Capitolo 44

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«Come ti senti?» chiese Leon.

«Inutile, non fraintendermi so di aver fatto molto con quella visione, ma è da tanto tempo che non faccio qualcosa di costruttivo in prima persona.» si lamentò Gabriel.

«Vorrai dire di pericoloso! Di costruttivo fai molte cose vedi il tuo lavoro da fabbro, le purificazioni e nelle rare occasioni gli esorcismi.»

«Hai ragione, come sempre.» dovette ammettere Gabriel sconfitto.

«Tieni mangia un po' di frutta secca, ti ho preso pesche, uvetta, fichi e nocciole.» Leon porse un sacchetto di carta al ragazzo che non si fece problemi ad afferrarlo avidamente.

«Grazie!» ringraziò Gabriel commosso, aveva sempre pensato che Leon odiasse la frutta secca, nel periodo che aveva vissuto a casa sua ne mangiava raramente durante i pasti, e glielo disse.

«No, non la odio, solo non ne vado matto come te, io la uso come integratore nei periodi invernali. Tua madre è vegetariana e lei la usa per reintegrare ciò che non assimila attraverso la carne, è per questo che in casa tua ne mangiate molta.»

«Se fossi stato una donna e andavi matto per la frutta secca, ti avrei sposato.» Disse Gabriel mezzo serio e mezzo scherzando, cosa che fece molto ridere Leon.

In quel momento, le due persone, che erano venute ad accogliere la carovana di Cerb al loro arrivo insieme all'anziano Nae, si fecero avanti.

«Gabriel, io sono Judi e lui è Lucian.»

«Siete due bibliotecari, giusto?» Chiese Gabriel notando gli stemmi sulle loro tuniche.

«Sì! L'anziano Nae ci ha chiesto di accompagnarvi in biblioteca e di farvi vedere i libri di cui ti ha parlato nella sua lettera. Il vostro amico Aurel ci sta aspettando lì. Prego da questa parte.» fu Judi a fare strada verso la biblioteca.

La biblioteca era enorme e stipata di libri. Judi condusse Gabriel e Leon all'ultimo piano. Trovarono Aurel intento ad osservare un grosso tomo dietro una teca di vetro, quando li vide arrivare lì salutò e si fece da parte.

Judi si fece avanti e alzò la teca, prese il libro e le rune sul suo braccio iniziarono ad illuminarsi.

«Succede sempre così quando tocchiamo questi libri, ma solo da dopo la purificazione. È per questo che ci siamo accorti che c'era energia.»

Judi mise il libro sopra un leggio e si fece da parte, Gabriel si avvicinò poi toccò il libro per vedere se le rune sul braccio sarebbero cambiate e diverse cose successero in quel momento. Sugli avambracci di Gabriel comparvero i tatuaggi da maestro di rune, l'occhio di Gabriel si accese e la luce colpì il libro che si aprì per la prima volta da millenni, sotto lo sguardo dell'occhio azzurro e della sulla forte luce, le pagine del libro si sfogliavano una ad una ad alta velocità ed il contenuto del libro veniva tradotto dall'occhio e memorizzato nella mente di Gabriel, finché non arrivò all'ultima pagina e la luce proveniente dall'occhio sinistro di Gabriel si spense. Il ragazzo, sommerso dalla miriade di informazioni nella sua mente, ebbe un forte capogiro, barcollò sul posto e iniziò a cadere a terra, quando qualcuno lo sorresse.

«Fatelo mettere a sedere!»

Gabriel riuscì a sentire la voce del maestro di rune, Aurel, dare indicazioni, mentre nella sua testa il tomo in lingua arcaica veniva tradotto e memorizzato nella sua mente. Dopo più di un'ora, Gabriel si accorse di essere seduto e che qualcuno gli passava una bevanda calda.

«Bevi la tisana e reintegra l'energia nel Dantian!» ancora un po' frastornato, Gabriel riconobbe la voce di Leon e automaticamente afferrò la tazza dalle mani dello sciamano e bevve un sorso, il liquido calda entrò nel corpo del ragazzo dando subito una sferzata di energia, proprio quello di cui Gabriel aveva bisogno per riprendersi.

LA FINE DELL'ERA OSCURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora