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SARAH

La luce tenue dell’alba di Natale filtra attraverso le tende della stanza di Kenneth, dipingendo l'ambiente di un morbido bagliore dorato.

Mi sveglio lentamente, sentendo una leggera pressione attorno alla mia vita. Kenneth ha il suo braccio forte attorno a me, il respiro calmo e regolare contro il mio collo. C'è un senso di pace in questi momenti, quando il mondo sembra ancora dormire e tutto ciò che esiste è la sicurezza del suo abbraccio.

Mi giro piano verso di lui, cercando di non svegliarlo, ma non posso fare a meno di sorridere mentre vedo il suo viso rilassato. I capelli scompigliati, le ciglia che sfiorano leggermente le guance, e quelle labbra che, anche in uno stato di completo riposo, sembrano accennare a un sorriso.

Un qualcosa di insolito da parte di Kenneth, considerando la fatica che fa per dormire, ma ne sonoro così tanto felice. Vederlo sereno è qualcosa di fantastico.

È perfetto, in un modo che solo lui può essere. E oggi è il giorno perfetto per mostrargli quanto lo apprezzo.

Con delicatezza, mi sfilo dal suo abbraccio, facendomi strada fuori dal letto.

Mi dirigo verso l’albero di Natale nel soggiorno, il luogo dove abbiamo deciso di scambiarci i regali stamattina. Ho scelto i miei con cura, sperando che ogni oggetto che ho acquistato gli faccia capire quanto significano per me i momenti trascorsi insieme, quanto sia speciale il legame che abbiamo.

Mentre sto sistemando i pacchi, sento i passi di Kenneth dietro di me. Mi volto e lo vedo entrare nella stanza, con i capelli ancora spettinati e un sorriso assonnato che mi fa battere il cuore più veloce.

Appena mi sono alzata lui si è svegliato, come un richiamo. È sempre così.

Quando abbandono il suo fianco, lui subito scatta, come se la mia presenza fosse l'unica cosa a tenerlo calmo mentre dorme.

Ed è una cosa che voglio fare per tutta la vita.

“Buongiorno, stella,” mi saluta con la sua voce profonda, ancora intonata di sonno.

“Buongiorno,” rispondo, sorridendo mentre mi avvicino per dargli un bacio. “Buon Natale!” esclamo.

Kenneth ride piano e mi attira verso di sé. "Buon Natale, piccola mia." mi dice prima di baciarmi.

"Pronto per i regali?" gli domando entusiasta, indicando l'albero di Natale.

“Con te, lo sono sempre.” risponde lui, sorridendomi.

Ci sediamo insieme davanti all’albero. Ci sono tanti pacchetti, grandi e piccoli, ma i nostri regali sono lì, al centro dell’attenzione. Ho passato giorni a preparare tutto, scegliendo attentamente ogni dettaglio. Spero davvero che capisca quanto ho pensato a lui in ogni singolo gesto.

“Apri il tuo prima” mi dice, indicando un pacco avvolto in carta dorata. È grande, rettangolare, e immediatamente la mia curiosità viene catturata.

Strappo la carta, rivelando una scatola che mi fa sussultare di eccitazione.

È un viaggio. A Parigi.

Sogno di andare a Parigi da quando ero solamente una mocciosa, e quel sogno non è mai svanito.

Non posso credere che adesso diverrà addirittura realtà.

“Oh mio Dio, Kenneth!” esclamo, quasi senza fiato. “Parigi? ”

Lui sorride, con quel misto di orgoglio e tenerezza che solo lui sa esprimere. “Hai sempre detto che volevi andare. Volevo essere io a portartici.”

Maybe one dayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora