Valeria's POV
Uscimmo dal negozio di Paula ridendo come due ragazzine colte sul fatto, anche se ad onor del vero Cath lo era una ragazzina, e perfettamente a suo agio in quel ruolo da "combinaguai". Chi, in quella situazione un filo imbarazzante ci si era trovata trascinata fu la sottoscritta, e ringraziai il cielo che quell'episodio fosse accaduto in un posto dove nessuno sapeva chi fossi, e soprattutto chi fossimo: una professoressa e la sua allieva. Raggiungemmo il camper, mi misi alla guida e riprendemmo il nostro viaggio verso la Cornovaglia. Non smettevamo di ridere ripensando a quell'episodio, risate che furono interrotte da una videochiamata che Cath ricevette sul suo telefono.
"Ciao mamma, ti avrei chiamato io tra due orette, come state?"
"Stiamo bene tesoro e tu...cosa stai facendo di bello?
"Sono con un'amica e stiamo andando a passare il weekend al mare".
"Tesoro siamo solo ad Aprile, spero che non ti salti in quella testolina di fare il bagno.."
"Non sono mica matta mamma, avevamo solo voglia di staccare un po' e abbiamo deciso di farci un giro in Cornovaglia con il suo camper".
"Ma è stupendo amore mio, sapessi quante volte, quando tu e i tuoi fratelli ancora eravate nelle braccia del Signore, io abbia chiesto a tuo padre di affittarne uno, ma a lui non piaceva perchè gli sembrava un cosa da zingari...senti ma la tua amica studia con te?"
Sentii Cathleen tergiversare un po' nel darle una risposta, e a quel punto sentendomi chiamata in causa le chiesi di farmi salutare la sua mamma, lei girò il telefono quel tanto che bastò ad inquadrarmi senza che io dovessi distogliere lo sguardo dalla strada.
"Buongiorno signora Flanagan piacere di conoscerla, io sono Valeria...e sì...io e sua figlia siamo nella stessa scuola e le posso assicurare che è una dei miei studenti migliori".
Pronunciata quell'ultima frase avvertii un lungo silenzio, e dentro di me immaginai anche il motivo. Silenzio che si protrasse per lunghissimi secondi, dopodichè la signora ritrovò la voce.
"Piacere mio Valeria, sono felice di sapere che mia figlia sia una brava studentessa, la lascio guidare tranquilla". Cathleen riprese a dialogare con sua madre per poi salutarla e chiudere la chiamata.
"Tesoro posso dirti una cosa? Il fatto che tu stia passando due giorni su un camper con una tua insegnante credo l'abbia lasciata un po' perplessa, e a maggior ragione dopo aver visto che ho quasi il doppio dei tuoi anni...ma magari è una percezione errata dovuta a ciò che ho vissuto io quando avevo la tua età".
"Sì l'ho sentita strana anche io Val, ma non lo vieta certo il Vangelo di passare un weekend con la propria professoressa...ma quindi i tuoi sapevano che tu e Rosalind..."
"No amore mio, di Rosalind non hanno mai saputo niente, se non il fatto che lavoravo in casa sua e mi trattava come una madre adottiva, così almeno non mancavo di raccontare a loro, e che comunque era pure la verità, e anche perchè mai si sarebbero potuti immaginare che io potessi essere attratta da una donna di quell'età. Mi riferisco ad una mia professoressa dell'università quando vivevo ancora a Genova e per cui persi davvero la testa: 36enne, bellissima e lesbica dichiarata; mi iscrissi al suo corso di letteratura inglese sebbene a quella materia non fossi particolarmente interessata, il mio interesse era rivolto esclusivamente a lei". Mi voltai a guardare Cathleen e le sorrisi: "scommetto che ti ricorda qualcuno". Rise e appoggiò una mano sul mio ginocchio.
"Sì Val come in uno specchio...ma dimmi dei tuoi, rimasero perplessi anche loro..?"
"Appena un po' tesoro...mio padre fu sul punto di presentarsi sotto casa sua, fortuna volle che mia madre riuscì a convincerlo nel non fare stupidaggini conoscendone il carattere...fumino.."
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Non doveva accadere
RomanceQuando Valeria, 30enne italiana docente di storia medievale incontra lo sguardo dell'allieva irlandese 19enne Cathleen, ogni suo proposito è destinato a crollare come un castello di carte al primo soffio di vento.