Tessa's POV
Dopo essere finalmente atterrati mandai un messaggio ad Eileen e dopo aver preso taxi arrivammo a casa. Ero talmente stanca che mi buttai sul letto dicendo a Tim di andare a farsi una doccia. Dormii e sognai, sogni agitati come lo era la mia testa ora che da un paradiso in terra ero tornata in questo limbo fatto di null'altro che la presenza di mio figlio. Fu un sonno profondo ma di poche ore, mi alzai dal letto e dopo aver dato un'occhiata a dove fosse Tim lo vidi davanti al computer in sala intento a giocare a giudicare dal rumore di spari tipici degli "shoot'em up", e se c'era qualcosa che detestavo era il vederlo attaccato ad un monitor in quel tipo di giochi.
"Tim tesoro puoi spegnere quel computer per favore?"
"Perché mamma...stiamo uscendo?"
"No amore mio ma lo sai che non voglio che tu ti rimbambisca con quella roba".
"Mi sto divertendo non mi sto rimbambendo...e poi non so cosa fare".
Senza un amico che non fosse qualche suo compagno di scuola era come uno di quei pesciolini che nuotano solitari in un acquario. L'estate per lui era un periodo di vuoto quando per me alla sua età era il momento più atteso. Rinunciai a strapparlo al suo sparatutto e chiamai l'agenzia immobiliare per sapere se ci fosse qualche acquirente per casa nostra.
"Buongiorno, sono Tessa O'Leary volevo sapere se ci sono novità relativamente alla casa a cui ho dato mandato di vendita".
"Se posso permettermi signora lei è stata irreperibile in questi giorni e noi della sua casa non abbiamo potuto prendere visione al fine di farne una valutazione, il suo non è ancora un mandato...possiamo passare domani mattina alle undici se per lei va bene".
"Si certamente, sarò in casa". Salutai e mi sentii una scema; era perfino ovvio che dovessi ancora firmarlo il mandato, e lo era anche in ragione del fatto che avrebbero dovuto pur vederla la casa, ma feci loro quella prima telefonata in un impeto e con la testa dentro una nuvola rosa. La telefonata più importante era un'altra, e mi decisi a farla subito come se dovessi togliermi un dente per poi stare meglio.
"Jeff ciao".
"Ciao Tessa dimmi...sono un attimo impegnato, posso richiamarti tra un'ora?"
"E' una cosa urgente e vorrei parlartene di persona".
"Tessa sono a New York..e' successo qualcosa?"
"Si è successo che ho deciso di vendere casa mia".
"Va bene tesoro e' casa tua, in che zona di Frisco hai deciso di comprarne un'altra?"
"Andrò via da questo cesso di città piena di zombie drogati Jeff".
"Va bene tesoro...senti possiamo parlarne dopo?"
"Voglio che tu prenda un cazzo di aereo perché dobbiamo parlarci di persona!"
"Cristo santo Tessa se è così urgente dimmi di cosa si tratta, non potrò essere a casa prima della prossima settimana, sempre che la casa sia ancora quella dove tu e Tim vivete ora".
"E' possibile che sia un'altra Jeff ma tu devi essere qui per..."
"Ascolta tesoro sono nel mezzo di una riunione, quando avrai trovato la casa mi darai l'indirizzo ok?"
"Posso dartelo subito il nuovo indirizzo...hai carta e penna?"
"Wow l'hai già trovata allora...dimmi..."
"Hampden Street 59 Dublino"
"C'è una città di nome Dublino in America? In che Stato è tesoro?"
"Che io sappia ne esiste solo una Jeff ed è la capitale dell'Irlanda".
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Non doveva accadere
RomanceQuando Valeria, 30enne italiana docente di storia medievale incontra lo sguardo dell'allieva irlandese 19enne Cathleen, ogni suo proposito è destinato a crollare come un castello di carte al primo soffio di vento.