Valeria's POV
Quell'ultimo scorcio di settimana passò in fretta. Le giornate al college mi parvero perfino più leggere; la relazione tra me e Cath seppur non ostentata in quel luogo era ormai, per nostra decisione, alla luce del sole. Certo evitavamo atteggiamenti affettuosi come il tenerci per mano quando ci trovavamo a camminare l'una accanto all'altra, ma non ci facevamo problemi durante la pausa pranzo a sedere allo stesso tavolo nella sala mensa o durante qualche breve spuntino al bar. Inoltre quelle poche volte che mi capitò di avere a che fare con la preside questa evitò di tornare sulla relazione tra me e Cathleen. Arrivò il venerdì ed il giorno successivo avrei finalmente conosciuto i suoi genitori. Decidemmo di passare la serata a casa mia per poi partire di primissima mattina alla volta di Londra dove alle 10 avremmo preso il volo per Dublino.
Cenammo da sole finalmente come due fidanzatine e poi ci mettemmo guardare un film sul mio letto con lei seduta tra le mie gambe. Adoravo sentirmela addosso, avvolgerla tra le mie braccia e sentire il profumo dei suoi capelli. Mi ero riproposta di passare un'oretta davanti alla tv per poi metterci a dormire in previsione della levataccia che avremmo dovuto fare la mattina successiva, ma il desiderio di lei mi crebbe al punto che non presi nemmeno in considerazione cercare reprimerlo. Le scostai di lato i suoi capelli e iniziai a baciarle il collo per poi afferrare il suo lobo destro tra le mie labbra. La sentii vibrare, forse perchè così inusuale per lei il fatto che fossi io a cercarla. Ed inusuale anche per me da quando la conoscevo; avevo adorato fin da subito il sentirmi desiderata da questa demonietta dai riccioli rossi, giocare a farmi sedurre da lei lo trovavo irresistibile, ma io non ero così, la mia donna la cercavo, la svegliavo nel cuore della notte a suon di baci ogni qualvolta il desiderio di lei mi saliva irrefrenabile. Con Rosalind questa era quasi una consuetudine, è come se la vedessi mentre ne scrivo: io sul suo letto, lei chiudere il suo libro, togliersi gli occhiali, darmi un bacio sulla fronte e augurarmi la buonanotte. Ed io che morendo dalla voglia di lei lasciavo che le mie mani raggiungessero i suoi punti più segreti strappandola al dormiveglia e accendendola di passione.
Ed ora era il desiderio che avevo della mia meravigliosa ragazza irlandese a comandare il movimento dei miei gesti. Le accarezzai le labbra con le dita della mia mano destra e indugiai con i polpastrelli del medio e dell'anulare come ad invitarla ad accoglierli nella sua bocca, me li avvolse con la lingua iniziando ad insalivarmeli, e poi lasciai che la mia mano scivolasse fino al bordo dei pantaloni del suo pigiamino e poi all'interno, lì dove il suo fiore mi attendeva già umido...reclinò la testa all'indietro voltandosi a cercare e trovando la mie labbra, iniziai a roteare quelle mie due dita sul suo clitoride mentre i suoi gemiti si perdevano dentro la mia bocca, e poi dolcemente entrai in lei, i suoi occhi verdi fissi nei miei e l'una a respirare il respiro dell'altra come se ci stessimo scambiando l'anima, o più probabilmente unendole in una sola. Aumentai il ritmo delle mie dita e appena sentii le sue pareti vaginali contrarsi mi fermai, le estrassi e me le portai alla bocca senza smettere di guardarla, le lessi un'espressione implorante e me lo disse.
"Non puoi fermarti adesso Val.."
"Non ne ho nessuna intenzione amore mio..."
Mi misi seduta di fronte a lei e dopo essermi spogliata le sfilai via i pantaloni del pigiama, le sollevai una gamba, me la appoggiai su una spalla e scivolai con il mio pube a strofinarsi contro il suo. Le diedi le mie mani da stringere tra le sue e poi furono i nostri movimenti pelvici simultanei e sempre più veloci a portarci in paradiso, le nostre vagine umide incollate come in un bacio e lei, già sul punto di venire mi afferrò un piede portandoselo sul viso e sussurrando il mio nome. Ci lasciammo travolgere dall'orgasmo e poi mi attirò a sé riempiendomi il viso di baci e guardandomi stupefatta. Rimanemmo abbracciate ad accarezzarci e a sorriderci mentre le ultime onde di piacere scemavano dolcemente.
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Non doveva accadere
RomanceQuando Valeria, 30enne italiana docente di storia medievale incontra lo sguardo dell'allieva irlandese 19enne Cathleen, ogni suo proposito è destinato a crollare come un castello di carte al primo soffio di vento.