SARAH
Il giorno dopo.

Mi sveglio con la mente annebbiata, come se fossi appena caduta da una nuvola.

Diciamo lo stato in cui ti svegli dopo la notte di Capodanno.

Sono a casa mia perché ieri mia madre mi ha chiesto di passare insieme almeno la mattina di capodanno per fare colazione.

Sta lavorando un sacco, i turni sono estenuanti.

Non abbiamo passato insieme neanche Natale, ma quella è stata colpa mia perché l'ho passato con i miei amici e con Kenneth.

Al pensiero di Kenneth, afferro il mio telefono per controllare i messaggi, sapendo già di trovarne uno da parte sua.

Ogni mattina in cui non siamo insieme mi manda il buongiorno. Probabilmente perché in realtà dorme poco e niente.

E mi è dispiaciuto tantissimo andarmene ieri, perché so che riesce a dormire bene e sereno solo in mia presenza, me l'ha confidato.

In ogni caso, possiamo sicuramente rifarci stasera.

Ma quando apro whatsapp e non trovo nessuna notifica da parte sua, mi stranisco.

È davvero bizzarro, perché come ho detto tutti i giorni, tutte le mattine, ricevo almeno un messaggio da parte sua.

Una sensazione di inquietudine mi si attacca subito addosso.

Ma cerco di scacciarla, provando a vedere il lato positivo.

Magari è riuscito ad addormentarsi, per fortuna, e adesso sta dormendo serenamente, quindi per questo non mi ha scritto nulla.

Non fa niente.

Decido di inviargli io un messaggio a questo punto.

buongiorno Ken!!! spero tu sia
riuscito a dormire almeno un po'
ci vediamo più tardi?
buon anno, anche se te l'ho già detto ieri
❤️

Cerco di essere il più normale possibile, anche se forse sono un po' sdolcinata.

Non mi interessa, lui si merita tutto ciò che di più dolce c'è al mondo.

Decido di alzarmi dal letto e di non rimanere attaccata al cellulare ad aspettare una sua risposta. Ho promesso a mia madre di passare almeno la mattinata con lei.

Quando sono giù dalle scale, inalo il profumo di caffè e di dolce appena sfornato. Vedo subito mia mamma seduta sul tavolo, mentre beve distrattamente il caffè.

Mi avvicino e le schiocco un bacio sulla guancia.

"Buongiorno, mamma, buon anno." le sorrido dolce, e lei mi stringe in un dolce abbraccio.

Ho un bellissimo rapporto con mia mamma, anzi è proprio per lei che sono qui a New York.

Però non passiamo tantissimo tempo insieme. Lei lavora tanto e io ho trovato il mio equilibrio.

"Ehy, tesoro. Buon anno."

Mi accorgo che ha cucinato i pancake e inizio a ingurgitarne a quantità industriale, rigorosamente con la Nutella sopra.

Nel frattempo parliamo del più e del meno.

Le chiedo come va il lavoro, come ha passato la notte di Capodanno, lei mi chiede se ieri sera mi sono divertita.

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