1.10 Marvis

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Un tempo Ganimede era noto per essere il corpo celeste su cui gli umani avevano raggiunto "il punto più alto della terraformazione". Si trattava di un vecchio progetto promosso dal Generale della Congrega Arthur Marshall in persona. I più sostenevano che la più alta carica sulla Terra avesse passato gli anni da soldato semplice su quella base e che, in onore dei bei ricordi, avesse deciso di spendere miliardi di fondi solo per migliorare le condizioni di vivibilità sul pianeta. In poco più di vent'anni, la gente che viveva su Ganimede aveva smesso di usare il respiratore; le tute termoregolatrici e antigravitazionali erano diventate obsolete e, addirittura, avevano trapiantato con successo alcune colture fuori dai giardini idroponici. I bacini di acqua artificiali presenti sulla superficie del pianeta non avevano nulla a che fare con quelli che si trovavano su Titano. Non era nulla di paragonabile alle vastità oceaniche terrestri, ma la loro estensione era notevole, perfino se messe al confronto con quelli che si trovavano su Marte. I fondi spesi erano così esosi che una simile operazione di terraformazione non era mai stato più proposto per nessun'altra colonia.

La città principale di Ganimede, Marvis, aveva assunto nel tempo le sembianze di un'enorme metropoli terrestre: non si trattava più di una semplice colonia di passaggio. Dall'astronave dei Venus, Will non se n'era reso conto, ma una volta atterrato dovette ammettere a sé stesso che si era sbagliato sul suo conto: in realtà, il corpo celeste era tutt'altro che smorto e monotono.

Non appena la navetta sbarcò sulla superfice, le luci al neon invasero il suo campo visivo. Dopo il grigio dell'astronave e il metallico grezzo dello spazioporto, quell'ondata di luci rosa, gialle e verdi fu un pugno nell'occhio; tuttavia, era bello poter rivedere un po' di colori dopo così tanto tempo.

Nel momento in cui scesero sulla terraferma, Margherita si staccò da loro con una velocità fulminea e si precipitò ad abbracciare tre bambini che la aspettavano appena fuori la stazione. Sorrise: almeno una tra loro era riuscita a ritrovare la sua famiglia. Si congedarono con una stretta di mano e un abbraccio. "Sei sicuro che non vuoi rimanere con noi almeno per cena?" gli chiese la donna, mentre teneva il suo figlio più piccolo stretto tra le sue braccia.

"Sicurissimo, grazie. Immagino tu voglia stare sola con i tuoi figli. E poi, noi", indicò sé stesso e Caspar, "non resteremo qui a lungo. L'astronave civile per Marte partirà tra qualche ora."

Si salutarono con la promessa che un giorno si sarebbero rivisti. Margherita lasciò la stazione mano nella mano con i suoi figli, Will e Caspar, invece, approfittarono delle due ore di attesa per fare una passeggiata per la città.

Marvis era illuminata a giorno, tra segnali stradali al neon e le scie dei fari delle macchine in movimento. Da quelle parti, sembrava che la guerra non fosse mai arrivata, fatta eccezione per un singolo dettaglio. Sulla superficie dei grattacieli venivano sparati a ripetizione annunci pubblicitari: su alcuni, appariva l'ologramma di un uomo calvo, che guardava dritto in camera con uno sguardo fiero. Malgrado le profonde rughe scavate nel volto pallido e flaccido, quegli occhi, chiari ed espressivi, brillavano ancora di una giovinezza impetuosa. "Te lo leggo negli occhi" diceva con una voce impostata. "Tu vorresti fare di più per la nostra Congrega. E allora, che aspetti? Arruolati. Servi il tuo Pianeta"

"Ah, carino! Adesso il Generale Marshall è diventato anche un testimonial dell'esercito. Molto professionale, direi!"

Si voltò verso Caspar. Si era fermato a guardare l'ologramma pubblicitario con le braccia incrociate e le labbra arricciate. Emise un verso sarcastico e non distolse l'attenzione. Dopo quell'annuncio, ne partì un altro ancora; un battaglione di soldati marciava, intonava una fanfara militare così orecchiabile che Will tenne il ritmo con il piede. Alla fine, una scritta campeggiò per tutto il palazzo: "La guerra sta arrivando. Fai il tuo dovere."

Kepler 442-BDove le storie prendono vita. Scoprilo ora