Capitolo 15

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Cathleen's POV

Dopo aver ascoltato la storia emozionante e struggente di lei e Rosalind io e Valeria tornammo in camera sua per guardarci il film. Ancora non sapevo cosa volesse vedere, ma pur di starle accanto sul suo lettone sarei stata disposta anche a sorbirmi un improbabile documentario sui trichechi del Nilo. Mi chiese di spegnere la luce e ci buttammo sul letto. Lei dopo essersi seduta con la schiena appoggiata alla testiera del letto mi invitò a sedere tra le sue gambe, e a quelle parole già immaginai quanto mi sarebbe risultato difficile non solo seguire il film, ma soprattutto di tener fede alla promessa fattale.

"Sei comoda amore mio?"

"Sono in paradiso Val...che film guardiamo?"

"Qualcosa di didattico bambina mia, qualcosa da imparare e di cui far tesoro".

Prese il telecomando, mi dette un bacio sulla testa e fece partire un film dal titolo Loving Annabelle, e già da quello intuii essere evidentemente una storia d'amore. Mi predispose al meglio leggere poi che i due interpreti principali fossero donne. Avrei adorato vedere un bel film romantico avente come trama l'amore tra due donne standomene incollata alla donna di cui ero innamorata. E infatti di quello il film trattava, e non solo, ma dell'amore tra Annabelle, allieva di un rigido college cattolico americano e Simone, la sua professoressa. Avevo già gli occhi a cuoricino, e mi venne spontaneo reclinare il viso per darle un bacio su una guancia, lasciando poi che le mie mani le accarezzassero le caviglie e il dorso dei piedi. 

"Tesoro lascia stare i miei piedi e ricordati la promessa...guardiamoci il film tranquille dai...".

Nel film era Annabelle a cercare insistentemente di provocare la sua insegnante, perfino durante le lezioni in aula; erano le mezze frasi, gli sguardi ammiccanti, e perfino dei bigliettini con frasi d'amore che la ragazza riservava alla donna. E accadde poi l'inevitabile. Le due, complice un weekend di chiusura del college, si ritrovarono da sole, e la professoressa cedette alle avances della ragazza. Il finale fu un colpo al cuore. Una mattina le due vennero sorprese a letto nude e addormentate l'una tra le braccia dell'altra dalla direttrice. La professoressa venne denunciata e arrestata. Mi voltai verso Valeria.

"Se volevi scioccarmi ci sei riuscita..."

"Non volevo scioccarti tesoro mio, ma solo aprirti gli occhi su cosa potrebbe accadere se saremo troppo disinvolte là dove non dovremo esserlo, perfino inutile spiegarti dove".

"Sì ho capito Val, ma non mi sognerei mai di fare la scema e metterti in difficoltà al college. Sebbene io sia maggiorenne, l'Inghilterra non è l'America puritana e tu non rischieresti certo il carcere, ma so benissimo che la tua carriera ne verrebbe di sicuro danneggiata, e questo ti giuro che non me lo perdonerei per il resto della vita".

Mi strinse a sè dandomi un bacio sulla testa e mi fece notare che era ormai quasi ora di cena,    ma che il frigorifero era desolatamente vuoto.

"Qui vicino c'è una pizzeria italiana che fa delle pizze da favola, ti va se ne ordiniamo due e ce le facciamo portare a casa mentre io e te ce ne stiamo qui abbracciate mia bellissima bimba?"

Mi voltai a guardarla sorridendole e alzando il pollice, aggiungendo che dopo cena sarei tornata a casa mia, ma mi fulminò con lo sguardo. 

"Che tu ti metta al volante fino a Swindon guidando di sera non se ne parla nemmeno Cath, dormirai qui e domani mattina andremo al college insieme, tu con la tua macchina e io con la mia".

"Hai la macchina...e perchè prendi sempre il treno per venire a Swindon?"

"Perchè è un po' troppo ingombrante amore mio, e la uso solo nei momenti di libertà"

Non doveva accadereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora