Durante il ritorno a casa in treno ripensai a lei e a come avrei dovuto comportarmi nei suoi confronti.
Ero combattuta tra l'innegabile attrazione che provavo verso quella ragazzina e il mio ruolo di insegnante. Certo era maggiorenne e da un punto divista strettamente legale nessuno avrebbe potuto accusarmi di avere una relazione con uno studente, ma diverso lo sarebbe stato da un punto di vista professionale; sarei stata inflessibile con lei come con i suoi compagni di corso nel caso avessi deciso di avere con Cathleen un rapporto sentimentale?
Assorta in quei pensieri nemmeno mi accorsi di essere arrivata a Reading. Mi alzai di corsa e riuscii a scendere un attimo prima che si richiudessero le porte del treno.
Presi la mia bici lasciata alla mattina fuori dalla stazione e pedalai verso casa.
Entrai nel portone e andai a suonare alla porta di Rajiv, mio vicino di casa non che mio grande amico e confidente.
Indiano e gay; aveva un bellissimo giardino, e capitava spesso che passassimo ore a chiacchierare o a fare grigliate insieme ad altri amici comuni. Quel pomeriggio mi fermai da lui giusto il tempo di prendere un tè. Credo che nessuno mi conoscesse meglio di lui, e subito notò che ero più silenziosa.
"Pensieri Val...?"
"Dilemmi Rajiv...dilemmi..."
"Oggi era il tuo primo giorno in quella scuola, hai trovato quell''ambiente accogliente?"
Rajiv era fatto così, un'altra persona mi avrebbe subito chiesto quale fosse l'origine del mio essere pensierosa, lui no, ci arrivava facendo il giro largo.
"Sì Rajiv...per certi versi anche troppo..."
"mmm...troppo tu dici...qualche tuo collega ti ha messo gli occhi addosso?"
"No Rajiv , e comunque se fosse un uomo ci metterei due secondi per fargli capire che non sono interessata".
"Ho capito ora, una tua bellissima collega di mezza età.."
"bellissima sì, una cascata di riccioli rossi, due occhi verdi che mi trapassano ogni volta che mi guarda...ma ha 19 anni Rajiv..."
"Una tua studentessa quindi...brutto affare Val".
"Sì, brutto affare perchè non mi toglie gli occhi di dosso...e nemmeno io da lei a dirtela tutta mio caro Rajiv".
"E quindi cos'hai intenzione di fare Val?"
"Tenerla lontana non potrei, sono pur sempre la sua insegnante, di certo non la inviterò più a pranzare con me".
"Davvero l'hai invitata a pranzo con te??"
"Sì mio dolce amico, io e lei sull'erba del parco del college".
"Tue la tua studentessa innamorata, da sole su un prato. Un vero e proprio picnic romantico".
Scoppiai a ridere: "è la stessa identica frase che ha usato lei".
"Sai Val, anche io verso i diciotto anni mi innamorai del mio insegnante di fisica, e sono sicuro che anche lui provasse attrazione per me, ma eravamo in India, e certe cose laggiù non puoi nemmeno nominarle, ma qui è diverso".
"Sì non rischio la galera e nemmeno il linciaggio ma butterei all'aria la carriera Rajiv, e poi chi mi assicura che questa ragazzina riesca a tenere segreta una relazione con me.."
"Dormici sopra amica mia, la notte porterà consiglio".
Mi congedai da Rajiv e salii a casa mia, mi feci una doccia ma il pensiero di Cathleen non mi abbandonò neppure lì, al punto che sotto quel getto caldo mi detti piacere pensando a lei. Certamente non il miglior viatico per togliermela dalla testa.
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Non doveva accadere
RomanceQuando Valeria, 30enne italiana docente di storia medievale incontra lo sguardo dell'allieva irlandese 19enne Cathleen, ogni suo proposito è destinato a crollare come un castello di carte al primo soffio di vento.