Capitolo 37

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L'odore, portato dal vento, del fumo di legna e del porridge entrò nella tenda lasciata aperta dall'ultimo uscito. Il profumo della colazione fece svegliare Gabriel dal suo sonno senza sogni; nella tenda, che il ragazzo condivideva con altri, c'erano rimasti a dormire solo Radu e Micael. Gabriel sentì il suo stomaco protestare rumorosamente, l'odore della colazione aveva risvegliato la sua fame oltre che lui stesso.

Cercando di non svegliare nessuno, Gabriel, si alzò e uscì dalla tenda.

La fila per la colazione era un po' lunga, a Gabriel questo non importava, finché avesse avuto la sua parte, il ragazzo poteva tranquillamente aspettare in coda come tutti gli altri.

A differenza di quello che aveva pensato, presto si ritrovò a prendere la sua razione di cibo. Il guerriero, addetto alla distribuzione, riconobbe Gabriel.

Senza che nessuno vedesse, prese una pagnotta di pane preparata per la sera e un pezzo di formaggio che aggiunse alla razione di porridge salato.

Dopo aver ringraziato, Gabriel trovò posto a sedere su di uno dei tronchi posizionati intorno al fuoco di bivacco come seduta.

Il porridge era più liquido rispetto a quello che faceva sua madre, in questo c'erano fiocchi di avena, brodo vegetale, semi di zucca tostati, un uovo e della pancetta croccante adagiata sopra.

Pensando ai semi di zucca, Gabriel iniziò a fare l'inventario dei viveri che si era portato, tra cui: fichi secchi, noccioline, datteri, uva passa, semi di zucca, arachidi e noci.

I fichi secchi e i datteri erano finiti, però aveva ancora un po' di tutto il resto.

Il suo conto mentale fu interrotto dall'arrivo di Dan.

«Ciao, Gabriel! Mi posso sedere?» Chiese Dan.

«Certo!» Il ragazzo fece posto al guerriero per invitarlo a sedersi vicino a lui.

Dan si sedette vicino a Gabriel e iniziò a mangiare la sua colazione.

«Hai visto Cristi?» Chiese Dan.

«Non ancora.» borbottò il ragazzo.

«Ti piacerebbe vederlo?»

«Se ti dicessi di sì, mentirei, ma so che dovrò vederlo prima o poi.»

«Finiamo di mangiare, poi ti porto da lui.»

Gabriel mangiò lentamente la sua colazione, quando ebbe finito si accorse che Dan era in piedi ad aspettarlo, quindi si alzò e lo seguì.

Le gabbie con i posseduti erano un po' distanti dal bivacco, mentre i due passarono davanti ai cavalli legati, Gabriel notò un certo nervosismo da parte loro, ma non vi badò più di tanto, la mente del ragazzo era concentrata sulle gabbie a poca distanza.

C'erano tre gabbie e ognuna delle quali era piantonata da due guardie.

«Qual è Cristi dei tre?» Chiese Gabriel guardando le gabbie ma non vedendo realmente il contenuto, era come se la sua mente si rifiutasse di elaborare cosa avesse di fronte.

«Me lo sono chiesto anch'io, non sono riuscito a riconoscerlo, all'inizio, poi ho visto la tunica da sciamano, gli altri due sono guerrieri, a quel punto è stato facile. Eccolo! È quello lì.» indicò Dan puntando il dito verso la gabbia centrale.

«Hai visto Ion? È venuto con noi.» Chiese Gabriel a Dan, sembrava che il ragazzo non volesse mettere a fuoco quello che aveva davanti agli occhi e parlare con Dan lo aiutava a distrarsi.

«Sì! È passato a cercarci ieri sera.»

«Come stanno gli altri?»

«Adi sta bene, almeno fisicamente. Ilie non ce l'ha fatta, era rimasto ferito gravemente e gli sciamani non sono riusciti a salvarlo.»

LA FINE DELL'ERA OSCURADove le storie prendono vita. Scoprilo ora