Capitolo 48

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Valeria's POV

Era già un mese che Cath viveva con me; la nostra relazione seppur non ostentata era ormai di dominio pubblico al college, con buona pace della preside, d'altronde il mio periodo di insegnamento a Swindon era ai titoli di coda e sarei tornata a fare l'assistente ai docenti all'università di Reading. Un mese dall'aver conosciuto la sua famiglia con tutto ciò che ne conseguì e che non avevo previsto. 

Bussai alla porta della camera per chiederle cosa gradisse per cena. Era rimasta china sui libri tra quelle quattro mura fin dal primo pomeriggio per farsi entrare in testa le nozioni da sciorinare nell'ultimo e decisivo colloquio con la commissione esaminante. Non ricevendo risposta aprii la porta e la trovai addormentata sul nostro letto in posizione supina e con un libro poggiato sul viso ; era crollata esausta. Mi sedetti sul letto e le tolsi il libro, fu solo in quel momento che aprì gli occhi.

"Amore mio direi che per oggi può anche bastare, stavo pensando a cosa ti andrebbe per cena.

"Ma che ore sono Val?"

"Le 19,30 bambina mia"

"ok sì arrivo..."

Misi sul fuoco una pentola d'acqua per fare un po' di pasta e ruppi tre uova da mettere in una padella per una frittata. E poi mi raggiunse in cucina.

"Cath sono felice di vedere come ti stai preparando per gli orali di domani tesoro, ma cerca di fare qualche pausa tra un capitolo e l'altro".

"È l'ultimo sforzo Val, e poi se Dio vuole uscirò dal college con una valutazione soddisfacente che mi permetta di accedere agli studi universitari senza esami d'ammissione preliminari".

Le tesi una mano e venne a farsi avvolgere dalle mie braccia.

"Sei sempre orientata a fare l'infermierina amore mio?"

"Si Val...devo cercare l'università più adatta e poi mandare la proposta d'iscrizione"

"L'ho già trovata  Cath, università dell'Hertfordshire, è ad Hatfield, è una delle migliori scuole di scienze infermieristiche ed è a mezz'ora di macchina da qui, dai un'occhiata al sito web.

Fu così felice che mi saltò in braccio rischiando di rovesciare la padella.

"Non vedo l'ora di dirlo ai miei Val"

"Lo sanno già tesoro, a tua madre ho dato l'indirizzo del sito di questa università...e a proposito le nostre mamme si sono incontrate oggi e sono arrivate a Santa Margherita"

"Ti hanno mandato un messaggio?"

"No amore mio, le ho videochiamate..."

"Perché non me lo hai detto...mi sarebbe piaciuto sentirle..."

"È stato un saluto veloce Cath, ho voluto solo accertarmi che fossero arrivate sane e salve...mi hanno detto di salutarti"

"Ok le chiamerò domani mattina...e...hai visto anche Tessa?"

"Sì amore mio, ho scambiato due parole anche con lei..."

"E com'è...?"

"È simpatica...ha voluto ringraziarmi per averle permesso di riabbracciare tua mamma dopo tanti anni..."

A quelle mie parole la sentii irrigidirsi e si staccò da me andandosi a sedere a tavola. Finii di cucinare e dopo aver condito la pasta mi sedetti con lei tenendo d'occhio al contempo le uova sfrigolanti nella padella.

"C'è qualcosa che ti da pensiero Cath?"

"Per ora no Val..."

"Per ora no cosa significa tesoro...?"

Non doveva accadereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora