43.

11 0 0
                                    

BRYAN
Il giorno dopo.

La vigilia di Natale ha un sapore dolce-amaro per me, oggi. È un giorno che amo, ma che mi ricorda anche Summer. Lei amava follemente il Natale, aspettava solo quello.

Oggi, però, è un giorno speciale per un motivo particolare. Alec ed io stiamo andando a visitare Helios all'orfanotrofio, e non posso fare a meno di sentire un nodo allo stomaco. È la prima volta che Alec incontra Helios, e non posso fare a meno di chiedermi come andrà.

I pacchi dei regali riempiono il bagagliaio della nostra macchina, e Alec è lì accanto a me, con il viso ancora un po' pallido. Ieri aveva la febbre e non è potuto venire, ma stamattina sembrava abbastanza in forze, e anche ieri sera sembrava stare meglio. La febbre è scesa, per fortuna, quindi è tutto apposto da questo punto di vista.

"Stai bene, vero? Dimmi se hai freddo, e se sei sicuro di voler venire." gli intimo mentre guido attraverso le strade innevate.

Lui annuisce deciso, anche se lo vedo lottare con un piccolo brivido. "Sì, assolutamente. Non voglio che Helios pensi che non voglia conoscerlo."

Sorrido e gli stringo la mano per un momento, prima di rimetterla sul volante. So quanto è importante per lui essere qui, e sono felice che lo sia. Helios è un bambino straordinario, e so che Alec si innamorerà subito di lui.

Arriviamo finalmente davanti all'orfanotrofio, una grande costruzione in mattoni rossi, illuminata dalle luci natalizie che pendono dai cornicioni. Anche se so che Helios è qui dentro, non posso fare a meno di provare una fitta al cuore ogni volta che vedo questo posto. È un bambino così dolce, e penso spesso che meriti molto più di ciò che la vita gli ha dato finora.

I bambini stanno giocando nel cortile, le loro risate riempiono l'aria. Riconosco subito la piccola figura di Helios tra di loro.

Ha un berretto di lana che gli copre le orecchie, e una sciarpa rossa che lo fa sembrare ancora più piccolo. Sta costruendo un pupazzo di neve da solo, mentre altri bambini ne stanno costruendo alcuni in gruppo, e mi si spezza il cuore nel vederlo lì così.

Mi chiedo quale sia il motivo. Davvero, non lo comprendo.

Ma quando ci vede, i suoi occhi si illuminano.

"Alec, guarda," dico, indicando Helios. Alec si sporge in avanti, osservando la scena con un sorriso che si allarga piano sul suo viso.

"Mio Dio, è adorabile," mormora, e io non posso che annuire. Helios è più di adorabile, è semplicemente un raggio di sole in una giornata d'inverno.

Appena scendiamo dalla macchina, Helios lascia tutto e corre verso di noi.

"Bryan!" esclama con un sorriso che potrebbe sciogliere anche il cuore più gelido.

Mi abbasso per abbracciarlo, e lui mi stringe forte, come se non volesse più lasciarmi andare. "Ciao, campione. Guarda chi è venuto a trovarti oggi."

Helios si stacca da me e guarda Alec con curiosità. Alec si abbassa alla sua altezza, sorridendogli dolcemente. "Ciao Helios, io sono Alec. Come stai?"

Helios lo guarda per un attimo, poi sorride e gli prende la mano. "Sto bene! E tu? Stai meglio? Bryan ha detto che eri malato ieri, mi dispiace tanto." la sua vocina mentre glielo dice è un colpo al cuore, davvero.

Non ho mai visto qualcosa di più dolce di questo bambino stupendo.

Alec si abbassa per essere alla sua altezza. "Sì, grazie per esserti preoccupato, piccolo. Oggi sto molto meglio, grazie a te e ai regali che mi ha portato ieri Bryan da parte tua."

Maybe one dayDove le storie prendono vita. Scoprilo ora