KENNETH
La conversazione è decisamente precipitata.
Non mi aspettavo nulla di diverso, considerando che i nervi di entrambi erano a fior di pelle, e considerando che Sara ha la testa più dura della pietra.
Ma su una cosa non ha completamente torto. Ha detto che non lo sto facendo per lei, ma per me. E in parte ha anche ragione.
Non lo sto facendo solo per lei. In gran parte sì...ma lo sto facendo anche per me stesso.
Quando si tratta di lei perdo il controllo. Se lei è nei paraggi il mio cuore prende ad accelerare il battito, il mio stomaco va in subbuglio e la mia mente ancora di più.
Se la vedo piangere inizia a farmi male il petto e mi si crea un groppo in gola che non riesco a far sparire in nessun modo.
Ed essendo come sono, perdere la testa più di quanto io la stia già perdendo mi manderebbe giù nel baratro e io non posso permettermi di farmi scivolare dalle mani l'ultimo barlume di lucidità che mi è rimasto.
Non farebbe bene nemmeno a lei. Vedermi così come sono, vedermi andare in crisi, come purtroppo ormai succede tutte le notti, la spaventerebbe e rovinerebbe la sua serenità, inevitabilmente inciderebbe su tutta la sua vita e...io non posso.
Non posso permettere che lei mi guardi in modo diverso. Non riuscirei a farcela a vederle negli occhi la paura, o la pena. Sono due sentimenti che non vorrei mai che lei accostasse a me.
È sempre stata l'unica persona sotto il cui sguardo non mi sentivo come mi sento sempre. Inutile, sporco, bestia. Riflesso nei suoi occhi non mi faccio così schifo. Mi ha sempre guardato con ammirazione, stima, come se valessi qualcosa.
Non sopporterei un altro tipo di sguardo da parte sua.
E se rimanesse troppo al mio fianco, ho paura che succederebbe, anzi non ho dubbi.Nonostante tutto questo, non c'è solo il lato 'negativo', anzi. Non sarebbe tutto così dannatamente difficile se così fosse.
Il fatto che io perda la testa quando si tratta di lei è anche nel lato buono. Quando stiamo insieme, quando mi sfiora, il mio cuore diventa più leggero, così come la mia mente.
Quando è vicina a me il mondo sembra prendere colore, tutto sembra più luminoso.
D'altro canto la cosa più importante è lei. Dopo il messaggio che hanno mandato a Brandon ho subito pensato a lei oltre che a tutti gli altri.
Ha già subito abbastanza da quella gente. Darei completamente di matto se la sfiorassero anche solo per sbaglio.
E non posso lasciare che mi stia vicina sapendo che sicuramente la prenderanno di mira per questo.
Oltre a quello che ho già ripetuto, quindi il fatto che sono una persona completamente fuori equilibrio e non adatta per lei, anche questa cosa adesso impedisce che lei non stia lontana da me.
Ma intanto adesso lei è uscita dalla cucina in malo modo, e inoltre ora ho sentito la porta di casa che si apriva.
Non so cosa abbia in mente, ma sono sicuramente consapevole di quanto lei riesca ad essere impulsiva a volte, e non vorrei che uscisse definitivamente dal cancello. Per quanto quelli ci stiano col fiato sul collo, non è sicuro che lei esca da sola.
E non è sicuro a prescindere, è buio.
Mi affretto ad uscire anche io, e vedo Alessia davanti la porta che si stava accingendo a fare la stessa cosa.
Mi lancia uno sguardo da dietro le spalle come per avvertirmi di lasciarla fare e non seguirla. Ma non è così che andranno le cose.
Devo parlarci io perché sono io ad aver creato la situazione.
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Maybe one day
Teen Fiction"Riusciremo mai a trovare pace, noi due?" "Forse un giorno.."