Gabriel e Leon andarono alla sala delle udienze, ma non volevano farli entrare. Era la prima volta che gli veniva negato di partecipare ad una assemblea, anche quando erano private aveva sempre l'accesso garantito.
«Fatelo entrare!» ordinò l'anziano Nae.
Gabriel e Leon entrarono e la sala era veramente piena di gente, trovarono un posto a sedere. In mezzo alla sala c'erano Florin e Crina che si tenevano per mano con la faccia seria.
Leon guardò Gabriel e gli disse: «Qualsiasi cosa dicano i tuoi genitori tu sei sempre tu.»
«Sai di cosa vogliono parlare?»
«Sì! Me lo disse tua madre il giorno che mi trovasti a piangere in sala da pranzo.»
«Potete iniziare a parlare quando volete.» Disse l'anziano Nae dando inizio all'assemblea.
«È a causa di questo rapporto. Lo stavamo aspettando da quindici anni e alla fine è arrivato.» Disse Crina mostrandolo.
«Le cronache di Aurelius? Ne conoscevate il contenuto ancora prima di leggerlo?» Chiese un anziano di Lup.
«Sì è così! Ci fu mostrato a me e a Florin, avremmo dovuto tenere il segreto fino al giorno che il rapporto fosse stato distribuito.»
«Prosegui!» incoraggiò l'anziano Nae.
«Era il giorno che io e Florin concepimmo Gabriel, la notte avemmo un sogno. Ci ritrovammo in un posto tutto bianco e senza fine. All'improvviso iniziarono ad apparire gli spiriti totem di tutti i villaggi: il cervo, il lupo e il cinghiale per la Pianura di Ierbos, per le Terre di Nisipos coyote, volpe e serpente ed infine per i Colli del Vant aquila, sciacallo e corvo. Sotto ad ogni spirito totem comparvero i rispettivi antenati dei villaggi che ci mostrarono delle immagini. L'oscurità che avanzava. Un uomo posseduto da uno spirito vendicativo in catene sigillato dentro una montagna, le rune che lo tengono prigioniere affievolirsi e perdere di potere. Lo abbiamo visto prendere il controllo ancora in catene degli infetti e degli spiriti vendicativi e comandarli come un esercito ben organizzato contro le città. Gli antenati delle Terre di Nisipos, hanno detto di non fare affidamento sulla loro gente non perché non vogliono aiutarci ma perché sono imprigionati da anni nei loro villaggi con il cuore pieno di paura e perché il viaggio nel deserto è morte certa per noi. L'unica speranza che hanno loro e tutti noi di sopravvivere a ciò che sta per arrivare, è che noi abitanti della Pianura di Ierbos di allearci con gli abitanti dei Colli del Vant.» A questo punto prese la parola Florin: «Gli antenati, dei Colli del Vant, hanno detto che avrebbero mandato segnali, visioni e divinazioni alla loro gente affinché quando sarebbe stato il momento sarebbero stati pronti ad unirsi a noi. Ci hanno mostrato scene di quello che succederà se non agiamo, morte e distruzione. Alla fine qualcuno ha gridato SPERANZA e gli altri antenati e gli spiriti totem hanno risposto SPERANZA, una luce azzurra veniva emanata da tutti loro proiettandosi verso il cielo e andando a formare uno stemma un sole fatto di rune che si proiettò sulla pancia di mia moglie, Crina, marchiandola con quel disegno e immagini di un giovane uomo con un occhio nero e uno azzurro lottare contro l'oscurità insieme agli altri popoli. Mentre il sogno svaniva e ci svegliavamo ci fu impressa nella mente le cronache di Aurelius, e una flebile voce si raccomandò di raccontare quello che ci era stato mostrato solo dopo che sarebbe stata distribuita. Quando ci svegliammo controllammo Crina si scoprì la pancia ma del tatuaggio non c'era traccia. Ci convincemmo più per paura che per altro che fosse solo un sogno, poi nacque Gabriel con quel suo occhio, allora abbiamo capito, e smettemmo di auto ingannarci e accettammo che tutto quello che avevano vissuto nel sogno era reale.»
Gabriel per la prima volta ebbe la risposta alla sua domanda, cosa è era questo occhio? Ora la risposta era giunta nelle spoglie di un sogno, si trattava di una benedizione. La cosa strana è che non si sentiva turbato per il sogno, ne si sentiva euforico, semplicemente, non provava nulla, lui era solo se stesso. Proprio come diceva Leon.
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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasíaAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...