2.9 Safiya (pt. 1/2)

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Dopo il malore di Oliver Blake, gli interrogatori ripresero a pieno regime. Nel giro di poche ore, tutto quello che di orripilante si era scatenato intorno al trattamento dei prigionieri di guerra venne insabbiato o, al massimo, minimizzato. L'uccisione a sangue freddo di un ostaggio: difesa personale. Le torture non autorizzate: necessarie precauzioni in tempo di guerra. La perdita di conoscenza -o qualsiasi cosa essa fosse- da parte di un Alto Comandante della Congrega: mai avvenuta.

Senza il potere di blocco attivo, tutti i membri dell'Unità Segreta si erano concentrati sull'ispezionare ciò che in precedenza non erano stati in grado di rilevare tramite i loro poteri. Mikhajlov, nel periodo successivo a quell'infausto giorno, non aveva perso tempo e si era affrettato a stilare un resoconto dettagliato sugli altri quattro ostaggi rimasti in vita, all'interno del quale veniva registrato in modo minuzioso lo status della loro Ascensione.

La ragazzina interrogata dall'Arma Bianca venne identificata: si chiamava Yelena Kerek e, come del resto aveva rivelato anche lei, faceva parte dell'ultima famiglia che aveva fatto le veci della Congrega sul pianeta Wolf 359-C. Mikhajlov aveva impiegato due ore solo a ispezionare il suo cervello e la conclusione a cui era giunto non prometteva nulla di buono. Stando ai suoi rapporti, quella giovane all'apparenza innocente e indifesa era in grado di leggere i flussi di pensiero di chi le stava intorno. Tuttavia, insieme a quel potenziale pericoloso, registrava una perdita del controllo sul potere a un ritmo costante. La prigioniera si stava ammalando di quello che in gergo veniva definito "Stress degli Ascesi". Una rottura degli equilibri emotivi comprometteva inevitabilmente il buon funzionamento dei poteri ed era ciò che stava accadendo a lei.

Gli altri tre detenuti si chiamavano Maksym, Egor e Ruslan Kerek. Tutti e tre Ascesi. 

Ecco qual era stata la prima vera contraddizione di tutta quella faccenda. I prigionieri erano legati da un qualche grado di parentela, a giudicare dal medesimo cognome, e ciò rendeva assai bizzarra la presenza di Ascensione in ciascuno di loro. Non era del tutto impossibile a livello puramente logico, ma nella storia documentata dalla Congrega, fino a quel momento, casi simili non si erano mai verificati: quella condizione rappresentava un unico nel suo genere.

Decisero di concentrarsi su quel nuovo punto poco chiaro e procedettero con altre analisi. A quel punto, fu la Sergente Shu Qiufeng a prendersi carico delle operazioni, che si focalizzarono piuttosto sulle relazioni che intercorrevano tra i quattro.

"Non si conoscono bene. Li ho osservati tutti e tre in contemporanea e ho percepito molto disagio tra di loro. Gli unici che sembrano conoscersi di più sono Maksym e Yelena. In realtà, credo che il loro cognome non identifichi la famiglia nucleare in senso stretto, ma qualcosa di più ampio. Un clan, o qualcosa di affine. Forse questo spiegherebbe perché sono tutti e tre Ascesi."

Il suo rapporto si spingeva oltre. "Secondo quanto è stato rivenuto nell'Archivio, i Kerek sono una famiglia originaria dei monti Urali, sulla Terra. Ciò è compatibile con la lingua che parlano, il russo. Il loro modo di esprimersi, però, è contaminato con qualche elemento di Lingua Franca nella variante dialettale della zona più estrema della Nuova Frontiera. Anche questo punto corrisponde con la storia documentata in nostro possesso.

Erano nobili e la loro araldica raffigura un mostro marino, una specie di calamaro gigante: alquanto sospetto, se diamo retta alla versione del soldato semplice, l'Asceso Will Gascon, che segnala la frequente presenza di questo tipo di animale nelle sue visioni.

Quattrocento anni fa, quando vennero rilevati e studiati i primi Ascesi, i Kerek furono tra le prime famiglie a essere registrate negli Archivi. Vengono citati anche dalla Professoressa Cassandra Gascon nel suo libro L'origine dell'Ascensione, malgrado non vi si soffermi in modo approfondito. Dai suoi dati, emerge solo che il loro potere originario consisteva nel potenziare e aumentare la forza delle altre Ascensioni: una sorta di boost energetico, dunque. Questo tipo di caratteristica è compatibile con quella di Maksym Kerek, la cui Ascensione assorbe le altre, dandogli così la possibilità di imitarle a sua volta per un periodo di tempo limitato. Da ciò possiamo dedurre che la famiglia con il tempo è riuscita a sviluppare al meglio il loro potenziale, integrandolo con qualche altro potere tramite unione combinata, o forse facendolo progredire senza l'ausilio di un'interferenza esterna. In ogni caso, da queste prime analisi, posso concludere che l'unico Kerek puro presente tra gli ostaggi è lo stesso Maksym Kerek. Non sappiamo quale sia l'origine degli altri tre prigionieri, né da quale fonte abbiano attinto la loro Ascensione."

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