La riunione stava per iniziare e le persone a prendere posto, Gabriel era seduto al centro della sala con Goe, al suo fianco c'era anche suo padre, Florin, che teneva in braccio Kira, la ragazza sembrava stare molto male, e Gabriel era preoccupato per lei. La sera prima aveva notato il suo viso pallido e smunto ma sembrava molto più energica di ora.
Gabriel si sentì toccare una spalla da dietro, preso di soprassalto scattò spaventato quasi balzando in piedi, era così assorto nel controllare le condizioni della sua nuova sorella da aver escluso tutto intorno a lui e non sentì mentre Roxana lo chiamava.
«Sono, io!» disse la donna a bassa voce per non disturbare le persone sedute vicino a loro.
Gabriel si girò verso Roxana in attesa di sapere cosa dovesse dirgli.
«Kira ha avuto la febbre per gran parte della notte; Radu e Cristi si sono dati il cambio. Tuo padre ha provato a rimandare la riunione per permettere a Kira di riprendere le forze, ma ha trovato ostruzione da parte di quelli di Lup che gli hanno rinfacciato il fatto che il giorno prima stavano per essere cacciati dal villaggio ed ora li volevano trattenere.»
Gabriel iniziò ad arrabbiarsi e Roxana notò subito la vena gonfiarsi sulla sua fronte, così, sempre sussurrando per non farsi sentire da altri lo ammonì dicendo: «Calmati e non fare scenate! Ti sto dicendo tutto questo perché non voglio che inizi ad insultare o ad arrabbiarti con la delegazione di Lup, si veloce e conciso nel rispondere alle domande, prima finiamo e prima Kira potrà andare a riposare.»
«Bene!» borbottò il ragazzo girandosi e tornado a sedersi in modo composto, ma suo padre poté notare le piccole mani di suo figlio strette a pugno per la frustrazione e la rabbia.
Florin voltò leggermente il capo verso il posto dietro a Gabriel e dopo aver fatto un cenno di ringraziamento verso Roxana tornò a guardare di fronte a lui mentre gli anziani di Cerb iniziavano a prendere posto.
La rabbia di Gabriel iniziò a sfumare quando si accorse che Goe guardava Kira affascinato, e il volto teso di Gabriel assunse una sfumatura gongolante.
Gabriel presentò Kira a Goe, quest'ultimo aveva balbettato un timido ciao e poi era arrossito fino alla punta delle orecchie.
A Florin non sfuggì il fatto che Gabriel era riuscito a tranquillizzarsi e non poté non invidiare questo lato dei bambini che riescono a buttarsi dietro le spalle le preoccupazioni alla prima distrazione, anche se Florin sapeva bene in cuor suo, che l'indole iperprotettiva, del ragazzo, verso le persone che ha cuore lo rendeva a volte spietato con le parole, ma aveva la sua misura e riusciva a mettere il benessere di tutti al primo posto e il suo rancore non durava troppo a lungo, se no, in tempi indietro, avrebbe trovato il modo di rifarsi sul bulletto, Bran.
«Inizia l'assemblea pubblica, straordinaria!»
Gabriel riconobbe la voce possente di Vlad e tornò a prestare attenzione a quello che aveva davanti.
«Oggi sono riuniti qui i rappresentati delle tre città maggiori della pianura di Ierbos per discutere della minaccia che costituiscono gli spiriti vendicativi, delle misure di prevenzione e difesa, ma soprattutto della natura di queste creature e del modo di esorcizzarle senza causare vittime.» Disse l'anziano Mihai.
A turno iniziarono ad affrontare le diverse tematiche, i maestri di rune di Vier sembravano i più eruditi e apportarono le proposte più interessanti.
Era risaputo che Vier non era un semplice villaggio era il più grande in assoluto, con mura possenti, e che aveva le biblioteche più grandi e fornite, soprattutto vi erano reparti dedicati a libri antichi che nessuno osava leggere per paura che si rovinassero, soltanto i copisti e gli anziani potevano accedervi. Dopo più di un'ora di dibattito fu il turno di Gabriel di parlare, gli fu chiesto di ripetere tutto quello che aveva vissuto da quando l'occhio si era attivato la prima volta, dei sogni profetici di cui Gabriel tralasciò l'ultimo e degli esorcismi, quando Gabriel finì di parlare toccò a Goe e poi a Kira, anche se per la ragazza fu un po' più dura, la sua voce flebile era indicativo di come si sentisse.
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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasyAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...