BRANDON

I brividi prendono a percorrermi la schiena se penso a ciò che è successo nelle ultime 3 ore e mezza.

Siamo in ospedale. Io, Kenneth e Tyler aspettiamo notizie di Harry da tantissimo tempo.

Infatti la mia pazienza sta andando a farsi fottere, e non sono l'unico.

Kenneth è seduto con i gomiti appoggiati alle ginocchia e guarda a terra, passandosi di tanto in tanto una mano tra i capelli, frustrato.

E poi c'è Tyler, che non ho mai visto così nervoso. Solitamente lui è quello misurato, che non perde mai il controllo. Forse è per questo che io e lui non troviamo spesso un punto d'incontro.

Adesso però è sul punto di esplodere.

Guarda un punto fisso, la sua gamba non cessa di muoversi e si sta torturando le mani, il respiro accelerato.

Non l'ho mai visto così, forse perché negli altri casi non ha assolutamente nulla da perdere, ma Harry è il suo migliore amico. Loro sono molto vicini. È stato grazie a lui se lo abbiamo conosciuto, e vivono insieme adesso, insomma sono un'unica cosa.

"Andrà tutto bene, amico." provo a rincuorarlo dandogli una pacca sulla spalla, ma lui non mi degna di una parola o di uno sguardo, vedo solo i suoi muscoli guizzare e la sua mascella indurirsi.

In momenti del genere queste parole non servono praticamente a nulla e ne sono consapevole, ma anche io sono preoccupato per Harry e volevo autoconvincermene.

Ho un dannato bisogno di fumare. Di lenire queste sensazioni almeno per 5 minuti, mentre lascio che la nicotina pervada i miei polmoni. Ma voglio aspettare notizie.

Le ultime ore non sono state delle migliori. Anzi, sono state orribili.
Harry è stato malissimo, e inizialmente ci siamo sentiti tutti dei coglioni, perché non capivamo a cosa cazzo fosse dovuto.

Perdeva i sensi in continuazione e quando si riprendeva anche se solo un minimo, non faceva che vomitare, finché poi non ha iniziato ad avere solo conati ed è collassato, senza più riprendersi.

In quel momento lo abbiamo caricato in macchina e portato in ospedale, perché tutto ciò era anormale, era sobrio, aveva bevuto poco.

E poi in macchina, dove i nervi erano ancora di più a fior di pelle, a tutti, Kenneth improvvisamente ha fatto un'ipotesi che non può che essere la sola veritiera: hanno drogato il bicchiere di Harry.

Quando ci ha detto che dei tizi gli avevano offerto da bere, non ci abbiamo fatto neanche troppo caso perché può succedere, insomma anche a me è successo tante volte, ma questa volta è sicuro che facessero parte di quella banda di teste di cazzo che continuano a romperci i coglioni.

"Perché ce l'hanno a morte con noi, eh? Non li abbiamo nemmeno sfiorati, io e Harry non li abbiamo mai guardati in faccia, non sappiamo chi cazzo siano!" sbotta Tyler all'improvviso, incazzato come poche volte l'ho visto.

"Perché ce l'hanno con me, e sanno dove colpire." Kenneth punta lo sguardo nel suo e ci leggo tutto il senso di colpa che prova, e mi dispiace tanto.

Capisco cosa significa perdere il controllo, e non posso fargliene una colpa, insomma tutti e 4 lo perdiamo continuamente. Soprattutto se si parla di persone a cui teniamo.

Tyler non ribatte, si alza e prende a fare avanti e indietro per il corridoio.

Sono sicuro che Harry starà meglio.
Lo spero.
Ma il fatto che prima non si riprendeva in alcuna maniera, mi mette i brividi. Aveva portato gli occhi all'indietro e non si era più svegliato, l'hanno preso come un codice rosso.

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