L'indomani mattina, la carovana era già pronta alle prime luci dell'alba. Il sole stava macchiando di rosso tutta la prateria di Ierbos mentre un freddo vento da nord gli soffiava contro. La campana, sulla prima carrozza, suonò dando il segnale di partenza. Il rituale della sera prima aveva dato una sferzata di energia e tutti erano già pronti di rimettersi in viaggio ancor prima di aver fatto colazione come si deve.
Il povero Gabriel, che sperava almeno in una tazza di latte caldo, si ritrovò a dover mangiare ancora della carne secca in un carro in movimento, cosa che non era poi così facile da fare.
Il ragazzo stava iniziando a sviluppare una certa resistenza alla carne secca che proprio non riusciva a mandare giù, così, per darle un po' di sapore, iniziò ad alternarla con della frutta secca che si era portato da casa.
Vuoi la concentrazione nel cercare di mangiare e non mordersi la lingua o soffocarsi con il cibo, vuoi la fame, Gabriel non aveva badato all'atmosfera dentro il carro, fino a che, dopo aver finito di mangiare, il ragazzo si accorse che nessun parlava. Un po' confuso, notò che tutti stavano cercando di guardare al di fuori della carrozza verso la parte posteriore che non era coperta dal sopra telo. Curioso, Gabriel si sporse fuori cercando di capire cosa stessero cercando di vedere, quando sentì Ion ridacchiare. Guardando indietro, Gabriel si rese conto del problema, Radu e Roxana si stavano comportando come piccioncini che tubavano, e nessuna voleva rimanere lì a tenere il lume, ma dove potevano andare?
La situazione si stava facendo abbastanza imbarazzante, perché Radu e Roxana si comportavano proprio come due giovani innamorati da quando Roxana era stata guarita. Sembrava che volessero mettere subito in cantiere un bambino, ma visto che Gabriel non era uno che si faceva troppi problemi, esclamò: «C'è un minorenne qui!»
L'imbarazzo dei presenti si alleggerì facendo ridacchiare ancora Ion che trovava tutto un po' divertente, mentre Roxana e Radu smisero di tubare.
Imbarazzata, Roxana, cercò di dare una parvenza di serietà e riprese le lezioni di rune con Gabriel.
La lezione andò avanti per un po', ma la curiosità di Gabriel, che si teneva dalla sera prima, ebbe la meglio e il ragazzo non poté non chiedere spiegazioni sul nuovo tatuaggio di Roxana.
«Roxana, come sono cambiati i tuoi tatuaggi?»
«Me ne sono proprio dimenticata!» Esclamò sorpresa Roxana attirando la curiosità degli altri e dopo essersi scoperta l'avambraccio, sia quelli più vicini che i più distanti, cercano tutti di sbirciare il suo nuovo tatuaggio da maestro di rune.
«Me ne sono proprio dimenticata!» Esclamò sorpresa Roxana attirando la curiosità degli altri e dopo essersi scoperta l'avambraccio, sia quelli più vicini che i più distanti, cercano tutti di sbirciare il suo nuovo tatuaggio da maestro di rune.
Fig. [1]
Il nuovo tatuaggio runico, di Roxana, si presentava con quattro cerchi spezzati e concentrici tra di loro, tra un cerchio e l'altro si alternavano lettere e numeri del linguaggio antico e quello arcaico, mentre al centro simboli astrologici.
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LA FINE DELL'ERA OSCURA
FantasyAttanagliati dalla paura, le popolazioni della Pianura di Ierbos, dei Colli del Vant e delle Terre di Nisipos, vivano costantemente scandendo le loro giornate nel timore dell'arrivo della notte, il momento più duro per loro. Creature oscure si muov...