KENNETH
Dolore.
Ovunque, in ogni parte del corpo.
In ogni momento.
Sento di star lentamente impazzendo, perdendo quel poco di sanità mentale che mi era rimasta.
Era lei che mi teneva insieme.
Sarah.
La mia stella, ciò che ho di più importante.
Mi sento continuamente dilaniato dall'interno, è come se ogni secondo ci fosse qualcosa dentro di me che mi divora pezzo per pezzo.
Brucio sempre di più.
E tutti quanti mi fanno la stessa domanda, che è la più logica che possa venire in mente a chiunque.
Perché?
Perché l'ho lasciata se la sua assenza mi fa sentire così male?
Perché...
Se solo avessi potuto avere scelta.
Ho dovuto lasciarla. Non voluto.
E non riesco neanche a trovare le parole per spiegare quanto questo mi faccia sentire impotente, arrabbiato, ma anche vuoto.
Vuoto da qualsiasi senso che la mia vita avesse preso in questi ultimi mesi, da quando lei è tornata.
Mi sento come mi sentivo tanti anni fa, come mi sentivo anche durante quei due anni in cui non potevo vederla.
Anzi, quasi.
Perché adesso mi sento peggio.
Mi sento molto peggio.
Il problema non è soltanto la sua assenza. È il problema principale, ma non è l'unico.
I problemi sono tantissimi.
Il motivo per cui ho dovuto lasciarla.
Il suo sguardo distrutto quando l'ho fatto, il modo in cui l'ho fatto.
Ma ho dovuto per forza comportarmi in quel modo, perché altrimenti non mi avrebbe mai lasciato andare. Non avrebbe mai accettato la decisione, che non è neanche stata mia, se non l'avessi trattata male.
La conosco. Avrebbe lottato, non avrebbe mai lasciato perdere. E invece doveva farlo.
Doveva farlo perché era la sua vita ad essere in pericolo.
E se lo avessi detto a qualcuno, non sarebbe stata solo la sua.
L'ho fatto per lei.
Qualsiasi cosa io faccia è per lei.
Sempre per lei.
Ma non solo.
Se ripenso al momento in cui ho scoperto di essere obbligato a farlo, ad allontanarmi da lei, mi sento ancora più svuotato.
Perché so che non c'è niente da fare.
Non c'è assolutamente niente che io possa fare per risolvere questa situazione, nulla, mi trovo in un fottuto vicolo cieco.
È partito tutto la sera di Capodanno, quando sono uscito per prendere le pizze.
Ero fuori casa ad aspettare il fattorino.
Quando quest'ultimo è arrivato, si comportato in modo abbastanza strano perché non ha detto una parola, io l'ho salutato e lui non ha ricambiato.
Mi ha dato una pizza in più rispetto a quante ne avessimo richieste.
"Scusami, ce n'è una in più. Forse vi siete sbagliati." l'ho informato.
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Maybe one day
Teen Fiction"Riusciremo mai a trovare pace, noi due?" "Forse un giorno.."