Capitolo 15.

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𝓡𝓮𝓫𝓮𝓬𝓬𝓪

Sono intrappolata tra queste braccia imponenti che mi avvolgono completamente, e sono schiava delle sue labbra che si incastrano perfettamente alle mie.
Se devo pensare alla perfezione, io penso a questo momento. Non c'è niente fuori posto, lui è bello, premuroso, coraggioso.

Non riesco a contenermi accanto a lui, lo lascio persino toccarmi il corpo come e dove vuole perché non so resistergli. La mia pelle brama la sua, le sue dita causano piaceri e io non voglio rinunciarci. Per la prima volta in vita mia sento che qualcuno mi sta toccando con passione e rispetto, non solo per usare il mio corpo a scopo gratuito come uno dei tanti.

Riccardo mi accarezza ovunque ma senza fretta, senza spingersi oltre a questo. Mi trasmette una sicurezza e una pace che prima d'ora non avevo provato con nessuno. Di lui, ora, non ho paura. Mi fido. Lui ha intravisto quel buio che mi porto dentro e lo conosce personalmente. Forse è per questo che la sua anima sfiora la mia così dolcemente.

Forse esistono davvero quegli incontri inaspettati che ti legano per sempre a una persona. Quel filo invisibile che unisce due vite fino a farle incontrare nel momento giusto. Questo siamo noi. Lo sento da ogni bacio, da ogni carezza, da ogni tocco.

Mi sono sempre fidata del mio istinto, le emozioni mi hanno spaventata perché le ho sempre reputate troppo vere e di conseguenza fragili. Ma non ho mai messo in dubbio che fossero la bussola migliore da seguire per non perdersi mai. E ora sento che sono nel posto giusto con la persona giusta. Sento che finalmente non ho paura di essere toccata da qualcuno, che posso lasciarmi andare.

È strano spiegarlo, ma è molto più semplice viverlo.
Ogni parte di me desidera questo bellissimo ragazzo dagli occhi cristallini. Ogni centimetro di pelle vuole essere sfiorato e soffre quando non ha la sua mano ad accontentarlo. Sento uno strano formicolio in mezzo alle gambe che vorrebbe spingermi a prendere la sua mano e infilarla sotto le mie mutande. Voglio essere toccata, leccata, ovunque esista pelle.

<<Becca>> dice lui tra un bacio e l'altro senza staccarsi mai del tutto da me.
<<Ti prego, se non ci fermiamo ora non riuscirò più a farlo dopo>> insiste in tono di supplica.

<<Perché vuoi fermarti?>> domando in completa balia degli ormoni.

<<Perché si, c'è tempo per questo>> confessa lui, sta volta prendendo un po' le distanze e interrompendo quel contatto che univa le nostre labbra.

<<Non fraintendere, io ti voglio da impazzire e farei l'amore con te su questa spiaggia anche subito>> dice, sorridendomi e puntando le sue iridi nelle mie.

<<Ma prima voglio essere onesto con te>> conclude poi.

<<Che cosa mi devi dire?>> lo incalzo io perplessa.

Cosa ci sarà mai da dire che non so? Cosa può essere così grave da addirittura spingerlo a fermarsi?

<<Becca, il tuo passato è importante per me, così come lo è il tuo corpo. Io ti voglio come non mai e credimi faccio seriamente tanta fatica a contenermi quando ti ho vicina..>> dice indicandomi la sua erezione in basso e sorridendo <<ma è proprio per questo che ho così tanta paura di sbagliare con te, di esagerare..ho paura che>> lo interrompo posizionando una mano sulla sua bocca prima che finisca.

Punto i miei occhi nei suoi e lascio che come sempre siano loro a parlarsi. Riescono a capirsi meglio.
Studio ogni dettaglio di lui dentro quel mare che si porta dentro e leggo tutta la sua paura di farmi male.
Ma leggo anche il coraggio di chi non vuole fermarsi a questo. Leggo il desiderio, la passione, la comprensione. Leggo la dolcezza, il timore, l'empatia.

Sono tutte cose nuove per me queste, ma non posso fare a meno di accoglierle e ascoltarmi dentro anche io.
Dentro di me c'è conforto, coraggio, cura.
Tra le sue mani mi sento come un fiore che era stato calpestato e di cui tutti hanno sempre ignorato l'esistenza, ma che ora qualcuno sta provando ad annaffiare per vederlo sbocciare.

Sento che posso fiorire e, anche se so che tra me e Riccardo non potrai mai esserci un futuro insieme, so che è anche questo il bello delle stagioni.
Non durano per sempre e a una certa lasciano spazio a qualcosa di nuovo che porta con se nuove emozioni da scoprire.

L'estate è per eccellenza la stagione degli amori, delle amicizie. L'estate è risate, musica, mare, i capelli spettinati. Poi c'è l'inverno, che ha anche lui il suo fascino: cioccolata calda, piumone e rumore della pioggia. Chi stabilisce quale delle due sia meglio?

Personalmente le amo entrambe. Ed è proprio questo che intendo: l'estate se ne va e lascia spazio all'inverno e così via al circolo vizioso. Perciò, anche se fosse solo per questa estate, Riccardo è una stagione della mia vita che voglio vivermi.

I nostri occhi non si staccano da quelli dell'altro neanche per un secondo e giuro che potrei imparare persino a nuotarci in quel mare. È cristallino, trasparente, limpido. Non è come quello che mi fa paura: scuro, profondo, buio. Il suo mare è diverso.

<<Allora me lo fai fare questo bagno di mezzanotte o no?>> domando dopo un lungo silenzio tra noi.

<<Certo>> dice lui, facendo scivolare completamente a terra il mio vestito e porgendomi la sua mano per seguirlo in acqua.

𝕋𝕙𝕖 𝕎𝕒𝕣 𝕀𝕟𝕤𝕚𝕕𝕖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora