archivi o qualcosa del genere e trovarono questo documento.» incominciò a raccontare Leon, «Insomma, i primi furono quelli di Lup che poi lo comunicarono a Vier, ma non a noi. Quelli di Vier si misero in questo guaio e senza dirlo a nessuno per ben due occasione dopo il ritrovamento del verbale scritto da Lup. Dopo l'incidente di Radu fu avviata una politica molto seria chiamata, "Patto di Vigilanza", che prevedeva, e prevede tutt'ora, che ogni cosa che possa mettere in pericolo anche una sola persona deve essere comunicata agli altri due villaggi.»
«Tuo padre ha dovuto fare rapporto di quello che ti è successo durante il viaggio di andata verso il monte Alegere, sia a Vier che a Lup, dopo che il rituale è stato compromesso e ti hanno sentito urlare. Tuo padre avrebbe voluto aspettare di rientrare a Cerb e consultare il consiglio degli anziani.» spiegò Crina al figlio. «Ma come avrai capito avevano tutti le mani legate. Però hanno nascosto la tua visione a Vier. Perché non comunicandolo subito hanno infranto lo stesso Patto di Vigilanza che fu fortemente voluto dal nostro villaggio, Cerb.»
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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasyAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...