Capitolo 41

12 5 0
                                    

«Leon, il tuo tatuaggio, prima di essere aggiornato, a cosa serviva?»

«Viene in aiuto quando si fa un esorcismo, una invocazione e nella divinazione.» spiegò Leon mentre stufava la carne per la cena.

«La divinazione mentre dormi?»

«Anche. Ma non solo.»

«Allora perché quando faccio io i sogni premonitori il tatuaggio non cambia con le sembianze di un lupo?»

«Le tue divinazioni sono legate prettamente ad uno stimolo diretto del tuo occhio, ho letto il tuo diario dei sogni molto attentamente e non ci sono tracce di sogni divinatori. Quando ne farai uno allora il tuo tatuaggio cambierà forma, per dirne una.»

Gabriel senza rendersene conto fece un sospiro, Leon lo guardò e gli chiese: «Per cosa era questo sospiro?»

«Mi mancherà non vivere più qui con te,» rispose onestamente Gabriel

«saresti un genitore eccezionale.»

Leon guardò Gabriel stupito e le sue parole gli riscaldarono il cuore, nonostante tutto quello che aveva vissuto in questi pochi mesi era ancora un bambino e non aveva perso la sua innocenza.

Continuarono a parlare dei tatuaggi e del viaggio di Gabriel anche mentre cenavano, poi il bambino esausto per il viaggio si addormentò a tavola e Leon dovette metterlo a dormire.

La mattina dopo Gabriel tornò a scuola, la lezione di lettere passò velocemente, quando finì, Cati comunicò che quella sarebbe stata l'ultima lezione. Poi si alzò e accompagno i bambini erboristi nella loro aula.

«Visto che siete riusciti tutti a sentire l'energia vitale dai semi di lenticchia, oggi vi insegnerò a nutrire il seme con l'energia interiore e a farlo crescere.» spiegò Cati.

Gabriel, prese il seme sulla mano e attivò il tatuaggio da erborista come gli aveva insegnato Cati.

«Dovete attingere all'energia interiore e mandarla sul tatuaggio

che si attiverà, da lì alla mano con il seme. Cominciate!»

Gabriel attinse energia dalla Dantian la indirizzò al tatuaggio a forma di albero che si illuminò poi al seme. Gabriel poteva vedere l'energia vitale del seme fremere tutto intorno, il seme vibrare e la pelle esteriore spaccarsi.

Gabriel pensò di aver ucciso il seme, ma poi vide un germoglio uscire dalla spaccatura e da li nascere una piantina, la piantina crebbe divenne sempre più grande finché non fiorì per poi appassire. Gabriel si guardò intorno per vedere a che punto erano gli altri, Goe era nella sua stessa situazione mentre gli altri avevano ancora il seme in mano.

«Bene, Gabriel e Goe non avrei dovuto sorprendermi da questo risultato ma sono comunque sorpresa. Ora esercitatevi con altri semi a controllare la vostra energia interiore e a fare solo germogliare i semi, senza far crescere la pianta.» spiegò l'insegnante, Cati.

Passarono due ore e solo Gabriel e Goe erano riusciti a far germogliare i semi.

«Basta così, la prossima ora la passerete a recuperare l'energia interiore.»

Come prevedibile, Gabriel e Goe furono i primi a finire di riempire il Dantian, mentre gli altri ragazzi impiegarono un'ora intera. Finita la lezione, Gabriel tornò a casa sua per pranzo e trovò suo padre, Mihai, Jan e Leon ad aspettarli. Leon sembrava molto arrabbiato, Gabriel non lo aveva mai visto così.

«Che cosa è successo?» Chiese Gabriel.

«Abbiamo deciso, che inizierai a purificare cinque persone a sera iniziando da questa. Naturalmente verrai pagato.» Spiegò l'anziano Mihai, prima che Leon potesse tornare a fare un'altra sfuriata e ad aggredirlo verbalmente, ma non servì a fermare Leon dal dire la sua.

«Non sono d'accordo, è solo un bambino lo state sovraccaricando di responsabilità.» Urlò Leon pentito di essersi fatto purificare.

«Io invece sono d'accordo, è mio figlio decido io cosa può o non può fare.» Intervenne Florin.

«Crina digli qualcosa tu.» Implorò Leon.

«Mi dispiace Leon, ma sono d'accordo con loro.»

«Leon hai passato la mattina a divinare, prima con le nuvole, poi con le

ossa per passare alle rune, hai anche chiesto a Cristi di aiutarti a convocare gli antenati e tutti i responsi sono gli stessi, contro di te e a favore della purificazione.»

Leon usci di casa sbattendo la porta, in realtà non voleva sbatterla gli era solo sfuggita di mano, così tornò in dietro si scusò e se ne andò.

«Abbiamo anche deciso che dal prossimo rituale della scelta accompagnerai ogni anno i bambini e alla fine del rituale li purificherai in modo che possano abituarsi già da giovani ad usare i nuovi tatuaggi.» Fu l'anziano Jan a spiegare a Gabriel, Mihai era ancora turbato per le parole di Leon.

«Non posso aspettare che tornino?» Chiese Gabriel.

«È probabile che anche quelli di Vier e Lup ti chiedano di purificare i loro bambini, dobbiamo comunicargli quello che abbiamo deciso oggi, faranno sicuramente molte richieste.» Spiegò cortesemente l'anziano Jan. «Quindi preparati mentalmente.»

LA FINE DELL'ERA OSCURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora